1283 \i cecca, GENVUO. dal signor Lodovico; et quésti voriano poner chi scuoda. Da Padoa, di reclori. Chome in tj^uel zorno, a dì X, fono dal Cardinal Grimani a dimandarli la decima. Si scusò eie. Disse, non haver a pena da viver, e di P abacia di Zara, 0 scuode; ma sarà con suo fra-delio, sier Vicenzo, et vedersi-e/c. Da Gradiscila, di sier Bortolo di Prioli, prove-dador, di ultimo. Come in quella matina erano 200 hoineni di Goricia venuti a compir de irnpir el fosso di Monfalcom ; per tanto si provedi. Et è da saper, Zuan Griego e Francho dal Borgo, capi eli balestrieri, sono m questa terra. Fu posto per nui savij ai ordeni, exceplo sier Gabriel Moro, non si poi impazar una regolation di le galie di Fiandra et Barbaria ; et non si possi me-ter de impedir, sub poma, se non per 4 savij dii conscio, 3 di terra ferma, el 3 di ordeni; ma siano mandale al viazo, habino fato li depositi per tuto fevrer, sotto gran pene, maxime li patroni di Barbaria, qualli hanno lochato il doni di ducati 4000 per una galia, ut palei in parie; siali dato le galie per li patroni a Parsenal, soto la pena, in Fiandra, nuove, e, im Barbaria, tre di altra sorte; melino bancho 8 zorni poi zonte le galie di viazi qui, e partino mexe uno da poi zonte. Ilem, in luogo di sier Andrea Ba-xadona, eh’ è im prexom, si elezi uno altro capotatilo di le galie di Barbaria eie. La qual parte fo nota per mi, et ave X di no, el resto di la parte. E fo presa. Fu posto per nui, ut supra, dar licentia al cape-tanio electo di le galie di Fiandra, videlicel sier Marco Orio, eh’ è vice capetanio di le nave; et serito al zeneral provedi di uno altro capetanio, lino per pre-gadi si manderà il capetanio di le nave, sarà electo. Ave tutto il conseio. Fu posto per sier Alvise Mocenigo, e Jo, Marin Sanudo, savij ai ordeni, le galie al trafego justa l’incanto preso, e più darli di don ducati 1000 per galia, videlicel ducati 500 di acressimenti, et ducati 500 di provedadori sora i ofieij aie., e remosso il capitolo di le lire 8. Andò in renga sier Lucha Trun, e conlradixe, non si metesse galie al trafego, ni a do viazi, ni a un viazo '/t, per non esser di niun fruto, e alias conlradixe eie. Jo rispusi quanto feva * il navegar; et cargai alquanto. Et sier Francesco Do-nado e sier Jacomo Cabrici messe de indusiar per haver certi capitoli di letere eie. Andò le parte : una non sincera, 3 di no, 71 la nostra, 821’indusia. E fo presa. Fu posto per li savij dii conseio, (era ferma e ordeni, una parte di proveder a Napoli di Romania, notada di mia man, et expedir sier Zorzi da Londa, suo orator de qui, zoè mandarli ducati 5000; ilemf stera 1000 fermento, 1000 meio, 500 orzi; expedir li 20 murari e favri venuti qui ; ilem, le rnunition, come apar ; ilem, 300 provisionati, soto 3 contesta-beli parerà al colegio; et infine, di mandar il cape-tanió di le fantarie fino a Corfù, e de lì con una galia vadi a Napoli, e ritorni al suo piacer. Et questo capitolo non sentì sier Francesco Foscarini, savio dii conseio, et sier Marco Zorzi, savio a terra ferma. Primo parlò sier Nicolò Trivixan, procurator, che se dia mandar ditto capetanio, qual perhò il conseio non sentiva. Li rispose sier Francesco Foscarini. Poi sier Alvise Mocenigo. Et d’acordo fo terminato, questo capitolo, di mandar il capetanio di le fantarie, fo remosso. Et sier Cabriel Moro, savio ai ordeni, andò in renga, et parlò il bisogno era di forlifichar le terre da mar, et bisognava per armar 80 galie sotil, e mandar e conzar quelle è di fuora, ducati 209 milia ducati, ut patel nel conto. Et cussi, per tutto il nostro ordine, fu posto una decima al monte vecliio, a pagar con dom presto eie., ubligada a la fortificha-tion di le terre da mar, et dispensada col eassier per uno savio ai ordeni. Et sier Zuan Trivixan, proveda-dor sora i ofieij, andò in renga, parlò ben e longo : disse il bisogno, biasemò la decima, aricordò un muodo di trovar danari, svegliò li padri di colegio a venir con le so opinioni etc. Andò le parte : 3 non sincere, 4 di no, 2G di la decima, 126 di savij. E questa fo presa. Et di tal decima fo ordinato gran credenza, per esser d’importantia, el numquam fo aldito li savij ai ordeni metesse decima, ergo eie. A dì 12 zener. In colegio, el principe Con la Signoria daspersi detono audientia in la causa di sier Marco Morexini, per San Vincenti, di quelli adver-sarij il voi tirar in Rota a Roma etc. Et li savij in colegio consultano di trovar danari, e le parte si ha ad meter ozi o domali, perchè tutti cridava, si stava massa. Vene lo episcopo di Limissò exator di le decime papal, et per li savij fo exortato a solicitar il scuo-der. Disse, faria eie. Et za à fato le admonitorie et excomunichatiom, farà Pintrade di lì. Da Bassam, di sier Jacomo Cabriel, podestà el capetanio. Come in certa villa lì vicina erano morti alcuni, dubita di peste ; fo data la letera a li savij sora la sanità, acciò provedesse; qualli scrisseno de lì- Fo scrito por colegio a Brexa, fazi venir Bernardin di Ugoni de qui. Ilem, manda a tuor 100 tra taiapria e murari a Brexa.