1383 MCCCCCI, FEBBRAIO. 1384 xani, videlicel li deputati ; e tra le altre parole, dicono è venuta una mallo nova, videlicel questo pagar di soldi 5 per campo ; sì che etiam lhoro manderà qui oratori. Da Verona, di reclori, di do. Come mandano una letera, abuta da Rovere, di sier Bortolo dal Ben, citadim de lì, qual à do fioli praticha in Alemagna ; il sumario è questo. Par uno Zuan Francesco, suo fìolo, sia tornato ; per tanto lui avisa al podestà di Verona, come si atende a sunar danari de lì intorno, e il re à fato comandamento a’ castelani, stagino ben in hordine. Ilem, è stà ordinà al vescovo di Trento, non lassi passar el legato va in Alemagna. Item, uno altro suo fiol li scrive, che si asuni el suo e si parti, perchè sarà gran guerra. Ilem, essi rectori scrive zercha quel interdito de lì, per caxom dii fiol di sier Nicolò Trivixan, procurator, con il Cardinal Monreal; si prò vedi eie. Dn Ravena, dii podestà, di primo, venule eri sera. Come le zente dii ducha erano a campo, pur a Russi, alozati in le caxe da persone 5000 ; et eri sera fonno a parlamento con quelli dii castello, e li disseno atendeseno a la rocha, che lhoro fariano quello farà la rocha, la qual è mal in hordine, sì che la tien perduta, e persa, Faenza starà malissimo. Item, el ducha ni le zente di Vitelozo ancora non erano in campo. Vene l’orator di Traù, sier Hironimo Lucio, et expose insieme con uno altro tragurin il bisogno di quella terra ; e turchi esser stati lì, haver depredato anime..., et assaissimi animali ; pregando si provedi ; et disse dii castello fa far lo episcopo, qual bisogna sia ajutato. Ilen\, quel capo distratteti, Dimitri Ralì, disse mal di lui. Dn Dwlzigno, di sier Piero Nudai, conte e cape-lanio, di primo zener. Come, inteso ne li zorni passati da lhoro spie, el sanzacho de Scutari haver mandato in Servia e Podgoraza, per far adunanza di zente da pe’ et a cavallo, sì turchesche come paesane, judichò fusseno arte turchesche; perchè altre 537 volte hanno spanto tal fama, o vero pur per la venuta di stratioti zonti lì, e la fama grande divulgata per il paexe di la venuta dii signor Schandarbego ; e fin qui è zonti a Scutari cavali zercha 4000 e pedoni 6000, con i suo’ pavioni, e stanno su la campagna de Scutari, benché el paese dicha siano da 15 milia, tamen in effeto non passano X milia in tutto; et à inteso di certo, tal adunanza esser stà fata per andar a la expugnatione de Rotezo, e cussi eliam per il paese se divulga ; unde, cognosendo lui l’astuzia di tal ribaldo, dubita non fazi altro disegno ; e à scrito di tal adunanza a tutte terre e luogi dii colio, acciò si fazi provisione, e maxime in Antivari ; et eri, passando de qui el capetanio dii colfo, veniva di Budua, e andava a la volta di Durazo, andò fuora a conferir con lui, dii bisogno dii luogo di Rotezo, che importa assai per il sito suo, et è la chiave e mure de Antivari. El dito capetanio deliberò immediate andar a Durazo, per ritornar subito con altre do galie sono de lì, e far la mostra per quelle marine, acciò l’inimico intendi haver fato provisione; et, achadendo, altro ajuto non è per inanellar. Ilem, à inteso da alcuni dii paese esser ussido fuora di la Vojussa la galia pagana con 5 fu-ste, e andate a la Valona ; et galie sotil X metersi in hordine ; e per adesso turchi non studiano in altro cha in trazer fuora l’armata, e le forze dii capetanio è impotente a obviarli, e star a l’impeto ; e dito capetanio à bon cuor e animo, ma non ha le forze, come lui dice, e ha solum galie tre eie. Da Traù, di sier Polo Malipiero, conte, di 21. Come a dì 17 et 18 scrisse, et a dì 19 ditta hoste de’ turchi, hora prima lucis, se levò di quel contado, e andò su el conta’ de Sibinicho, drio di qual man-doe alcuni fidelissimi contadini a sopraveder i andamenti lhoro, e non sono ancor tornati. Item, ha aviso, un’ altra hoste turchescha dover corer de brevi a’ danni di quelli contadi ; et é cossa molto lacrimabile, veder la desolution di quelli miseri contadini, e si poi dir de lì esser rimasti senza contadini. Item, è stà preso tre turchi di pocha condition per li villani nostri, qual li ha interogati di più cosse, e dicono ditto vayvoda, è corso in quelli contadi, esser servo di Scander bassa, per comandamento dii qual è venuto con dita hoste ; e che ’1 ditto vayvoda non partite di Verbossana, con animo deliberato venir a’ danni di contadi preditli, ma con intention di andar a Lavrana, et, per haver inteso esso vayvoda, el ducha Corvino esser in ponto con cavalli 800, dubitò andar a Lavrana, e se messe vegnir in questi contadi ; e diti turchi presi è più presto da con-dur some cha turchi di lanza. Ilem, quella terra è senza artilarie e munition; voi soldati, stratioti, polvere, schiopeti e altre artilarie ; e perhò quella cità manda uno di so nobeli per orator. Item, lauda il castello Zoilo, dii gran utile à fato, per esser eminente in mezo di grande agriculture, sopra uno monte, dove si potrà redur villani assai ; et da ville 7 in suso ivi si salvono in uno castello, principiato dii vescovo domino Francesco Marcello, e gran parte di l’hoste lu soto dito castello, per darli la ba-taia ; e lui, conte, ge mandò homeni con barche e