363 MDXXVII, GIUGNO. 364 presso Alexandria 7 miglia, parie a piedi el parte a cavallo, el che de Milano havia ferino aviso di la extrema penuria é in quella cillà, el che molli de li primi di quella terra manzavano pan di semola, et che ’1 signor Antonio da Leva era indispostissimo, et che con gran fatica havea sottoscritto a uno salvo condutto. Fu posto, per li Savii, far uno Pagador in campo di Lombardia in questo Conseio per do man di election et la banca, con cavalli 4 et famegii tre. El habbi per spexe al mexe ducali 40, meni con se a soe spexe uno rasonalo da esser electo per il Collegio. Parti fra 6 zorni. 146, 7, 3. Fu posto, per li Savii del Conseio et di terra ferma et Consieri et Cai, una parie, atenlo la comunità di Padoa babbi imprestado da sè a la Signoria nostra ducali 10 milia, et la comunità di Crema ducati 2300, però sia preso che etiam le altre terre fazi questo instesso, zoè come si dirà di sotto, da esserli restituiti in anni 3, zoè 1528, 29 et 30 ogni 3 mexi la portion, riservando a Brexa il dazio di la mercadanlia, ut in parte. Et a P incontro, li Savii ai ordeni messe, che etiam fosse excetuado di tal ubligation li danari depuladi a P Arsenal. Andò le parie: 179 di Savii, 37 di Savii ai ordeni,......, et fu presa quella di Savii, et la tansa sarà notada qui avanti. Fu posto, per li Savii, una parte, di elezer de praesenti con pena per scurlinio 7 Savii, quali de-bano richieder a li ecclesiastici di questa terra et Dogado imprestedo, facendoli creditori al Monte del sussidio, el che ditti Savii per 5 balole di loro habbi libertà di tansar quelli che ricusaseno lansar ut in parte, et che cussi sia scritto a li rectori di Padoa debano elezer 5 citadini a far questa instessa taxation, ut in parte. Et il simile a le altre terre et lochi nostri da terra, et questo fin ducali 100 milia, essendo fatti creditori al Monte del subsidio. Ave • 163, 18, 16. Et contradise sier Tomà Mocenigo de sier Lu-nardo procuralor, et Proveditor sora l’armar, dicendo si luò quello è ubligà a l’Armar, et non si può tuor nè si doveria tuor; con altre parole. Zoè contradise a la prima parte ; però i Savii ai ordeni messeno il scontro ho nolà di sopra. Et ave ballote 37. Et li rispose sier Lunardo Emo savio del Conseio, dicendo bisogna danari, et si darà per P Arj mar et non si vardi adesso a ste cose. Et poi parlò sier Alvixe Mocenigo el cavalier Consier da basso, et li rispose non si doveria tocar | li danari depuladi a l’Armar, perQhè tolti, se ve-gnirà in Collegio non sarà alditi, sarà li Cai dentro etc. Però non è da prender questa parte, perchè l’armada è la salvation di questo Stalo; con altre parole conira la parte, el se dia risalvar li danari depuladi a le cose da mar. Et li Savii ai ordeni, excelto sier Jacomo Barbo, messeno voler parte, ma li danari depuladi a l’Ar* mar non siano mossi. Et il Serenissimo, con colera, parlò rispondendo al Mocenigo, et che in questi bisogni non bisogna vardar a tuor li danari ubligati et non ubligati, et che sier Alvise Mocenigo ha torto a dir che i non vien alditi quelli sora l’Armar, laudando sier Tomà Mocenigo, et cargo missier Alvise Mocenigo. Fo renga con colera. Andò la parte di .... et di Savii ai ordeni.... Fu posto, per li Savii tutti di Collegio, che con el nome del Spirilo Santo sier Piero Landò electo Capilanio zeneral da mar, melli banco Domenega proxima, insieme con 4 allre galle sotil. Et sier Alvixe Mocenigo el cavalier iterum par-loe, dicendo havemo davanzo guerra da terra senza tirarla da mar, et si atendi a conzar le galle che era in ponente, qual si poi dir' disarmate, et non armar de le allre; nè è tempo dì armar zeneral, pèrche è spexa butà via et altri faranno fatti eie. Et li rispose sier Lunardo Emo savio del Con • seio, dicendo la reputation ne darà il Capitanio zeneral haverlo fuora, et haver la nostra armada, et mandarla in Puia, con altre parole ; andò la parte. Fu presa. Ave : . . . . Da poi licentiati quelli non meteano ballota, et molti che meteano, veneno zoso, fu fatto scurtinio di 7 deputati, il qual sarà notato qui avanti. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL el Savii, essendo venuti in questa città li reverendissimi cardinali Trani et Egidio, li sia fato un presente di ducati 50 per uno in tante robe comestibili, come parerà al Collegio nostro. Et li sia dato libertà di proveder a la madre del reverendissimo Trane, di qui, di una caxa dove sua signoria habbi ad habilar sicome al Collegio parerà conveniente. Fu presa. Ave : 129, 26, 0. Et cussi il ditto presente li fo mandà il zorno seguente.