605 MDXXV1I, a Laulrech li man,li lui por esser più vicini, el an-darano securamente. 402 Da Brexa, di rectori, di 6. Come iteri il reverendissimo Cardinal Triulzi, overo di Como, ve-chio, beri a hore zecca 21 sopra il lago di Garda ne la soa bazia di Magazan inorile. I(em, mandano una lettera di Bergamo di 5 con uno capitolo di lettere da Verdelli di .. . qual dice cussi ad litteram. Qui per cosa indubitata havemo, et è cosa verissima, la gionla di monsignor Lulrech di qua da monti con 20 milia fanti, pezi 30 artellarie grosse; et a questa hora è giolito in Avignana, l’altra zente seque; et per la via di Saluzo sono pasate 300 lanze et assai bon numero di cavalli lizieri, et marebieranno bora per hora avanti. Item, scrive, il signor Antonio da Leva ha messo suo fratello Jeanne da Leva in castello di Milan per comission di la Maestà cesarea, et quel castellai) vi era prima, francese, over borbonese, si è disposto ai voleri del dillo signor Antonio. Di Bergamo, di rectori, di G, vidi lettere. Di la dita nova del zonzer Laulrech di qua da monti, et esser al campo pi Bosco, et si dice l’ha haulo et tagliato a pezi 300 lanzinecb erano dentro. Item, per uno venuto da Pavia si ha, li esser zonto una compagnia de cavalli ; la qual unila con custodia di fanti erano lì dentro, par che’l popolò di Pavia ne l’intrar che feno lutti cridavano : Sera, Sera ; et cussi si serava le botege, et li soldati per dubito si erano serali et uniti insieme, et lì era grandissimo spavento et strepilo. Et se diceva francesi esser inlrali nel castello chiamato il Bosco con occisione di zerca 300 lanzinech, el fato pre-xon uno fratello del conte di Lodron. Item, scri-veno, in Milan esser gran carestia. Hanno tolto di le biave de Pavia, et falole condur in Milano. Il signor Antonio da Leva scuode uno taion di ducati 12 milia posto a la terra. Dicono, se credevano far mazor impresa contra il caslelan di Mus di quello hanno fatto, perchè volevano lui caslelan ue le mano con li altri capi. Item, dice che li lanzinechi erano alogiati neli borgi di Milano, et che voleano intrar nel corpo di la terra. 402» -O® Crema, del Podestà et capitanio, di 7. Come, da uno venuto da Milano sou sta certificato, alli 5 il Leyva haver mandato due bandiere di zenle d’arme et una di fanti in Pavia, et faceva provisione mandarne di le altre. Et si leniva per certo abandonerano Milano. Del campo, da Marignano, di, 6 vidi lettere agosto. 606 particular di Antonio da Castello, qual dice cussi : Hozi è arivato qui il alarissimo Pexaro con uno di monsignor di Lulrech. L’exercito nostro si messe tulio in bataia. Et in questo medemo zorno è venuto qui il capitanio Zorzi Sturion, qual fu mandato a questi dì passali da questi signori contra monsignor di Lulrech. Refferisse che Domenica, fo adì 4, se partì dal Bosco dove lassò la persona di esso Lulrech, et il conte Pietro Navaro lì a campo con 10 mila sguizari et 6000 fanti di altra sorte ; et per non haver artellarie, volevano far di le mine. Dentro vi è 600 in 700 lanzinech, 300 in 400 altri fanti; sono in lutto da zerca 1000; et il conte Balista di Lodron, la moier, et (ioli con altre nobile persone. Dillo Lulrech dice aspetar 6000 fanti di la Banda negra, cl una banda di lanzinech. Da Vicenza, di sier Zuan Contarmi pò-destà, di 7, vidi lettere. Come sier Jacomo di Cavalli capitanio suo collega era del tulio impazito, et liavia fatto certe pazie in piaza eie. Nolo. In questo zorno vene la fusla a disarmar, patron sier Ambruoso Contarmi; et poi etiam vene l’altra patron sier .... da Canal. A dì 9 Avosto. La malina, vene in Collegio 403 1’ oralor di Milan, qual comunicoe lettere del Duca, di Lodi, di le presente occorentie. Da Fiorenza, di sier Marco Foscari ora-tor nostro, di d. Come la peste è al solito ; et allri avisi, ut in litteris, zerca il campo nostro. Del campo, dapresso Pontenovo sul Tevere, a dì 5, del Provedador zeneral Pixani. Scrive la cosa di Perosa, di l’amazar Zentil Baion, si ave beri ; et su questo scrive longamenle. Item, ba di Roma, di 30, del Cardinal suo fiol, come sono slà più slargali del solilo; et come alcuni lanzinech, sono nel campo cesareo, voriano tornar a caxa loro havendo libero transito. Item, il Capitanio zeheral è disperato ...... Vene l’orator di Fiorenza, et comunicoe quanto si ha di Roma. Nolo. La farina in Fontego valse lire 12 il staro, et ne è poca quantità ; el a Rialto era pien di persone che comprava. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla, per compir a balotar li debitori di le Raxon nuove, et ne balotono zerca tiO. Rimase a la gralia 12, tra li qual G nobili; sier Alvise Diedo qu. sier Francesco dolor, sier Albau Zaue, sier Nicolò e Pelegrin Bragadin.......... .....; et 6 populari. Resta a balotar numero 57, che son tulli.