MCCOCC, DECEMBRE. 1-24-2 pò; ila, volente fato, sier Nadal suo fiol, è podio più di uno anno, hessendo provedador a Peschiera, volendo pesehar, si anegoe eie. A dì ultimo dezembrio. In colegio non fo il principe. Vene el capetanio di le fantarie, e consultato di Gradiscila, e ditto el vadi con 150 provisionati ; poi, come fidelissimo, aricordò di Corphù certe cosse oplime. Da Ravena, dii podestà el capetanio, di 27 el 28. Come, a dì 23, el ducha partì da Forlì e andò a Cesena con pocha gente, e à levato di Forlì el signor Paulo e Carlo Orssini, Zuam Batista Conte et Hercules Bentivoio, e mandati ad alozar a Rimano, Pexaro e Fam, e questo per aleviar Forlì ; e à fato sopra li alozamenti domino Guido di Guidarelli ; e a Forlì danno a le zente solum lo alogiamento e il focho. Item, a Faenza hanno posto il borgo in for-teza, sì che più non temono, e bora fortifichano la rocha. La Val di Lamon è a 1’ usalo, e Brisegella si tien per il ducha, dove è 300 fanti con certi pochi cavali. Ilem, risposto dii 3.° di dacij. Da poi disnar fu gran consiglio, e fato li do apon-ladori eie. E posto per 4 consieri, exceplo Trivixan, e Morexini, la parte di dar a li (ioli di sier Zuan Alvise Cocho, qual è in gravissima povertà de bisto, e sta in caxa, do balestrarie sopra le galie di viazi, ogni anno, in vitta lhoro. Ave 6 non sincere, 249 di no, 487 ‘ 778 di la parte. E fu presa. Et reduto il colegio a consultar, vene ktere di 3, dii zeneral, per via di terra, replichiate; e poi, per via di mar, vene letere, di 28 novembrio, di ditto zeneral, qual manchava. 11 sumario è questo : Dii capetanio zeneral, di 28 novembrio. Cliome seguitano l’impresa, e spagnoli hanno fato cliebe sopra li albori di le galie, per poter star a trazer, quando turchi si vorano difender a la bataglia ordinaria se li darà. Di sier Francesco Zigogna, solo strilo provedador di la Marea, date in galia a la Zefafonia, a ili 5 dezembrio. Come, a dì 27 dii passato, zonse lì dal zeneral, li disse il successo sequito in la Morea, ofe-rendoli darli 1000 e più cavali, non tochando algun stralioto da Napoli, ma erano quelli che, al zonzer dii turcho in la Morea, fuziteno dii teritorio di Mo-don, Coron e Monovasia, e unitesi con li parenti soi, sono in luogi de’ turchi, e toiandosse questo castello, verano ad habitar l’isola, e con li cavali la conserveriano. Item, spagnoli si fanno grandi, e hanno raxon, perchè non li mancha 0, e ancor le mure dii castello siano per terra, e li anemi de’ nostri ben disposti, si f.i provision de bastioni eie., per superar le forze de’ turchi. Item, il zeneral li ha fato comandamento, si transferissa a la presentia di la Signoria, con la prima galia vien a disarmar; vera. Da Molla, di sier Hironirno Pizamano, gover-nidor, di 17 dezembrio. Come, inteso da Trani, per avisi abuti dal nostro orator di Napoli, dii partir di l’oralor dii turcho, per passar a la Valona, et inteso di una fusta di banchi 13, era in le aque di Brandizo, partita di Corphù, spazò uno homo, e la fece venir lì, e fè disarmar; licentiò li horneni, salvo et patron con 4 altri, dando voce di averla disarmata, acciò non danizasse li subditi regij ; e questo fè per non dar sospeto. Et intesi) dal dito governa-dor di Trani, a dì X, dito orator esser arivato a Spi-nazola ; e poi, per uno suo exploralor, intese era partito e andava a la via di Leze ; poi andò a dì XI a Taranto, dove era il viceré, et era con turchi X, el uno orator regio, armò la dita fusla e uno gripo, e posto suso homeni 40 ben in hordine, e messo al governo Bernardo Bianchino, doaner nostro de lì, e vanno molto desiderosi di far eie:, pur li tempi non siano contrarij, come mostrano; per causa di quali, salvo a dì 15 di note, si potè levar, e andono per fin sopra Monopoli, e per il sirocho tornono al Porto de San Vitto ; e in questa inatina è levati, e andati a la volta de li Pedegni de Brandizo, dove troverano, o ver intenderà il partir di ditto orator, da uno qual si oferse, e voria una patente da poter navigar de lì a la Vallona, senza impedimento, dum-modo non conducesse cosse vetate per la chiesia. Aspeta risposta ; e si provedi a quel bombardier, è mexi 6 serve, et 0 à ’buto, salvo quelli li dà dii suo; et quel Iodio ha gran di bisogno di lui, perchè quel castello, avanti l’arsalto, stava con page 13, hora ne son 28, è benissimo munido de bombardieri, bombarde, e ogni altra artilaria, e il castelam inimico mai si à partido, come il re promisse eie. Copia di la lettera fo sciita in risposta al reverendissimo cardmal circense, legato a latore va in Alemagha. Ex Rovereto oppido nostro. Reverendissime domine. Vostra? litterae ad nos delate sunt, quibus sum-ptos per eam labores dignasque operationes ad corn-modum christianse religionis significai; diffusius quoque, ejus nomine, nobis cuncta declaravit ma-gnifìcus dominus Accursius, christianissimi regis apud nos orator. Non esl novus, reverendissime domine, vester erga christianam religionem ipsam