tfUMXVlf, OICGNO. 30G Vene l’orator di Fiorenza, et parlato quello vorà quella excelsa República, che pur si ha che volevano praticar acordo con cesarei, disse esser cerio starano con la liga nostra. Vene l’orator anglico, dicendo..... Vene domino Baldo Antonio Falcidio dolor, ora-tor del signor duca di Urbin capitanio zeneral nostro, insieme con Zuan Maria.....nonlio del prefalo capitanio, partì del campo a l’isola a dì primo di questo, con lettere di credenza. El qual disse, come............. Fo in questa matina balotà in Collegio, che a li homeni de la villa di Barbarana del ponte di la Piave, leritorio trevixan, li sia concesso exemption personal per anni 5, alento la inondalion hauta de la Piave, qual ha conduto molta arena et fatto le terre sterile. Ave : 23, 0, 0. In questa malina fo fate a San Marco et a Rialto publice cride, et è parte presa nel Conseio di X, zerca quelli condurano monede nove in questa città, non se possino spender solto gran pena. Da poi disnar, fo Pregadi. Et poi nona vene lettere del campo apresso Roma et del proveditor di l’armada da Civitavechia, il sumario de le qual scriverò di solto. Di sier Rironimo da Canal capitanio al Golfo, fo lettere questa mattina, date a Zara, a dì.....Come, havendo inteso do faste de mori esser venule in Golfo, et una di quelle haver preso uno navilio di Colron et menato via . . Da Lodi, di sier Domenego Contarini proveditor zeneral, di 11. Come era venuto uno zenlilhomo di Milan con 30 cavalli et 200 fanti a Santo Anzolo, qual era con cesarei, per servir et signor duca di Milau. Scrive che, havendo lì in Lodi uno archibusier Irato di uno arcobuso a una porla serata, el qual arcobuso locò tre putì, uno morite et li do morerano. Per il che esso Prove-dador fece prender colui et ligarlo a uno arboro, et fato morir con 100 archibusate che li fono trale. Scrive il duca di Milan dia venir de lì, et sarà a di ..., de P instante. Da Bassan, di sier Marco da chà da Ps• / Diarii di M. Sanuto. — Tom. XIV. xaro podestà ei capitanio, di 12. Ilozi è venuto uno mio messo qual è stato fino a Pronsperg, mia 55 sopra Bolzano. Riporta non farsi aduna-tiou alcuna di genie da guardia, et in Yspruch esser slà falla una dieta mollo secreta ; non si sa quello sia sta tractalo. Si dice hanno fatto pro-vision di danari per far gente. Se minazano che fato 10 arcollo venirà in Italia gran numero di genie. Fu posto per li Consieri et Cai di XL una 202 parie per ineter una laia a Brexa, ledo una lettera di reclori, di 5, di alcuni sedesti quali di notle andono per la lena dicendo enorme parole di Dio el di la Madonna, et uno altro li rispondeva ora prò nobis. Unde quella comunità per trovar li delinquenti nel suo Conseio presero dar di taia a chi acuserà ducali 300, ut in parte. Però fu poslo che etiam habi lire .... di la Signoria nostra, et possi cavar uno di bando. Et essendo più complici, qual primo li acuserà sii ab-solto. La copia è qui avanli. Ave : . . . . Fu poslo, per li Savii ai ordeni, che sier Vi-cenzo Justinian eleclo capitanio al Golfo, qual non bisognando armar per questo anno, li sia dà licenlia che per mexi 4 el possi andar in Soria per recuperar la sua (acuità. Fu presa. Ave: 181, 4, 1. El noia. Quesla parie doveva esser posta in Gran Conseio el non in Pregadi. Fu posto, per li Savii. del Conseio et terra fermagli dar per l’amor de Dio a monasteri Observanti di monache et frali di quesla nostra città di danari di le presente occorrentie ducati 300 in tanti fermenti, sicomc parerà al Collegio, ut in parte. Li qual fermenti sono di quelli del Golfo, ut in parte. Et sier Agustin Venier, è di Pregadi, qu. sier Marco, andò in renga dicendo è bona la parte ma se dovaria (dar ad) alcuni monasteri poveri, zerca, 12 di done religiose che non hanno il viver et si fa pagar 6 decime ; però a questo si doveria proveder, che saria opera pietosissima. Et il Serenissimo li rispose, dicendo laricordo è bon, ma non si poi far exenlion ad alcun. Ma 11 vescovo di Bafe Pexaro, qual è coletor, à bon rispetto a far astrenzer a quelli monasleri che non ponno pagar. Ave la parie. 211, 4, 2. Fu poslo, per li Consieri tulli, dar de li danari de lo Iubileo per elemosina ducali 100 a la Pietà, et 25 a P hospedal di Incurabili. Ave : 211, 1, 1. Fu poslo, per li Savii del Conseio et terraferma, una lederà in campo a li Proveditori zenerali Pi-xani et Viluri, in risposta di soe, di 8. Che inteso 202* Io acordo fallo per il Pontefice, come ne scriveno, 20