1099 MCCCCC, NOVEMBRE; 1100 /amen non è certa. El marchexe di Mantoa è ancor li, e a Mantoa si lavora certi bastioni a Porta Cerasa, e vi lavora 1000 homeni. Item, domino Beneto To-sabeeho, suo orator, s’è dito esser ritornato dj Fran-za ; et altro non era di novo. Di Antivari, Daer, Dulziyno, di sier Andrea Michiel, provedador di Albania, di 6 oclubrio. Si scusa zercha li tormenti mandati in Antivari, e sopra zò scrive in risposta di nostra. Item, dice di la Va-jusa stando el capetanio dii colto li, non ussirà, e si Schandarbecho fusse li, si vederia di brusar quella armata. Fo balotà la gratia di fioli dii quondam sier Andrea Br.igadin, pagar il debito dii padre, hanno a le raxon nuove, di’ducati 12 milia, di tanti prò’ eie., in tanti, videlicet, che gli offieij possi risponder ; e voi li do terzi. Bave 6 de si et 12 di no. E fu stra-zada. Fu balotà el dacio Vechio di li pistori, per li prò-vedadori di le biave, qual è za compito, dato a uno per lire 21 milia di pizoli. Et volendo balotar il dazio nuovo, per lire 22 milia in do anni eie. Fu fato castelam a Malvasia sier Nicolò Mariani, qual have una di no; è homo vechio, e molto prati -cho in mar; e fono balotati alcuni, ma niun non si acostò, per la suficientia di questo. Vene domino Jacomo da Nolla, secretano dii conte di Pitiano, dicendo haver auto risposta dal conte, voria tornar a Gedi, perchè in Frinì sta con spexa, et 0 fa. E cussi per il colegio lo scrito vi andasse, e scrito a’ nostri rectori l’acompagni di loco in loco. Da poi disnar nulla fu per il fredo, el si bave festa tic. .4 dì 26 novembrio. In colegio non fo il principe. Vene l’orator di Pranza, per cosse particular soe, di certa letera, per benefìcij, da esser scrita a l’orator nostro in corte; e cussi la fo fata. Fo expediti li do messi di sguizari, con la risposta di la letera portono, dicendoli vossamo per mandar per mar, e vedino eie. ; quali si oferse trovar chi veria, e sopra zò fo qualche parola. Jo voleva aperte dirli quello si dà a chi va in mar; altri non volse exprimerlo ; el li fo dato X raynes per uno, e mandati via. Da Ferara, dii vicedomino, di 23. Chome el Cardinal curzense feva la volta di Hostìa, e andava di longo versso Eiemagna, licet el re di romani par non voi vadi; e lui dice, è deputà legato al re e a li elec-tori di l’imperio, e voi andar di longo. Item, el signor duella à mandato uno suo secretano fino a Cen- to, a invitar soa signoria fazi la via per Ferara, et visitarlo, e oferirsi. Item, el marchexe di Mantoa, ozi, poi disnar, si è partito per Mantoa, stato de li con podio piacer; e a Mantoa si atende a fortifichar, e molto si sta con aspetation di l’exito di Faenza. Di Ravtna, dii podestà, di 22. Come dii campo dii ducila 0 è; solum da poi traze qualche colpo a la terra, e li vien risposto; e Faenza è disposta a tenir-si ; unde crede, per li tempi cativi, si converà levar, e za è nevegato, e parte di le zente di Vitelozo Vitelli à comenziato a partirssi di campo. Di rnissier Zuan Jacomo Trinisi, data a Ve-gevene, a di 20. In recomandatione, sia expedito li messi di domino Renato Triulzi. Da poi disnar fo grani conseio a petizion di avo-gadori di comun passadi, et fono numero 447 a conseio, e non più, per expedir il caso di sier Alvixe Marzello, fo capetanio di le nave armade, eh’ è za X mexi ini prexom. Era questi avogadori sier Piero Morexini, sier Beneto Sanudo, presenti, sier Nicolò Michiel, dotor, cavalier, procurator, sier Marco Sa-nudo e sier Pollo Pixani, el cavalier, olirà et cao di X. Or, cazadi solum li parenti dii Grimani, Marcello e Baxadona, capetanio di Barbaria, primo parlò sier Nicolò Michiel, procurator, e introduxe el caxo. Li rispose domino Andrea da Bolzam, dotor, avochato dii Marzello; ma non compite. Et, li savij reduti in colegio, vene le infrascripte lettere : Dii conte Martin da Lodron, cavalier, data a Castel Novo, a d' 22 di l’instante. Chome per servar l’antiquo instituto di soi, mandava de qui domino Christoforo Traversso, vicentino, suo parente novo, a dir certe cosse. E mandò una letera, o vero mandato, dii re di romani, dato a Yspurch, a di 6 di questo, per il qual diceva che, volendo exequir quanto in la dieta di Augusta è stà concluso, per 435' obstar a’ turchi e altri occupatori di le cosse di l’imperio, che il conta’ di Tyrol, e cussi a tutti li nominati, comandava si dovesse redur poi Santo Andrea, a Bolzan, dove par voy far una dieta, e mandar uno, per so nome, li. Da Valenza, di sier Domenego Pixani, orator, di 30 oclubrio. Chome eri era zonto lì, et sperava fin X zorni esser a la corte, eh’è in Granata; et 1’ ynfante non era lì, per non esser più vice re, e in qualche alteratione con li reali, ma è a uno suo castello, pocho lontano, chiamato Sogobrio. Item, par che, venendo lige 5 de li, passò per uno castello di uno conte, chiamato Castel Menaro, qual si chiama conte d’Aversa, quasi napolitan; qual, passato, fé