859 MCCCCC, OTTOBRE. 860 parte di ditte zen te ; et che a Yspureh è zereha 300 milanesi, qualli solicitano il redi romani a l’impresa di Milani, et il re li à limita 2000 raynes per farli le spexe. Iiem, esso provedador scrive zercha li strami, quelli villani esser desobedienti ; pur, venendo turchi, li farà brusar. Dii dillo provedador, di 28. Manda una deposi-tion di uno Zuan Maria da Mestre, stato in Corvavia, da madona Dorathea, è zorni 9 partì, Referisse Schänder bassà haver in Bossina 4 o ver 5 milia persone, qual li tien per guarda de’ hongari, et ditta madona Dorathea tien soi exploratori, per saper di novo, a uno suo castello paga carazo a ditto Sehender, e li à paga carazo dopio, eh’è ducati 96 et 4 taze. Itern, si divulga, questo San Michiel, hongari, boemi et polani dieno ussir a Smedro per romper gue-ra a’ turchi. Item, ditto proveditor scrive coloquij abuti con il governador, capetanio di le fantarie, e il signor Bortolo d’ Alviano, e li tre condutieri Zuan Paulo Manfron, Filippo Albanese et Antonio di Pij; et che 1’Alviano dice voria 1500 homeni d’arme, 2000 cavali lizieri, et da 4 in 5000 fanti, e obsterano a’ turchi ; dicendo: o turchi non verà, o vero verano molto grossi, per la fama di trovar contrasto, hes-sendo il governador lì ; et quelli tre condutieri, stati al tempo dii conte Carlo, li dicono in ogni tempo farano l’honor di la Signoria nostra, /lem, dii ponte feva far su la Torre, per haver le vituarie, par quelli di Goricia, di note, mandasse homeni per minarlo; ma F Alviano li provete eie. ; et mandò esso provedador Hironimo Stella, vice colateral, a Goricia, e quelli comessarij dicono non voler asentir a tal ponte, unde lui fa farlo disfar, et salvar i legnami, acciò non ski causa di acender focho. È da saper, in la deposition di quel Zuan Maria, stato in Corvavia, è, madona Dorathea provede di trovar homeni per le nostre galie; et quelli signori Frangipanni voria venir a soldo nostro con 200 cavali e ducati 1000 a F anno. El conte.............si offerisse, ogni volta dia venir turchi in Friul, venir una zornata avanti zonzano, et starano lì in Friul fino turchi de ritorno passerano F Izonzo. Da Vegia, di sier Piero Malipiero, conte, di XXI dii passato. Nulla da conto de’ turchi e di Frangipanni; zercha Segna non z’è altro. Item, è zonto lì il corier, va con letere in Hongaria. Da poi disnar fo pregadi. Fu posto parte, per li consieri, che sier Zuan Badoer, doctor, va orator a Napolli, possi vegnir ini pregadi, fino vadi a la sua legatiom. E ave tutto il conseio. Et, hessendo pregadi suso, F orator di Franza mandò a dir al principe, avia da parlarli; unde fu fato venir, et vene li consieri e il colegio in camera dii principe a parlarli, che molto parse di novo al conseio di pregadi, che restò ad aspectar. Et disse 344 haver inteso, uno compagno dii conte Zuan Antonio di la Somaia esser qui ; voria fusse retenuto. Et li fo ditto, era quello à portato la lettera dii re di romani, et dittoli la continentia, et si risponderla. Pregò adunque, fata la risposta, avesse la copia. In questo pregadi fu electo un savio dii conseio ordinario, et rimase sier Marco Antonio Morexini, el cavalier, fo savio dii conseio, et Ire savij a terra ferma : sier Polo Capello, el cavalier, fo savio a terra ferma, 98 ; sier Francesco Foscari, è di pregadi, quondam sier Filipo, procurator, 96 ; sier Beneto Sanudo, fo provedador al sai, quondam sier Mathio, procurator, 92. Fo soto : sier Anzolo Trivixan, e sier Hironimo Capello. E il Morexini di subito introe. Fu leto una parte optima, zercha ordeni di ofi-cij, e quelli intacha la Signoria, posta per sier Zuan Trivixan e sier Zuan Corner, provedadori sora i of-iìeij e cosse dii regno di Cypro, di voluntà di savij dii colegio. Ma sier Francesco Foscari, electo nova-mente, volse rispeto per consejarla. Fu posto per tutti li savij, scriver al rezimento di Cypro, cassi la compagnia di schiopetieri di Corado Todesco, per esserne pochi, e quel capo, sier Vicenzo Soranzo, scrivendoli non si dee meter capo zenthiloBóo, senza licentia dii conseio di pregadi. E ave tutto il conseio. Fu posto per tutti, scriver a ditto rezimento, mandi de qui, in locho de li formenti, tanti filladi, quali siano per F arsenal. Ave tuto il conseio. Fu posto per li savij ai ordeni, Moro, Sanudo e Donado, atenlo li do executori sora le cosse di mar habino servito assa’, et che ’1 sia electo in loco suo, el primo pregadi. do altri, con li modi eie. Presa. Fu posto per tutti, dar comissiom a sier Alvise Venier, va provedador a Corfù, che trovando quel Camalli, o ver soi fidi che sta a Corfù, habino fato cativi biscoti, quelli possi poner uno in loco suo. Fu presa. A dì do oclubrio. In colegio introe li tre savij di terra ferma novi ; e fu fato cassier, per uno mexe, sier Francesco Foscari. Vene Marco Antonio Zanbom ; stato secretario a Rimano, et referì come si partì di Rimano, tolse licentia dal signor, era di fuora di la terra, qual mandava qui suo fradello, signor Carlo, e do soi consieri. Item, la cilà di Rimano, in tanto pericolo eh’ è si el si aproxima 400 fanti, si renderà ; il castello è ben