341 MDXXVII, GIUGNO. 342 di far condur per mezo Novembrio formenli di lochi del Signor (ureo, di Cao Malio sino a boca di Golfo, intendando il golfo di PalrasetLepanlo hab-bi di don soldi 10 per slaro et un quarto di traila. Item, quelli si ubligerà per tutto Avosto condur di boca di Golfo a banda destra fino al Monte di l’Aazolo, e a banda sinistra fino a le Boiane, babbi soldi 8 per staro di don et la quarta di trala fin a la summa di stara 40 milia. Item, quelli si ubligerà per tutlo Luio condur da Monte di P Anzolo in qua, inteudendo la Romagna, babbi soldi 6 per staro senza trala, et ubligan-dose et non ubligandose. La satisfazion di dilli doni' sia ducati 200 al mexe de raxon de Lidi, conto de le fabriche di l’Ar-senal ducati 100, a le fabriche di Corfù ducali 100, ita che siano ducati 400 al mexe per uno anno poi compite le ubligalion eie. Item, tolti del tralo di formenli et orzi, erano conduti di Cipro di raxon di la Signoria noslra lauti danari fin ducati 12 milia, i qual tulti danari siano posti in casa del Conseio di X per questi doni. Publicà a dì 18 Zugno. 1 ^ In questo zorno, poi disnar, fo expedito in Qua-rantia Criminal uno da la Zueca nominato .... da Monte, el qual in questi zorni a San Marco con-tra sier Antonio Marzelo de sier Anzolo, comprando sai, senza haver da far alcuna cosa con lui li usò alcune parole vergognose, et Io ferite un poco sul viso. Hor preso di relenir, fo menato per sier Fé-rigo da Molin lo Avogador. El difese sier Sebastian Venier avocato di presonieri. Et preso il procie-der, posto più parte, fo presa una posla per sier Filippo Capello el consier, sier Vicenzo Venier vice Cao, che ’I dillo, Sabato sia posto dove l’usò le parole sopra uno palo, et stagi do hore, poi li sia dato 3 scassi di corda, poi confina in preson per anni 4, et demun bandito di Venetia et del distretto per anni .... et rompendo il confin li sia taiù la man destra, et pagi ducati 100 ut in parte, il terzo a la Pietà, il terzo a l’Ospedal, il terzo a Avogai lori. A dì 18. La malina, fo lettere da Lodi del proveditor menerai Contarmi, di 15. Nulla da conto. Come, per causa di vicluarie, però che quel Podestà di Crema non li volea mandar, ha convelluto il signor Janes in persona andar a Crema, et tornò con alcune vicluarie. Ha mandalo il Pagador a Bergamo et altri a Brexa per causa di dille viclua- (1) La carta 227* è bianca. rie, che patiscano assai. El duca di Milan saria a di 16 in campo. Di sier Andrea Loredanpodestà et capita-nio di Crema, di 15. In soa cxcusalion zerca non haver manda pan in campo per la causa eie. ; ma venuto il sighor Janes, ha visto quello el poi far, et restò satisfato. Vene il Legato del Papa stato fin hora a la villa, al qual per il Serenissimo li fo ditto volesse scriver a Parma et Piasenza acetasseno li fanti, el non si desseno a hispani. Disse non Io poter far, perchó havendo capitolà il Papa di dargele, non voi scriver contra il suo voler. Da poi disnar fo Pregadi, el leclo le soprascrilo ledere, et una di campo scritta a la marchexana da Mantoa, di 13, mollo copiosa, la qual sarà notala qui avanti. Da Curzola, vene lettere di sier Polo Que-rini conte, di .. . Acusa haver di 12 da Ragusi, et manda la copia de la lettera che quella comunità, scrive per causa di queste fusle di mori, qual sono numero 21. A Malunla hanno armalo 10 nave, do galìe et 20 breganlini, sichè voleno perseguitarli et andarli drio fino a Cao Sparavento. Di sier Eironimo da Canal capitario di 228* Golfo, da Curzola.......... Fu posto, per li Savii, una parte di perlongar a li debitori di le lanse . ......... Fu posto, per il Serenissimo, Consieri, Cai et Savii, che quelli vengono in Pregadi et hanno oficii di che sorte esser si voglia et populari etc. portino * da mo. . . . li bolelini, aliter siano cazadi di olici ut in parte, la qual non si ha a meler a Gran Conseio. La copia noterò qui avanti. Ave : 136, 71, 5. Fu posto, per li Savii, che li debitori di le Raxon nuove di la perdeda de dacii, debbano pagar il suo debito da mò zorni 20, li do lerzi contadi et un terzo di Monte nuovo, et pasado, siano astreli a pagar in haver e( in persona ut in parte. Et sier Nicolò Michiel qu. sier Francesco è Ofi-cial a le Raxon nuove, qual compite hozi, andò in renga, contradise dicendo è poco termine, poi volendo danari si doveria meter a pagar la milà contadi et la milà di Monte nuovo; et cussi non fu man-dà la parte, et fo rimessa a un altro Conseio. Fo posto, per li Savii, li debitori di Governadori di l’inlrade, di burchii et di le poste et magazini,