93 mccccc, suo fratello, et etiam lo farà Cardinal : chiamato domino Francesco Borgia. Dii capelanio zeneral di mar, di la Zefalonia, di 28. In conclusion, haveano butà parte di le mure zoso, roto tre bombarde ; lhoro si difendeano gaiar-damente ; pur erano termenati nostri non si partir, et spera di otegnir. Le qual letere vene per terra, per pre’ Zaneto, suo capelam, et più di sotto difusamente scriverò di tal cossa. A dì 29 dillo. In questa rnatina, et poi disnar, fo do quarantie redute. Et sier Hironimo Capello, provedador sora le camere, menò Vetor di Zuanne, scodeva le decime dii clero, per certa partida posta indebite, scodando a Brexa. Parloe ditto sier Hironimo Capello. Rispose Marin Querini, avochato. De-mum, eliam ditto sier Hironimo. Et veneno zoso a borre____Nihil factum. Iiem, fo conseio di X con zonta di colegio. Poi 34* feno li so capi, videlicet sier Antonio Calbo, sier x\n-zolo Trivixam, et sier Zacharia Dolphim. Havendo scrito di sopra esser venuto letere di Roma, scriverò qui la continentia di quelle di 22. Come el Cardinal morse a dì 14, et a dì 15 el pon-tifice lo intese; et da quel zorno fin a dì 19 non dete audientia a niun. Poi andoe li cardinali a dolersi, et eliam li oratori ; et cussi immediate el pon-tifìce introe a dir di le cosse di Forlì eie. A dì 30 zener. Fo pregadi. Vene letere di Mi-lan et altrove, in consonantia, di novità di zente dii signor Lodovico a quelli lochi di lago di Como et a Chiavena eie., come havea abuto la terra, era con 8000 persone, et certo si ha il passar dii Cardinal di San Severin. E poi il signor Lodovico a le zente à dato mezo fiorili per uno fin in campo; poi disse di darli il resto, zoè do page eie. Da Milam, di Zuam Dolse, secrelario. Quelle cosse in moto, et par che per Milam, in caxa di ge-belini, siano zente armate redute, et è capi questi : uno fratello di missier Francesco Bernardin Visconte, chiamato monsignor di San Celsso ; ilem, el prothonotario Crivello ; ilem, el prothonotario o ver generai di Humiliati, di caxa di Landriano ; et altri. Et par che ’1 capetanio di la justicia volesse andar a la caxa, per cerchar si era homeni reduti di uno de questi prothonotari ; el lui si fé a la porta, dicendo : Capetanio, che andate zerchando ? Si volete vegnir a veder, vegnì ; ma vi aricordo che, si vi sarà fato mal, vostro danno. Et cussi non andoe. Ilem, monsignor di Lignì et il conte de Mixocho, fiol di missier Zuan Jacomo, con 3000 fanti, cavalcha a la volta di Como. Le zente veramente francese, numero 8000 1 gennaio. 94 persone, che son 800 lanze francese, videlicet capetanio Rubinet et altri, tutavia cavalchano a la volta di Milam ; passa per il ferarese ; si dice a dì 2 sarano a Milan; ma prima bisogna vadino im parmesana eie. Di Romagna. F.1 ducha di Valentinois va con G00 cavali versso Roma, con madona Catarina da Forlì, sì che el signor di Pexaro ha bona nova, che cussi, ila Dea volente, sia levati contra di lui. Da mar, 0. Solurn letere di sier Nicolò da cha’ da Pexaro, provedador di l’ armada, di 28 desem-brio, di Canal de Viseardo. Come era lì con 8 galie a veder non venisse socorsso a la Zefalonia, la qual si teniva. In questo pregadi fu preso, atento che sier Do-menego Bolani, eleto provedador in Lombardia, era intrato consier, che ’1 fusse scrito a sier Christofal Moro, era provedador a Faenza, immediale si tran-sferissa provedador in Lombardia. Eliam che domino Zuan Batista Carazolo, capetanio di le fantarie, era lì con 200 fanti, dovesse andar in Lombardia. Et P altro dì, per il conseio di X, fo scrito al conte di Pitiano cavalchasse con le sue zente ; e cussi tuti altri cavali lizieri a li confini di Ada. Ilem, fu posto di donar a domino Antonio Palmario, oralor dii re di Napoli, si partiva, 20 braza di veludo cremesim, et 20 braza di veludo negro. Et fu preso e dato. E si partì a dì____fevrer; va per mar. lntisi, questo è richissimo dotor et cavalier, et à uno fratello a Nàpoli banchier. Ilem, fo posto di scriver a Roma a P orator, in-terciedi al papa, clic le intrade dii vescova’ di Cremona, siano scosse et poste in fabricha dii domo et vescoado. Et ila capimi futi. Ilem, fu posto per el principe, consieri, cai di 40, e tutto il colegio, una parte aricordata, come intisi, per sier Lunardo Grimani, savio da tera ferma : che tuti li debitori di la Signoria nostra, zoè cazude, governadori e raxon nuove, debino pagar per tuto il mexe di fevrer senza pena, poi, in termine di do mexi, siano tolti per la Signoria nostra per el quinto inanello, e posti in San Marco, sì beni inobeli come stabelli ; et siano facti do stimadori di mobeli et do di stabelli, et siano venduti ; et poi venduti, quelli de chi serano li beni, habi 4 mexi di tempo da rescuoderli ; qualli passadi, non possi ha ver più grafia. Ilem, quelli sono debitori da ducali 50 in zoso, sia vendudi li soi fleti. Ilem, fu preso far la segurtà di ducati 20 milia, per anni 3, al banco di Garzoni se dia levar, atento li soi ineriti eie. Et fu presa. A di ultimo zener, da inatina, vene letere dì Ro- 35