449 MCCCCC, LUGLIO. 450 lere, compiiti per Mieterle a lo scaro, tene suo camino versso ditto loco; e una matina, al far del zorno,' se presentò de lì con la proa in terra, et con artela-rie comenzò a batere la gente, quelli vardavano, che erano cavalli 400, pedoni turchi 200, albanesi et grechi del paese 400. E perchè l’artilaria fazeva de lhoro carnazo, fureno constreti abandonar el loco, et quelli de le gallere desmontorono in terra et mes-seno focho ; el qualle, per lo vento era prospero, fu sì veloze, che, im brevissimo spazio, tutti li brusò, et non dè tempo a quelli de le galere recuperare, per lhoro uso, olirà 200. Ditto capetanio scrive, bavere saputo da uno greco, prese in quelo loco, che erano remi zercha nuove milia, eh’ è cossa donarà tardanza et disturbo a P armada turchescha per mare, quale Dio sconfonda, perchè tali remi erano de-putadi a quella, et im brevi jorni dovevano esser conduti. Ilem, ditto capetanio ha mandato qua una parandaria grossa turchescha de frati, sopra la qual sono venuti homeni 18, quali se trovava in le galie e in terra, quando fo fato ditto incendio, et haver preso do fuste de la palatia. De questo havemo voluto dar adviso a vostre excellentie, parte perchè è cossa degna de noticia, et parte perchè cussi ricer-cha la nostra amicitia. Valeanl felices veslrce excel-lentice. Data Rhodi, die supra scripto. Da Corfù, di sier Luca Querini, provedador, di 16 zuyno. Prima, dice zercha Coltrim, voi se li mandi danari ; scrive si va fortificando. Item, per un’ altra letera dii ditto, che Piero Pissina, Piero Grimaldo et Paulo Albanese, contestabeli, voleno danari ; e li fanti di Paulo usano parole grande : lui à dato ducati uno per uno, acciò non vadino in Turchia. Ilern, uno caporal di Piero Grimaldo, nominato Lodovico Brazoduro, con compagni 14, con uno gripo, se ne andò versso la Puia. Ilem, dimanda si paga li maistri bombardieri etc. Dii dillo, di 18. Le cosse di 1’ armata son quasi ultimate, zoè dii turcho ; quella dii colfo di Patras è reduta tutta a Lepanto, e de brieve dia ussir, quella di la Prevesa, la più parte è in bordine, za tre galie è in aqua, come ha dal castelan di la Parga, et erano ussite in mar, e poi torna dentro. A la Valona è in aqua galie 20, et per zornata si va bufando, e asapi e janizari in gran numero. Ilem, il nostro zeneral à manda le galie grosse e sotil a Vischardo, se li patroni si porterano ben, e si l’armada fusse unida in la bocha di Cuzolari verso il colfo di Patras, non sa quanto la inimicha po- I Diani di M. Sanuto. — Tom. III. tesse ussir. Ilem, di lo exercito 0 si ha con cerleza ; sì dice va a Napoli, Goron e Modon ; di Corfù non teme, et si stagi di bon animo. Di sier Piero Liom, baylo, e consieri di Corfù, da/a a di 17. Come capitò de lì do corvati, presi quando turchi feno la taiata in Crovatia, stati schiavi zorni 12, fuziti di la Prevesa, dove è stati mexi 8 a segar legnami. Dice esser gita in aqua galie 2li, zoè X grosse, il resto sotil ; qual par galeote da 20 fin 24 banchi ; et le grosse, come le nostre sotil ; e sono condute al Vati, dove è turchi a custodia. Per dubito hanno posto su le ponte dii porte (sic) bombardo do di riparo in terra. A la Prevesa è galeote 8, ut sapra, tute serade, e si lavora di chalafao. È venuto comandamento dii signor, soto pena di esser impaladi, li maistri debino compirle per tuto il mexe presente ; ma lhoro judicano non potrano ; et è apariadi legnami per far 4 fuste, li arbori sono taiati in uno bosco contiguo, chiamato Rogos, lontano una zorna’ de lì; li conduce zoso per uno fiume, chiamato Cra-nar; e lì è sta conduti per terra su le spale remi X milia ; le velie se cuseno a la Janina, dove hanno fo-stagni assai ; le sartie se fazeva a la Prevesa, le gomene e li ferri è portati per terra da Lepanto a l’Ar-ta ; e za li ferri son portati a la Prevesa ; sono asappi 8000, janizari 500, christiani 2000 angarizati, tutti serviani, per montar suso ditta armada. L’arma’ di Lepanto si dicea dovea venir in bocha di colfo di 1’ Aria, per unirse con questa di la Prevesa, e poi andar a Modon e Napoli. L’armata de Styri è tutta in hordine ; aspeta solam questa, e subito ussi-rà ; non sa la quantità. 11 signor si dice è in le contrade de Lariso con il bilarbeì di la Romania, per intrar in la Morea, ma non intrerà se prima l’armala non è tutta in hordine. El bilarbeì di la Natalia è a Semendria con 20 milia persone, per dubito di hongari, e si dice la Signoria à manda danari a l’hon-garo, che ’1 rompa ; lamen ungari non sono mossi. Ilem, a la Valona, per uno ozi vien di la Zimera, dice è bon numero di turchi, pedoni e chavali, e le galie nostre hanno butà in bocha di la fiumara saxi per impedir l’ussir di quelle galie, e turchi, voi tra-zerle per uno altro locho, à preparato gran numero de palange, voi tirar le galie, e a marina à fato uno riparo. Ilem, lì a Corfù esso rezimento atendeno a le fabriche ; dice il fuzir di do caporali con 16 compagni eie. Ilem, è stà ruinà parte dii palazo ; è sta fato ne la costiera, soto el grebano dii Castel Vechio, uno riparo dove è stà poste quatro passavolante discopre per tutto ; è stà abassada la torre dove stan-! zia el consier di la Zudecha, e l’altra torre, dove 29