MCCCCC, GENNAJO. se ne vene de qui. Et missier Nicolò da Pexaro vene da Modon, con le galie havea; el quale ittico fu mandato a Viscardo cum 4 galie, per custodir quelli mari, e obviar ad ogni socorsso. E, finita questa impresa, tutti tre li provedadori su la galia Malipicra, per esser vechia, venirano a Veniexia, per obedir a li mandati di la nostra Signoria. Missier Alvise Marcello, capetanio di le nave armate, è venuto anche lui con le harze soe, e il magnifico capetanio li ha dechiarito il voler di la Signoria; se ha oferto prontamente obedir, e faralo con presteza. El qual se scusa con molti argumenti, e si oferissc constar per tuta F armata, che ’1 capetanio Grimani li havea tolta ogni libertà, auctorità e obedientia ; ita che, non solum era obedito da le altre nave, ma nè anche da li soi di la barza, e non potea castigar li soi oficiali. E si ’1 dice : Poza ! se orzava ; se ’1 dicea : Orza ! se posava ; e li havia tolto li libri e le preheminentie soe, e reduto come patron di nave. E dimandò di grafia missier tolesse le sue justification ; non li fu concesso, per non haver questa comision. È venuto elicivi missier Francesco Cigogna, con cavali zirca 200 di stratioti. lleri cavalchò al castello. A Napoli di Romania se ha scrito che non vengi alcuno de lì; anzi se ha comandato soto pena capitale, se alcun fusse aviato, ritorni al loco suo, per non disfornir quella terra, per la importantia sua. Concludo: è sfà fato ogni aparato c provision si convengano a qualunque excelentis-siino et veterano capitano. Rubiamo in questo campo copia, vertù et animosità di soldati, galioti et cavali; et la fortuna, che in le cosse belice se judica • dominar. Et lauda il capetanio, imitando Lysandro, el quale volea la pelle vulpina esser da assuere a la leonina ; et Metello vien laudato, perchè, essendo domandato quello era per far, rispose : Si veslem hanc mei consilii consciam esse crederem, ex in flammis devoverem ; sì che è secreto. Eliam exploratori, per saper li facli e conselij di inimici, non mancha voler minar l' armata turchescha; ma turchi stano molto oculati e advertiti a questo. Molli forssi che fabrica castelli in camera, e mena chi stenta al’aiere, al vento, a la pioza, a la neve, tra i flucti marini, pieno de pensieri per il governo di un mondo maritimo, di un populo vario de lengue, natura, costumi, nati» >ne eie. Conclude : è stà meglio tuor questa impresa di la Cephalonia, per molti respeti. A dì 12 zener. Fo gram conscio, e da poi fo pregadi. E fo loto molte letere, et posto parte cosse secreto : nihil novi. A dì 13 ditto. Fo conscio di X, et par fusse messo e trovado alcuni bolefini, diceva mal di sier Polo Pixani, avogador. Et per tanto, ozi nel conscio di X fo dato tuia. A dì 14 dillo. Fo pregadi. Et prima sier Biro-nimo Lion, cl cavalier, sì scusoe ; e poi sier Mitrili Zorzi, dotor, eliam per la morte noviler, di l’arma-da (sic); et cussi, balotato a uno a uno di tutti do, di tutto el conscio fu preso di acetar la sua scusa. Et fo fato scurtinio, et electi sier Sabastian Zustignan, qual andava im pregadi, come orator elocto alias, za do anni, al re di romani, et sior Vetor Soranzo, otim dal banco, quwulum sier Zuane : quali la matina, andati in colegio, libmlissime e di bona voia acepto-no tal cargo, et maxime el Soranzo, che assa’ avia procurato. Item, fo posto per li savij di colegio, di mandar 4 galie nuove è in F arsenal, et 4 vechie, zuè tre per muda, a li viuzì di Barato et Alexandria, atento le galie deputate al viazo erano in armada. Or sier Marco Foscari, savio ai ordeni, andoe in renga, disse poche parole : ringratiò cl conscio ; disse la fede data a quelli è su le galie in arma’ si romperia, et alcune altre raxon. Or li andò a risponder sier Zuan Trivixan, savio ai ordeni, et licei sia stato 4 volte ai ordeni, lumen ozi fo la prima volta. Or, andata la parte, combateva li magazeni pieni con li vuodi, e il ben particular con el publico ; et tandem el privato otene, che sier Marco Foscari messe de indu-siar, et òtene. Fo 4 non sincere, una di no, 82 di savij, et 99 indusia. Da Ravena, Faenza, Rimano e altri lochi, telerò. In conclusion, a di 12, el ducha di Valentinois ave la rocha di Forlì por forza ; zoè che li dete assa’ colpi di artilarie, e butono una parte a terra di le mure in la fossa, et fé uno edito : tutti portasse fas-sine per aterar la fossa, e darli la bataia. Ma, senza questo, la ruiua di le mure havia quasi aterado il fosso. Or introno per forza dentro, et bave la rocha. Morti 475 corpi fo.trovadi; et dici tur, la madona di Forlì se tirò in una parte con suo fratello, signor Alexandro, et alcuni altri da capo ; ma prima fè po-ner fuogo in uno loco di monition, acciò la polvere e fumo facesse star indriedo i nimici ; tandem quel fumo fè più danno a lei eh’ a i nimici. In conclusion, francesi introno dentro, e feno gran crudeltà : lei fu presa da un francese, et presentata al ducha, li dimandava ducati 20 milia, come havia la taia. El ducha li voleva dar 3000 ducali e non più. E par quel francese distillasse la spada per taiarli la testa. Tandem fo conzà la cossa in ducati 5000 di contanti, et cussi li dete, e have dita madona, la qual la mandoe