MCCCCC, MAGGIO. 33G Dn Dulztgno, di sier Piero Nadtd, conte e cipe-tanio, di 25. Manda uno aviso di uno li scrive, qual è a Scutari, inter ccetera, che il signor voleva far paxe, come à inteso da’ turchi, con la Signoria nostra ; le qual parole intese disnando con uno tur-elio. Ma soravene oratori dii re di Napoli, di Maximum, dii signor Lodovico, dii ducha di Ferara, e dii marchexe di Man toa, dicendo : Diste venitiani, non pono più pagar le decime, tutti in Veniexia crida, le vedoe eie. ; ma se tu indusij, signor, lhoro si refa-rano. Item, che il conte Zorzi Zernovich, a dì 17 marzo, zonse a la Porta ; fo honorato dal signor ; e lui dimandò il suo stato. Il signor li disse: Mena to moier e Pioli qui, prima ; c li ha dà un stado in la Natalia, de intra’ di aspri 25 inilia. Da Cal tro, di sier Mariti Birbo, soracomito. Come hauto comandamento di sier Ilironimo Pixani, provedador, si partì di... a Cataro per custodia, cussi richiesto da quel proveditor ; et par il provedador di Cataro li fa comandamento resti ; sì che non sa che far ; la Signoria ordeni, et di zio aspela mandato. Fo scrito per colegio, e spazate im Puìa, soliciti lo armar di le galie è al colto ; a li provedadori di 1’ armada, vadino a trovar il zeneral, e resti sohm una galia in colfo; e sopra zio fo prima varie opinione.. Item, fo spazi letere a terra ferma a li rectori, per 300 liomeni da mandar in armada, et spazà la nave va in Candia con monition. Di Ciò d' Istria, di sier Alvise da Malia, podestà et c tpelanio. Di alcuni tedéschi venuti propinqui a Montona ; lamen lui fè provisiom. Dii Padoa, di rectori, di 10. Come il ducha de Urbim fo lì, e voleva andar a Chioza, ma, per la peste è, à fato la volta di Ferarn. Lhoro l’hano honorato assai. Ilem, avisano esser morto domino Han-nibal di Doza lì, qual havia cavali... con nui. Infrò dentro li cai di X, e, mandati tutti fuora, fo ditto per certa póliza trovada per sier Jacomo Contarmi, di sier Zuane da San Stai, a lhoro presentada, la qual diceva che sier Antonio Grimani, fo zollerai, era im prexom, mandava sobornando tutti. Da poi disnar, fo gran conseio, et reduto il colegio, vene letere dii capetanio zeneral, di 29, 2 et 5, replichate, qual non fo lote. Item, dii baylo di Corfù, 0 da conto. Di sier Lucha Querini, provedador, come quelli taiapria dimandano danari, et dal Zante di 22 aprii, di sier Nicolò Marcello, provedador, cosse vocine etc. Di Candia, di sier Bernardo Zuslignan, cape-lanio e vice ducha, di X aprii. Dimanda monition, danari ; e dice non si poi armar de lì solimi do galie, si non se li provede. Et è torna le 7 galie, state in armada a disarmar. Ilem, hano electi li sopracomiti di le galie nove, quali hanno refudà ; manda uno aviso di Syo. Di Nichsia, di sier Piero Sanudo, synicho, di 14 marzo. Aricorda molte cosse bone; etmm mi scrisse a mi, separativi. Fo dato, per li savij, audientia a’ cremonesi, a uno domino Galeazo Ponzom e altri; et nui savij ai ordeni andassemo dal principe a conferir di l’armar le galie di viazi. A dì XXI mazo. In colegio fono letere da mar. Il sumark) è questo : Dii c'ipel inio zeneral da mar, date a Corftì, in i/alia, a dì 8 mazo. Come havia solum potuto poner in bordino galie XI, zoo aconzarle, et tre ne à mandà a conzar a Modon, et 13 ne resta a conzar, qual vorà più tempo ; e cussi, come si conza le galie, le va melando in exercitio ; 7 sono tra Modon, Coron e Napoli, computà le do candiote; 7 a la custodia de Vi-scardo, et 4 mandate versso el Sasno e la Vajussa ; le altre è tra lì a Corlu e col provedador Pixani, e à chia-mà la forma (sic) era a Cataro. Ilem, à ’buio homeni da terra ferma 845, et ne mancha di questi, tra morti e fuziti, 150, quali sono fuziti per teror di morir; et ilo bisogna ancora da 800 in suso ; et sier Marco Orio, vice capetanio di le nave, non ha homeni, e la nave Mora stà mal, et voi di primi homeni zonzerà meterne suso 200 homeni. Dimanda biscoti in quantità. Ilem, in Candia mandò ducati 3700, e li altri 4000 li fo mandà ili Candia, per la nave di Coresi. Ilem, è venuta la galia zaratina de Viscardo. lievi, è venuto uno corfuato di la Prevesa lì da esso zeneral, et manda in nota la sua deposition. Deposition de Michuli Vethialali, olim patron di 125 gripo, sia a Corfà, vien da la Prevesa. Referisse esser stato a Lepanto, partì a dì 2 di questo. Dice è fate galie 34, diexe grosse et 24 sotil ; tutte erano imboscade, si andava calchando, et 9 grosse et 7 sotil erano gitale in aqua, et ogni 6 zorni ne getano una ; tutte lavorade di legnami verdi, e cadauni si fa maistro. Da po’ gità in aqua, uno maier solo resta sopra aqua. È assa’ marangoni, et calafada da 70 ; et si fa presto. Si dice a dì 29 aprii dovea zonzer a Lepanto galie GO dii colfo, por unirse con quella armata ; turchi si avanta, e dicono assa’ cosse. Ilem, vene Malehozi, uno di primi llambulari, con 80 persone, e il fiol de Michalogri si dicea veniria con 70 milia persone, et vene solum con otanta cavali lì a Nepanto.