MCCCCCI, GENNAJO. 1304 una barca per venir in questa (erra eie. Maleria di cai. Da Conciavi, di sier Marin Bon, provedador sora la riave, di 13. Avisa dii romper à fato la Piave, e Calo danno assai, ruinà certi muri, e quasi non à menalo via ville etc.; in conclusion, fato danno assai ; è cresuta più che mai la cresesse ; lui à fato molte provisiom, e ripara certi muri, et a l’opera lavora homeni U00, et il muro ruinò è di passa 60, et à serito a Seravalle, et quelli non voi ubedir a contribuir eie., unde per colegio fo laudato, et scrito a Seravaie. Do Sibinicho, di sier Vetor Bragadin, conte, di SO decembrio. Come le galie di viazi arivono im porto, a presso Slarin, insula mia 5 de li, per tempi contrarij; demum partite eie. Item, turchi manaza; aricorda si expedissa il conte Xarcho, e l’orator di quella comunità. Da poi disnar fo conscio di X con zonta di colegio c di danari. Feno provisione di trovar danari per formenti ; et trovata la dita a uno merchado di rami, miera 100 a ducati 40, termine uno anno, qual vende a l’arzenal alcuni da cha’ Rizo. Si crede sia di uno todesco Focher, et perhò li fo ubligà il deposito di dezembrio 1501. Adì 17 zener, domehega. In questa malina fo vara a Santo Antonio la nave picola di cornuti, di bole....., et a bona hora fo butada in aqua ; di la qual fo electo il patron, sier Polo Calbo. qual questa mane aceptò. Vene l’oralor dii papa, et pregò la Signoria volesse ajutar il pontifice a la expedition di Faenza, con quel modo li par, acciò soa santità possi atcnder loto corde a la expedition Christiana. Et il principe li disse, era tempo di atender al cuor, e non a queste frasche etc. Poi li fo comunichato la bolla e cruciata, è breve, posta, e la letera scrita a Roma sopra di questo per pregadi. Et esso orator zurò non saperne nulla; si duol di la preposta, e lauda la risposta. Poi intrò in cosse particular, di certo beneficio di Bru-saporcho. Vene Lucha Ariam, dacier di l’intrada, et si dolse che, per l’interzar di dacij, era disfato; à persso questo anno il dazio ducati 20 milia ; comesso al colegio. Vene Zuam da Torentino, luchese, et presentò una porta belissima, dicendo voi darla a la Signoria, la qual l’à ’buta di Roma, et il signor Lodovico la fè far; et fella portar in caxa dii principe. Fo ringra-ciato; et da poi vene a dir al principe, la valeva ducati 1500 etc. Da Ragusi, alcuni avisi di 4 et 7, di sier Hiro-nimo Zorzi, quondam sier Andrea. Quali el principe volse lezerli con li cai di X ; et tamen poi si sape il tutto. Et è di preparamenti fa il turcho, qual in Mar Mazor fa far 100 galie. Item, le galie e l'uste ussite di la Vajussa à voia prender el capetanio nostro dii colfo. Da Cataro, di sier Zuan Paulo Gradenigo, di 30 decembrio. Come a dì 14 ricevete do lciere dì 17 et 19 novembrio. La prima, domino Zorzi Bocali non si parti, lo persuadi etc., adeo era renitente, pur contentò, el si oferse poner la vita, come ha fato li soi antecessori. Item, ringratia esser stà scrito al capetanio dii colpho li mandi qualche galìa lì ; solum è la fusta armata, e ogni zorno la scaramuza con i ni-mici. Item, scrito a Roma per il jubileo ; et le parole a quelli subditi ha ditto. Referiscono grafie assai, e luti si hano alegrato; di formenti de lì, per le provi-sìon fate, hanno abondantia, e adopera il paexe come fusse pace ; pur hanno necessità di orzi per li stra-tioti, non li ha ’uti per caxon dii governador di Traili, qual dice non haver comìssion lassar trar orzi. Item, de li 70 cavali di stratioti dia venir lì, li aspcta con desiderio; etium si mandi qualche galia, e di li ducati 400 non li à ’buti. Item, quelli de Oracovazo, eh’è una contrata in la qual brusono molte case, situate in uno passo fortissimo, era da fuogi 250, or sono venuti con el lazo a la gola a dimandar misericordia ; non li à voluti accptar se prima non li ha condanati a pagar tuti li danni hanno fato a quel teritorio, in tempo di paxe e di guera ; e sono stali contenti, e hanno zurato star fedeli, e mantenir quel passo, che niun vengi a far danno, e quello intenderà verano a dir. E de lì è il passo, dove vien le pegole, et, da 4 dì in qua è fato lo acordo, è venuti da udri 200, e a la zornala vien, eh’è molto a preposìto. Item, la fusta spesso scaramuza con alguni bregan-tini, qualli hano bone artilarie, abuie da’ ragusei; prima archibusi 40 ebeno, hora è certifìchato à dato do spingardele de bronzo, molto gaiarde, condute per via di Ragusi vechio, e per uno passo teniva, dove li martalossi fono a le man con una caravana di turchi, preseno certe zudee eie., unde, fo restituite per hordine di la Signoria nostra, a compia-centia di ragusei. Item, havendo una altra fusta di 12 banchi, faria etc. assa’ ben ; di la Vajusa lassa il cargo al capetanio dii colpho. Item, Feris bei è a Scutari non tropo ben in hordine. Di Hongaria si ha, il re è per far la mostra di le zente in campagna, e dato certe slrete a’ turchi. Item, venuto li uno antivarano, con letere di credenza dii retor e di la co-