1265 MCCCCCI, GENNAJO. Contarini, sicr Antonio Trivisan, sier Francesco da 496 ’ Mosto et uno Falier, come participi di la gastal-dia di San Dona di Piave, comprata da la Signoria 1483, per ducati X milia, pagava di livello ducati 840, con questo capitolo, neta di le decime de le in-trade de fuora, come teniva la Signoria nostra, et per questo non hanno voluto pagar decime, ni pagano dacio di nulla etc. ; fo venduda per sier Zuan Capello, sier Vetor Soranzo, cavalier, procurator, sier Zacharia Barbaro, el cavalier, savij a trovar danari al tempo di la guera di Ferara, la qual gastaldia fo di Ezelim di Roman eie. Or, 1494, per li savij fu posto, questi dovesseno pagar decime. Et per sier Bernardo Bembo, dotor et cavalier, e sier Hironimo Donado, doctor, avogadori, dita parte fo intermessa. Or sier Bernardo Bembo andò in renga, cazadi quelli non meteva ballota, excepto li savij dii colegio, ju-sta la parte, et parlò, dovea esser taià ditta parte perchè se rompeva la fede. Li rispose sier Piero Contarini, avochato fiscal. Poi sier Marco Sanudo parlò, chome parente di sier Beneto Sanudo. Li rispose sier Zuan Antonio Minio, avochato fiscal. Era hore 6 di note. Andò la parte: 21 non sincere, 13 di la parte, 67 di no. Et fu preso di no al primo conseio, primo balotar. Era questi avochati fiscali : li do ditti, sier Domenego Baffo, sier Francesco da Pexaro, sier M^rin Morexini e sier Michiel Soranzo, domino Rigo Antonio per la Signoria, et per la parte Venerio e Marin Querini. Et cussi fo expedita. A di 9 zener. In colegio fo il principe. Fo data certa letura in medicina a Padoa a uno maistro Ho- nofrio....... zoè concorente di maistro Piero da Mantoa, qual ha fiorini 180; et questo, scrito a Padoa, dagi fiorini 170. Et fo per maistro Ilironimo da Verona. Da Zara, di sier Piero Sagredo, conte, el sier Francesco Contarini, cupetanio, di 29. Come quelli soldati non pono più star ; li hanno protestato partissi, per non ha ver da viver; et maxime quelli di Lavrana voleno abandonar la forteza, et cussi Tarano quelli di Nona. Da novo si dice esser adunati turchi 4000 in ver Bossana, per venir a invader quel contado, si che si provedi eie. Da Traili, di sier Antonio da cha’ da Pexaro, fo di sier Lunardo, di 24. Zercha biave compra de lì per conto di la Signoria nostra ; ringratia di la le-lera li fo scrita, laudandolo; dice il gran è per cal-lar, et ne comprerà. Da Vicenza, di rectori. Zercha li danari depu-tadi dar a l’Alviano, non hanno il modo, unde el suo messo è partito con dir, el signor suo verà a I Diarii di M. Sanuto. — Tom. III. Venecia a tuor licentia eie. Et è da saper, ditto Alviano, abuto ditta paga, 0 li resta haver, per esser ben pagato. Et in colegio fo chiamato il suo canze-lier, e datoli per il principe bone parole, .dicendo ritorni a Vicenza eie. Dj, Roverè, di sier Ma fio Michiel, podestà, di 5. Come à ’buto nova, licei si habi letere di 29 da Yspurch, dal vescovo di Corzola, il contrario, che in Alemagna si fa zente per l’impresa di Milan, sarà uno campo, l’altro con Frachasso vera a Rovere da poi la Madona di fevrer, et che atendeno a far la pace col re di Franza, con il qual hanno fato le trieve ; et il re di romani è a Linz, versso Beigo-gna, et par che il re di Hongaria ahi tolto zente dii re a suo stipendio. Ilem, di certa letera à ’huta il Cardinal eie., qual soa santità dimostra grande ar-dor a l’impresa et a la Signoria nostra. Dii dillo, pur di 5. Come, ricevuto le nostre letere, portò quella al reverendissimo Cardinal legato di la Signoria nostra, la qual volse il suo canzelier P aprisse et lezesse ; restò molto Contento, et à scrito al re caldamente, lo lassi andar a la soa legation, aliler crederia quello è dito, che habi acordo con el turcho, di haver lui da la Dalmatia in qua, e il tur-cho da la Dalmatia in là. Ilem, li piace di P acomodar il papa di le 20 galie ; exorla la Signoria soliciti ad armarle, et etiam il concistorio. Ilem, à scrito 497 a P orator di Franza è qui, exorti il re ad armar nave e galie, et soa signoria si voi partir et andar più avanti. Vene uno messo di madona Catarina di Gonzaga, fo moglie dii signor Iledollb, chiamato Carlo di Novoloni, con letere di credenza ; fo rimesso a li savij, da esser aldito et expedito. Da Cwrzola, di sier Alvixe Balbi, conte, di.... Come, havendo ricevuto certo aviso da Ragusi, di sier Hironimo Zorzi, di P ussir di fuste e galie di la Valona, à scrito a le galie di viazi, vadino artente. Da Ragusi, di sier Hironimo Zorzi, fo di sier Andrea, di 24. Come erano ussite di la Vajussa..... fuste et una galia ; et tre ne erano preparate per ussir, et potrano ussir, per non haver contrasto; et par 5000 asapi erano montadi, o ver preparati per montar su ditta armada. Ilem, per uno venuto di Andernopoli, qual nomina, ut in litteris, dice di veduta, el signor, a dì 22 di novembrio, partì de 1Ì per Andernopoli, et à scontrato molti olacliì andavano a la corte; et per il paese se diceva dii re di Hongaria, qual temeno assai. lntrò li capi di X ; et mandati li altri fuora, balotono li 4 contestabeli da mandar al Zonchio. 80