133 mccccc, francese con Ire allri; ha 8000 persone, zoo cavali 2500, et 500 allri cavali lizieri; voi andar a trovar missier Zuan Jacomo. È zonto da lui Fradiasse e Antonio Maria. Di campo nostro. El conte di Pittano si ritrova in Lodi; à leterc li nostri provedadori di missier Zuan Jacomo, che si voi conzonzer con nostri, a hutà uno ponte sora Texin, et clic francesi erano andati, e sguizari,ti partir li butini fati, e poi sariano in campo; ergo Tortona, Novara e Alexandria francesi reebeno; Piasenza e Parma tien da chi vince; Milani, Pavia e Como et Lecho tien l’insegne dii signor Lodovico. Lodi veramente, mediante nostri, si tien per Franza. D.t Cremona, di sier Nicolò di Prioli. Dii zo'nzer suo lì in castello ; li vene contra li rectori e camerlenghi, e niun altri di citatiini ;• poi li vene 6 citadini a parlarli; non voleno mostrar la fede, per dubito eie. Et li rectori dubita, stanno con guardie. 50 Da Bks, di sier Beneto Trimxan, el cavalier, orator, di 8 el 13. Come il re à trova 400 milia scudi per F impresa di Milan, e voi venir irn persona in Italia, farà eie. ; tome* ancora non ha inteso F intrata in Milani dii signor Lodovico ; et mandava orator a la Signoria nostra, domino Àcursio May neri, fo alias qui orator. È da saper, in Zenoa, in questi zorni seguite certo reinor tra le parte Adorni e Fregosi, e fo cridato: Moro! Moro! Pur nulla è seguito; si tien ancora a F obedientia di Franza. in questo pregadi fu posto per li savij tutti, elezcr il primo pregadi uno capetanio dii collo, e arma una galia e do altre e il belingier et do fuste, e stagi a custodia dii colfo. Ave tutto il conseio. Noto, eri sera fo fato un disnar di compagni, a caxii di sier Lucha Oriti, quondam sier Ilomobon ; et acadete, che sier Zuan Moro, el cassier, quondam sier Baldisera, la sera che compagno a la porta di una chiamata Anzola Chaga in calle, hessendo con sier Anzolo Morexini, quondam sier Ziprian, et sier Andrea Vendramin, era con sier Bernardo Venier, de sier Jacomo, el qual sier Bernardo ferite su la faza el dito sier Zuan Moro; el qual Moro era eliam con sier Zacharia di Prioli, quondam sier Lunardo. Tutti tre hanno bellissime done per moglie, et cussi li fo vaslà la faza, e si parlò assai. A di 27 fevrer, fo il zuoba di la caza. A bona hora intrò li cai di X in colegio. Et da poi disnar, fo 'fio la caza a San Marco, molto bruta per non esser niaschare, per F edito dii conseio di X. Era il principe, orator di Napoli, di Ferara, Urbin e Rimano. FEBBRAIO. , 134 Item, fo divulgato, el ducila di Milan, videli.ee signor Lodovico, haver hauto Mortara, e havia . guito di persone zercha 20 milia. In questi giorni, giunse in questa terra el signor Schandarbecho, anni 23, fiol dii fio fo di Schandar-becho vechio, havia gran fama in Albania. Per il qual fo mandato a tuor uno frate per la Signoria nostra, et cussi vene, stava in terra di Otranto con il padre, havia provision dal re, et vene solum con il voler di la madre, qual fo fia dii dispoli di Servia ; et il re non voleva. Or alozò a San Zorzi. Quello di lui seguite, più di soto dirò. È da saper, el conte Zorzi Zernovich, da Casal, loco di Monterà, dove era, passò in Ancona vestito da frate, et su navilio passò tra Budoa c Cataro; smontoe a Trasto; andò a la montagna negra, fo sua ; fo ben visto ; scrisse a la Signoria era li, et deinde andò dal turcho, e fu ben visto; e cussi va per non havcrli voluto dar modo di provision. A dì 28 fevrer. Fo divulgato per una caravella, esser nova, qual partì a dì XI da Corfù, e ha dato boclia a uno gripo, come a dì 9 nostri have la Zefa-lonia, e amazono tutti, et il gripo portava le lelcre. Tamen non fu vero alcuna cossa. Ilem, fo divulgato, eliam el ducha de Urbin stava malissimo, in dubio di la vita ; e F orator suo è qui, diceva stava bene. Noto, in Cremona è solum cavali 000 nostri, vide-licei il conte Bernardini e domino Thadio ila la Mo-tella, et 600 fanti; alozano in li monasterij, per non far dispiacer a lì citadini, qualli perhò in le caxe sono pieni di arme, comprate da’ soldati per un pezo di pam, quando fono roti da’ francesi in Alexandria, videlicel li fanti dii signor Lodovico se disfantono, e vendeva le arme. Ilem, fo ditto di la morte di mon signor di Lucion, in castello di Milam, chôme ho scrito di sopra ; tamen non fu vero. Ilem, el signor Lodovico à con lui 700 sguizari, e cavali 2500, et 500 cavali lizieri ; va prosperando, pur el [tossi durar. Da poi disnar, fo conseio di X con zonta ; e poi feno li soi capi, sier Bernardo Bembo, dolor et cavalier, sier Alvise Venier, sier Zorzi Corner, el cavalier, per il mexe di marzo 1500. A dì 29 fevrer, da malina. hn piaza di San Marcilo fono posti a F intrar di marzaria do banchi, con quelli da la zecha, con soldi nuovi et mezi soldi; su li qual mezi soldi è una f, e da F altra banda un marcheto. Et poi fo lalo la Nostra Dona e San Marcilo su li ditti; et incambiavano a chi ne volleva. Fo divulgato, a Santo Ajopo esser stà trovà uno corpo sepolto, mezo sora la terra e mezo solo, con