1357 MCCCCCI, GENNAIO. 1358 et mandarli qualche danar, o per via di fiorentini, zenoesi, anconitani e Coresi. Ilem, aspeta il signor a Constantinopoli et similia ; di novo 0 dice, e la mansion è di man, come fo cognosuta, di Francesco Aurelio, era canzelier a Modom, si che se intese esser vivo. Di sier Valerio Marzello, soracomilo, fo telo una altra lelera longa, d/risata a so fradelli. Nara quello à fato ; è per ducati 1200 di taia ; suplica che la Signoria l’ajuti eie.; et eliam ivi è sier Andrea Bala-stro, fo camerlengo di Modom, videlicet, questi di soto, e li merchadanti di sora, zoè el Griti e altri ; et dite letere vene per la nave di Coresi, venuta carga de zebibi, et ditto sier Valerio si lauda molto di sier Pantaleo Coresi, qual, zonto lì che l’era pre-xon su P armada, li dete uno matarazo, lo vesti e li provete con tanto amor, che nihil supra. In questa matina fo spazà letere in Franza, debi exortar il re a far l’armada, e mandarli li sumarij, et soliciti sia presto. Ilem, per un’ altra letera avisar- li, la nave Pantiera, dii governador di Zenoa, esser partida, va a’ danni nostri ; perhò soa majestà provedi eie. Et fo scrito eliam a Milam et a Zenoa, al governador, di questo. Ilem, al capetanio zeneral, di tal nave, e debbi proveder come li par ; et per una altra letera, dii partir dii Cardinal per Hongaria, e 1’ orator nostro; dii papa, voi armar, e dii re di Franza, fa potente armata. Ilem, nui, di l’expedìr dii signor Schandar-becho col provedador per Albania eie. Da poi disnar fo conseio di X con zonta di co-legio, et fo il principe prceler solitum. Et fono fati cai di X, per il mexe di fevrer, sier Francesco Fa-lier, refato, sier Lueha Zivram, fo consier, e sier Marco Sanudo, fo avogador. A dì ultimo zener. In colegio vene l’orator di Franza, e mandati tutti fuora, li fu ditto certa previsioni fata eri nel conseio di X, per sua cossa par-ticular ; e poi, chiamato dentro il colegio, li fo comu-nichato le letere si scrive in Franza, e di la nave di Zenoa, ussita, si dolse assai. Vene el legato dii papa, solicitando el canonicha’ dii datario, et la relaxatiom di domino Lucio Mal-vezo. Risposto a la prima, si faria ; alla 2.a, si vede-ria. Ilem, presentò una letera dii Cardinal San Clemente, si duol la Signoria fazi pagar decime a’ soi benefìeij à sul Polesene, che, per il brieve dii papa, li cardinali è exceptuadi, et de lì pagano etc. Li fo risposto, a tanto bisogno doveria. Da Segna, di sier Zorzi Pixani, dolor et cava-lier, orator, di 20. Come eri zonse lì, non à potuto zonzer avanti ; è sta tre dì in uno porto, per fortuna. Uern, el capetanio non era lì, ma mia 15 lontani, a uno castello chiamato Drobovaz, et che de lì intorno è il morbo, maxime a Brigna e Xagabria, et dal suo loeho tenente fo ben ricevuto ; et fin 3 zorni si partirà ; convieni comprar per lui do cavalli, et starà zorni 13 a poter zonzer a Buda, convien slongar do zornate, per non andar per lochi mietati, et passerà per il castello, dove è esso capetanio di Segna. È da saper, ditto orator è slà assa’, zorni etc. Da Liesna, di sier Francesco da Molin, conte, di 12. Come mandoe un navilio con alcuni legnami a Cataro, e dìi nollo non è sta pagato ; quella camera è povera, a pena si poi trar da pagar lui, retor, il castelan e le guarde dii castello ; per tanto la Signoria voi satisfar. Di Spalalo, di sier Hironimo Baffo, conte, di 3 fin 7 et 15. Il sumarìo di le qual letere, sarà notade qui soto, per esser assa’ cosse. Da poi disnar, licei fusse el dì de San Marcilo, fu gram conseio, e fo fato retor e provedador a Cataro, sier Sabastian Contarmi, fo sora le camere, quondam sier Alvixe, in luogo di sier Zuan Paulo Gradendo, revocado hessendo in rezimento. Ilem, davanti la Signoria fo certa diferentia, che li consieri voleano mcter per parte, di dar le tre qua-rantie a expedir sier Alvise Marzello e sier Andrea Baxadona, capetanij, erano in prexom, atento il gran conseio non si reduseva. Et a l’incontro sier Nicolò Michiel, procurator, olim avogador, e sier Polo Pixani, el cavalier, dicendo voleano compir di menarli, et expedirli in gram conseio ; et cussi nulla fo messo. Et ussite ozi di la bancha tre consieri, sier Baldisera Trivixan, sier Lucha Zen et sier Zuan Morexini ; e li cai di 40 e la quarantia criminal ussite. In questo conseio fu posto parte, per li consieri e cai di 40, de calerò si pagi le dote a le done, che sono debiti in caxa, e il suo sono stà tolto per debito hanno con la Signoria etc. ; adeo prima si trazi et aseguri per li officij le dote, et poi dii resto San Marco si pagi etc., ut in ea. Et ditta have balote..... E fu presa, e fo per caxon di sier Francesco Marcello. Et collegio non si reduse. Et fo expedito di pagar il tutto per la andata dii signor Schandarbecho in Albania, e dato le page a li fanti, videlicet Marco da Novara, et a li 50 stratioti sono sopra Lio, qualli volseno un’ altra paga a levarsi, e sopra Lio hanno fato assaissimi danni ; vanno con do arsilij finca Cu-vrili, poi quelli arsilij va a Corfù. Ilem, la galia, so-raeomito sier Marco Antonio da Canal, è in hordine;