1101 MCCCCC, NOVEMBRE. 110-2 chiamar imo di sui, dimandando si era orator vetii-tian. Rispose de sì, e li disse: Ben, turchi è a Vene-eia ; aveti perso Modom, teneti le terre di christiani, chome è quelle di Puia etc. Et d’Avignon in qua, per fiorentini e zenoesi è sta usa, sopra di zio, di stranie parole, sì che à voluto avisar il tutto. Item, sabato fo publicà de lì una ripresaia contra la nation nostra, per il danno à ’buto uno Fernando de l’Izo-la, per una nave carga di lanze, fo presa per sier Bernardo Zigogna, capetanio di le galie di Barbaria, con termine perhò di mexi 4 eie., acciò non si habi qualche danno. Item, za X dì capitò lì uno orator di Napoli, con do galie sotil, qual è andato a la corte. Item, à inteso, li mori di Granata parte sono fati christiani, altri si farà, e altri erano sublevadi; zonto a la corte, aviserà il tutto. Lì in spiaza non è alcuna nave ; quella terra par interdita ; le lane vai soldi 11 in 12 la rua, eh’è un marcha’ roto; le specie erano carissime, ma venute le nave di Alexandrie, con specie, sono alquanto caliate ; et al presente, piper vai ducati 100 la charga, eh’è lire 420; zenzari, 83; cangile, ducati 300; et garofoli grossi, 21 la lira. Altro non z’ è etc. A dì 27 novemhrio. In colegio vene l’orator di Franza, e presentò una letera dii governador di Ze-noa, monsignor di Ravasten, e di quelli signori an-tiani zenoesi, data a dì 17 di questo, scrita a la Signoria nostra, per certo contrabando di sede, tolto a certo zenoese, per il capetanio dii colfo etc. Et fono fati venir dentro, e ditoli parte di dite sede sono sta mandate qui ; inanellava una parte, qual si aspetava, e, zonta la saria, si vederia di jure etc. Fo balotà molti merchadi fati per li provedadori e patroni di l’arsenal ; et expedito domino Francesco Florian, con li presenti, va in Ystria, perchè eri trotina, col nome di Dio, le do galie feno velia. Da Bergamo, di sier Stefano Contarini, e sier Hironimo Bembo, rectori. Chome è cazuto 5 passa di muro di la roclia ; scrito fazi riconzar. Item, di certo taion, posto per quelli regij, voi pagi li nostri hanno possession sul suo, e tamen milanesi hanno sul nostro, non pagano, solum F antiquo. Fo terminato dirlo a l’orator di Franza. Da Verona, di rectori, et di sier Zuan Balista Bonzi, provedador. Dii suo zonzer lì, et sier Dome-nego di Prioli, camerlengo, scuode il subsidio ; quid fiendum. 436 Dii conte Bernardini di Frangipani, solo scrita : Segnee, Veglse Modrusieeque comes, data'a Chreglim, a dì XVIII novembrio 1500. Et mandò uno messo qui ; si duol di certo danno fato per nostri di Pago a quel castello ; dimanda la resfitution, et è longa letera. Avisa in Bosina esser turchi 4000, per custodia, e ne la fin dice: Illustrissimum Dominium vestrum immortalis Deus in cevum sempiternum con-servet, ac in dies magis ac magis augeat ac amplifi-cet, personamque vestree Dominalionis annos neslo-reos, felicibus auris vilalibus vesti annuat ac ju~ beat etc. Ejusdem illustrissimi Domimi vestrì etc. obsequentissimus. Da poi disnar fo gran conseio a petizion di avo-gadori di comun, per expedir il Marzello. Compite di parlar domino Andrea da Bolzam. Li rispose sier Marco Sanudo, et cargo assai con raxon eficaze; meritava esserli taià la testa ; ma non compite. Et, li savij reduti in colegio, vene letere da mar, molto desiderale, per via di terra. 11 sumario sarà qui soto scrito. Di Hongaria, di oratori nostri, date a Buda, a dì 31 octubrio. Come el magnifico tbesorier li havia ditto, haver auto letere dal re, da Baza, essi oratori dovesseno andar da soa majestà, et cussi andavano fin doy zorni. Item, hessendo venuto nova, 600 cavali de’ turchi ne li confini di Crovatia esser venuti a far preda, par il re mandasse alcune zente, qual li rupeno, e recuperono la preda. Item, va do oratori in Franza e Ingalterra, a exortar quelli serenissimi re a la expedition, e insieme anderano do oratori di Poiana ; e tutti insieme, di brieve è per partirssi. Item, la rayna è partita di Ystrigonia, e andata a Viena, per andar a Napoli; si dice dia vegnir a Pa-doa, a compir certo vodo di Santo Antonio. Item, l’orator dii turcho è rimasto lì a Budoa, con gran custodia ; et il re non voi si parti.. Item, soa majestà à ’buto letere dii vice barn di Jayza ; il turcho con F esercito et la soa armata è andato a Constantino-poli. Item, per persone vien di Baza, hanno, ivi esser reduti ila cavali 20 milia, tuta florida zente. Da Vegia, di sier Piero Malipiero, conte. Avisa, chome havia auto ditte letere da Segna, qual mandava a la Signoria nostra. Dii capetanio zeneral de mar, date in galia, a presso il Zante, a dì 28 octubrio. Chome a dì 26, di Porto Longo scrisse copioso el zonzer di do barze di F armata yspana a lui, e il coloquio abuto con el governador di ditte barze ; e cussi, a dì 27, si levò, et la note zonse con F armata lì al Zante, dove era F armata yspana; et quel zorno di 28, per esser siro-cho fortunevolle, e la barza dii capetanio yspano alquanto lontana, et non havendo noticia alcuna di la Signoria nostra, di F honor li avesse a far, chiamò li proveditori, e judichò esser a preposito honorarlo