607 MDXXVH, Fu preso dar la tratta di 1000 stera di biave a quelli di Cadore, di poter comprarlo nel trivi-xan, etc. Da Ravenna, vene lettere di sier Alvise Foscari provedador, di fieri. Come il Cardinal di Ancona, qual è in Ancona, li havia scrilto una lettera, come per la peste, si voria partir de li et venir a Ravenna ad habitar. Al qual esso Prove-ditor li ha risposto non poter compiacer sua signoria di questo, se prima non avisa la Signoria. Item, scrive, quel governador di Ravenna, è per nome del Papa, voria venir a la Signoria nostra. Fo scritto per Collegio al ditto Provedador laudando non lassar venir il ditto Cardinal, el che ’I governador vengi che ’I sarà ben veduto. Gionse poi nona Zorzi Sturion capitanio di fan-tane nostre, sialo al Bosco da monsignor di Lutrech, et portò una lettera del prefato Lutrech, data a dì 3 ivi al campo, scritta al Serenissimo, molto longa, come è sotto scritta ; quello ch’è venuto per servir, Odetto de loys, Loco-tenente di la Maestà Christianissima et Capitanio generai di tutta la liga in Italia. Avisa il suo zonzer 11, et ringratia la Signoria de la lettera scrittali, et di la election del clarissimo missier Piero da Pexaro. Avisa venir con gran cuor per la liberalion de Italia di man de infideli, et la Chiesia con il Santo Padre. Et è zonto di qua da monti ; et inteso che ’I Lodron con li lan-zinech volevano inlrar in Alexandria, scrisse al conte Piero Navarro vedesse per via del Castel-lazzo di luorli il passo ; unde questi lanzinech da 1200' è intrati nel castel del Bosco, dove è il fra-delio di Lodron et la moglie ; et che con li squi-zari et altri fanti et lanze era lì a campo et sperava di averlo. In questo mezo aricorda si mandi li danari per la seconda paga di sguizari, perchè sono nailon che voleno esser pagati, et 1’ altra paga sarà al primo di Septembre ; et quello locherà al Re non mancherà, cussi non manchi la Signoria nostra volendo haver vittoria, et non mancherà; con altre parole ut in litteris. Da Lodi, del procurator Pexaro orator, di 8, fiore 3 di dì. Come di Marignan è venuto li per tuor la via di la Stradella et andar a Lutrech, al qual ha mandato il signor Cesare Fre-goso, mia 40 de lì al Bosco, per intendere el modo dia lenir el la scorta li manda. El lui ha electo 1000 fanli, 200 cavalli lizieri el 50 homini d’arme a la liziera. Harà con lui da ducali 40 milia. Scrive, per molle vie da Milan si ha ditto , agosto. 608 Lulrech haver haulo il Bosco el taià a pezzi quelli erano dentro. Item, da Milan, come il Leva era inlrato in castello per dubito di lanzinech che erano mulinati. Item, è stà prese molle lettere del ditto Antonio da Leva, qual scriveva a quelli castelli che eondueesseno biave in Pavia sodo pena di rebelion. A dì 10, Sabado, fo San Lorenzo. Noto. 404 Zorzi Slurion fó dal Serenissimo et li parloe di monsignor di Lulrech, senza venir altramente in Collegio. Vene il Legato, et era con lui uno nonlio del Cardinal Cibo legato di Bologna, nominato Gabriel Cesareo, el qual........... Et poi esso Legalo parlò zerca.dar il possesso del vescoà di Trevixo al reverendissimo Cardinal Pisani ; et a l’incontro sier Alvise Mocenigo el cavalier disse ............. Vene l’orator di Milan, con avisi di Milan hauti dal Duca suo da Lodi ; et altre parlicularilà. Da poi disnar fo Pregadi, et poi leto le lettere soprascritte, fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savii suspender li debili de sier Bernardin Juslinian qu. sier Marco per do anni, videlicet exentando le decime 99, 100, 101 et 102, ut in parte. Fu presa. Ave: 143, 15, 5. Fu posto, per il Serenissimo, Consieri, Cai di XL, sier Lunardo Emo savio del Conseio et sier Ferigo Renier savio a terraferma, mandar ducali 15 milia al Capitanio zeneral aziò possi eseguir quanto li è stà commesso, el comprar Tormenti da far biscotti, et per mandar il proveditor Moro in ponente con le 16 galle, come fu preso di mandar. Et sier Domenego Trivixau cavalier procurator, Savio del Conseio, andò in renga ; contradixe dicendo il bisogno si ha di danari, et monsignor di Lutrech voi per li sguizari ducali 52 milia de li quali missier Piero da Pexaro ne ha ducali 32 milia, et 6000 è stà dati al marchexe di Saluzo li quali si metterà a conto; bisogna il resto, poi il campo con il proveditor Contarmi, il campo con il proveditor Pisani. Questi di l’armada non bisogna al presente ; è bon indusiar, si scuodi prima da li debitori. Però è bon scorer et atender a quello imporla più. etc. Et il Serenissimo li rispose dicendo il bisogno di Tormenti ha la terra, el non è cosa che li preme più. Et come per le provision fattene s’ ha