IÌÌ9 MCCCCC, disarmar per el zeneral ; li manchava molti homeni a remo. I/em, 6 homeni di Legena, confinati per esso zeneral in Scithia, sono zonti, unde molti zen-thilomeni da cha’ Barbarigo, Corneri e Gradenigo e altri, qualli hanno le sue cavalarie in quelli confini, li han dito si guardi a ponerli lì, per esser e luogo come uno porlo grande, per la forteza dibilissima, pctriano far con fuste di turchi mal assai, e il sito di terra è fortissimo, e con pochi homeni si guarderia-no tre passi, adeo di Candia non se li poria dar soc-corsso; unde hanno soprastato a mandarli ; li tien in bona custodia, e à scrilo al zeneral di questo. Edam è sta mandato, per dita galia Barbariga, uno corpo di uno Carlo' Contarmi, fo castelan al Zonchio, fato justitiar per esso zeneral, con bordine lo facino collocare in qualche chiesia, acciò se li soi lo volesse, sapesseno dove sia. E cussi è sta fato eie. Ilem, per un’altra pur di 29 octubrio, come a di 18 fece la mostra di stipendiati da cavalo et a piedi, a la guarda di quella cità, e manda la poliza. À le zente da cavalo solum, e li contestabeli e caporali, italiani ; el resto greci, indomiti ad ogni servitio. Non li ha voluti cassar, perchè sariano rimasti soli li contestabeli. Voi saper da la Signoria. Ilem, à le bandiere da piedi, che sono 8, tuti sono greci, e nati de li, da li contestabeli e caporali in fuori ; nè italiani stariano con tal stipendio pochissimo. Dice tal spesa è con 454 pocho utile. Aricorda se li mandi bon numero di provisionati, sì lì come a Retimo e la Cania, e bon numero di cavalli o stratioti o altri lizieri, nel qual numero sia balestrieri 200 a cavalo e 200 schiope-tieri a piedi, e li cavali sia da 1000 in suso; e dii pagamento si potria far participar eie., e tuti reste-rano contenti eie. Manda la poliza di le condute, 4 da cavallo et 8 da piedi, videlieel possono tenir cavali 128 et fanti 133, e per le dite condute si disborsa ogni anno, prima in li cavali perperi 20574 e in li fanti 12417; summano tutto, perperi 32991. De li dilli, di 30 dillo. Mandano una poliza di quello bisogna, per armar de lì galie l’anno futuro. E stato esso capetanio a 1’ arsenal, e, con l’armiraio e proto di marangoni e calafati, ha voluto examinar il tutto, e se non se li mdnda, non si potrà cavar di quel porto altro cha do galie; perhò si mandi, acciò si possi armar le 5 galie sono li. Et, volendo armar più, bisogna mandar li corpi con tutti li fornimenti. Ilem, voriano fortifichar el spiron dii muoio, et il muoio picolo voria uno maran di bote 200, qual sarà edam ira preposito per le labriche eie. Hanno fato taiar bon numero di lignami, sì da inzochar bombarde, come da far repari ; e za è stà conduli li decembre. i f 50 pezi 400, el resto per la nave di sier Domenego Ve-nier, da la Sfachia, che sono 1200. Di Famagosla, di sier Troylo Malipiero, cape-tanio, di 14 seplembrio, insieme con replichale, abuie per avanti. E manda avisi di uno Constantin La-schari, apaltator di la reai, di uno casal de lì, qual scrive uno suo cugnato si lievi de Cypro con la fa-meia. Per bon rispeto li à scrito esso capetanio ven-gi li, acciò rispondi, et per esser homo del cararnan, che ’1 conforta el signor suo a seguir l’impresa, perchè la Signoria farà l’ongaro li romperà, e la Signoria farà potentissima armata; non voi si offerissaT acciò non li domandi artilarie e polvere. Ilem, capitò li, za 8 zorni, uno stratioto; disse andava a Uson Cassam, e li mostrò una letera patente, signata per Zuan Jaeomo, e un’ altra piombata, con cordon ere-mesim ; non si mostrò perhò molto secreto. Lo volse mandar a la Jayza, era più a presso a quelle parte, età Lepo; non volse, ma lo richiese Io facesse butar a Baruto, et cussi fece eie. Noto, il cugnado dii dito Constantin Laschari, nome Zorzi Traconioli, li scrive, di 29 avosto, de Adina. Or in dita letera, scrive di l’andar dii turcho in la Morea, e à mandato uno corier a quel signor di Adna, nominato Ramadano-gli, dice spera in Dio che, de qui anni 3, anderà per fin a Veneria, e à deliberato ogni modo andarvi im persona. Ilem, el cararnan è stato fin a Cogno, el fiol dii turcho se à messo dentro, e se à fato forte con do bassa, con persone 6000; et dito cararnan andò a Larando, e messe focho e lo brusoe. Da poi à tolto uno castello a la Pitra, e bora è a uno castello nominato Mara, in Caramania, e lo combate, qual à tolto termine zorni 8 a rendersi ; e se non seguiva la vitoria dii turcho, tra questo cararnan e lo signor de Vieria, li aria fato gran danno, perché questo signor de Vieria à tolto grandissimo paexe al turco, e aspeta haver Trapexonta. Tuti questi caramani fanno gran cavedal di l’ongaro, e, si la Signoria el farà muover, el caraman certo anderà per fin a Bursia, è a presso Conslantinopoli. Ma questa nova à smachato ogniuno di quelli. Conclude, ditto suo cugnado si lievi di Cypro con la fameglia eie., perchè il signor di Adna li à dito in secreto, questo otomano à deliberato far cosse etc. Noto, quel Constantin Laschari scrive de Pigi, casal mia 12 di Fa-magosta fintano, al capetanio preditto; et è data la letera a dì 13 septembrio. D i Verona, di reclori, di 6. Chome il Cardinal curzense li havia mandato a dir, haver auto letere da alcuni merchadanti todeschi, non dovesse diferir la sua andata ; e perhò si voi partir ozi, licci habi pochi