741 mcoccc, settèmbre-. reni in era mandar imo secrelario praticho, o ver Greticho. Mi rispose sinr Marco ila Molili, mio eo-lega. El li savij messeno tulli a l’incontro, meter in Ja comission, vaili esso orator, suliein mandi ditto Creticho, qual andarà con pocha spexa. Andò le parte: 5 non ancore, 2 di no, 40 la mia, 127 di savij. Ilem, fu posto per tutti li savij, atento non è probi contestabeli, de alcuni, quali fo nomina, vide-licel Badino, Marzocho e altri, fono col signor Lodo-vico, aricordati per il castelan di Cremona, per co-legio siano tolti 4. Parlò in l'avor di la parte sier Piero Capello, savio a terra ferma. Et li volse risponder sier Francesco Bolani,.et era gran.mormoration, el conscio non la sentiva. Fu posta a uno altro -conscio. Et fu fato il scurtinio, con i boletini dii prove-dador a Corfù. 1GG ElecU) provedador a Corfù. Sier Nicolò Corner, fo governador a Monopoli, quondam sier Antonio. . . Gl. 99 Sier Antonio Moro, fo baylo e capetanio a Corfù, quondam sier Cabrici . . 9.154 Sier Zuam Francesco Venicr, fo vice ca- pctanio in collo, quondam sier Moisè. 39.120 Sier Daniel da Canal, fo capetanio a Raspo, quondam sier Piero . . . .24.137 Sier llironimo Contarini, fo capetanio di le galie di Barbaria, quondam sier Francesco.........51.10G Sier Zustignam Morexini, fo provedador in campo, quondam sier Marco . . 31.127 Sier Bendo Sanudo, fo consolo a Damasco, quondam sier Matio .... G5. 96 Sier Hironimo Querini, fo di pregadi, quondam sier Andrea, da Santo An- zolo...........50.115 Sier Nicolò da cha’ da Pcxaro, è di pregadi, quondam sier Bernardo. . . 43.119 Sier Arizolo Trivixan, fo cao dii conscio di X, quondam sier Pollo . . . . 92. 65 Sier Domenego Contarini, fo capetanio a Vizenza, quondam sier Mafio . . . 93. G3 Sier Zuam Matio Contarini, el grando, quondam sier Marco . , . . . 1G. 140 t Sier Alvixe Venier, fo podestà et capetanio a Ravena, da Santa Lucia. . .114. 45 Sier Piero Soranzo, fo patron a l’arse- nal, quondam sier Vetor, procurator. 41.120 Non. Sier Domenego Malipiero, fo provedador in armada, quondam sier Francesco............... ■Noti. Sier Marco Antonio Contarini, è governador dii castello di Corfù, de sier Priamo.............. Non. Sier Piero Marnilo, fo di pregadi, quondam sier Filippo........... Non. Sier Alvixe Loredam, fo governador a Monopoli, quondam sier Polo....... Non. Sier Lunardo Marzello, è provedador al sai, quondam sier Bernardo ...... Non. Sier Antonio Loredam, è provedador al sai, quondam sier Francesco....... In questa matina, in do quarantie civil e climi- 299 nal, per el piedar di sier Bernardini Loredam e sier Nicolò Dolfiin, fono synichi intra el colfo, da poi alcuni conseglij, fo preso di procicdcr contra sier Fantini Moro, fo conte in Arbe, quondam sier Francesco ; videlicet 36 di procicdcr, 24 di no el 4 non sincere. Et fu preso che ’1 perdi 1’ ofìcio, clic era electo provedador ad Axola, et sia privato per uno anno de tutti oficij e beneficij, ut in parie. Et cussi fo fato in Iodio suo provedador ad Axola, e fo per podio disiato. A dì 8 selembrio, fo el -dì di Nostra Dona. In colegio vene li provedadori a le biave, dicendo pian al principe, el bonus stava mal, ne era sta Irato assa’ forine di fontegi, la.men non era per inanellar. Unde fo manda assa’ barche, piene di formenti, a le rive di fontegi ; adeo il zorno da poi callo la farina soldi 4. Vene sier Alvixe Zustignan, oficial a le raxon nuove, e fè lezer una parte, di scansar certe spexe di offìcij, et prcecipue di dar metà a li oratori portano con si forzieri 20 el più. El fè lezer la sua parte, ditto metti quello li par. Di Pranza, di l’orator nostro, date a dì 20, a Meledun. Come recevè lctere di la Signoria nostra, con li sun\arij e letere di retori di Modon, qual mostrò al re, Cardinal Roani e cònscio. Li dispiaque assai ; et disseno de un gran mal reussirà un gran ben. Poi l’orator parlò al re, zereba le trieve fate col re di romani, si la Signoria nostra era compresa. Rispose: Non fassemo altramente; vossemd più tosto ne fosse sega la go'la, cha lassar quella- Signoria. La includeremo, et per questo anno non avena» paura dii re di romani. Itera, li disse : Havemo letere di nostri oratori vien di Hongaria ; hanno fato liga con quel re ; li volemo aldir prima, poi ve diremo eie. Ilem, di Pisa 0 disse, ma di fiorentini si duol ; à pagalo per Ihoro a’ sguizari scudi 45. milia, si voi pagar sopra di ihoro fiorentini, e si voi jusli-fichar per tutto, c manderà in noia la promessa li