501 MCCCCC, LUGLIO. 50*2 ri' ron, el Amar bei bassa va versso Caslel Tórnese per acompagnar 1’ armata a terra via. 11 signor va col campo versso Modon e Coron, la soa bombarda volze palmi 8 per quaro, huta pieni di lire 800; à mandato a la Prevesa molti janizari per 1’ armada, con bordine la vengi a terra via per conzonzersi con l’altra, e dovea ussir a questi zorni.'Lui capetanio è lì con 8 nave; scrisse al zeneral molte letere, li desse bordine quanto havesse a far; ma el zeneral è a Corfú, nè vede altra provisión. Le cosse di la Signoria va a questo modo; il capetanio Venier è molto volonteroso di far fati, ma à solum 7 galie grosse et 8 sotil Conclude, le cosse non poi passar bene. Dii Zante, di sier Nicoli) Marzello, provedador, di 14 zugno. Come erano su l’isola sta conduti gran numero di bomeni di la Zefalonia ; dubita di lboro, voria trazerli fuori et condurli in Cypri ; atende il ritorno di le soe spie de lì, e do galie sotil. Sier Antonio da Canal e sier Francesco Pasqualigo, li han persuasi voglino far spalle a la fusta di banchi XII. Si ano oferto di lar. Dii dillo, di 16. Come ditti sopracomiti non volse poi andar, nè li valse persuasión. Tamen eri la fusta si levò, e fo al fiume Carboni, ditto Carastia; e, tornata, dice haver visto do brigantini turcheschi, di banchi X, e lui arnia una altra fusta di banchi 15, e la manderà insieme a la volta del Coratra, per saper qual nova. Dii dillo, di 20, al capetanio zeneral. Come in quella matina erano zonte do soe spie, erano a la volta di Patras andati, e, stali per mezo Styri, hanno vislo la levata di l’armata de lì per Nepanto et Patras, clic fo a dì X, assa’ numero, ma tutta menuta, va a Ibrnirsse de vituarie tra Nepanto e Patras, meleno per forza quanti cristiani ponno trovar, qualli fuzeno per non vi andar. El bilarbeì, con lo exereito terestre, è alozado da Castel Tórnese fino árente Pairas, per gran numero fa strasinar l’arlilaria grossa, con fama volerse apresentar a Modom, e lì va 1’ armada, qual è lì, per acompagnarla a la marina, sopra la qual è infinito numero di carboni, piere di bombarda, monition di farine e vituarie; ma in campo è gran charestia di patn. Et ditta armada solicita molto l’ussir, avanti la Signoria eressi la sua armada, perché turchi è certi, per lhoro spie, esser pocho numero di arma’sul mar de’ venitiani, videli-cel a Viscardo, et esser, in quella, infirmila. Item, a Chiarenza è do fusti a posta, per veder e discoprir la nostra armata, et meter soccorsso nel castello di la Zefalonia, bisognando. Del ditto, di 25. Si dtiol di tanta tardità a le provision, vede a Coron è sta mal provisto di nio-nilion e bomeni, maxime di fede, et versso Napoli è gran numero di esercito di turchi andato, acciò la Signoria convengi proveder ini più luogi. Da Modom, di reclori, di 8. Come Sbardelao da Verona e Piero Schiavo, con provisionali 100 per uno, è ben in bordine; et Antonio di Fabri, gover-nador di le fantarie, si porta ben ; à fato bella mostra di la sua compagnia, vi mancha XI; e luti li I'* provisionati, a dì 4, si levono a remor ini pinza, Volendo danari per la quarta paga ; perliò si provedi. Ilem, è sta principia a far repari cinque, in forma de bastioni, in la terra ; dì e notte si lavora ; à minato tute le case fuora dii borgo, adeo le bombarde non li potrano nuoser, pei; haver fato e fanno el teren egual a la scarpa; et le case hanno minate quelle eh’ è atorno il borgo granilo. Li cnntestabelli si portano per escellencia, el manualiter si operano, ma lutto si fa col dinaro ; fanno calchare e comlur zocbi, el hanno dato per cadami provisionalo mozo uno di fermento. Itera, quelle bombarde, fo recuperate in mar, non le manda qui ; non han aule nave ni navilio a mandarla ; mandano una depositimi, la qual è questa: che Dimitri Peleri, eri, fo a dì 7, partì a bore 5 de dì ili PArchadia, con letere di ri-scatar alcuni schiavi ; dice il bassà di la Morea feva li pradi di le campagne de Nidi, a presso Napoli, per il signor dovea alozar; il reslo veniva a Palras con l’armada a marina, acciò, se li bomeni fusseno feridi su Farmada, li potesseno rifreschar ile li altri, e voleno esperimentar di haver Modon, Coron e Napoli, e poi andar a la volta di Constanlinopoli. Et il signor manda zelile per tutto, e fin zorni X 1’ us^ sirà fuora ; in P armata è zonti asappi 30 miìia. De li dilli reclori, di 15. Come receveteno nostre letere di 20 aprii, confortative, adeo tulti con leticia sono disposti meter la vita ; hanno letere dii provedador Contarmi da Napoli, il signor turco esser con persone da CO ili 70 miìia ad Argos. Ilem, eri zonse lì la galia Marzolla e la corfuata, con (¡orbili da Kavena, con 25 lanze spezate, et diceva la compagnia subito li sarà driedo, e li soldati ussilcno di Modon, cridando : Danari ! co« gran vergogna nostra. Da Coroni, di sier Pollo Vallaresso, pruvedador, di 8 zuijno. Come andoe a Modon, chiamato da sier Hironimo Contarmi, provedador di l’armada, con la sua galia, qual, vedendo il bisogno di Coron, dove è rectori sier Cabrici Venier e sier Fantin Zorzi, amallali, lo messe lì per provedador con 4 famegij ; voria lui la Signoria desse ducati 100 de qui a la soa