155 MCCCGC, (la dii Cardinal Ascnnio, e li repari conira el castello se guardavano dì é note per el populo. Dal qual castello si (reva continue con tra la terra, e feva pocho danno. Item, scrive esso provedador, gioliti sarano li guastatori di Bergamo, si principierà far conira Rivolta di là di Adda un revelino da riparo, per poter tenir qualche fante, e haver l’aditto aperto da poter gitar un ponte ; ma judicha, per le zente reclute a quelli confini, si haverà qualche dificultà, e si farà per forza. Item, è stimulato continue da domino Ambrosio Triulzi a passar di là con l’exercito, per conservar quelli populi in la fede dii re. A dì 22 mar so. Fo ditto esser sta preso per nostri a Piasenza uno burchio di monition, mandava il ducha di Ferara al signor Lodovico, o ver, per dir meglio, cerli cari. Le à tolte Sonzim Benzoli, con-dutier nostro, et quelle date a li citadini di Piasenza. Item, intisi di sguizari 12 milia, dovea venir in ajtito dii signor Lodovico, et clic tre episcopi menava la trama col re di romani, che, partiti, li toria il stato lhoro. E par uno di quelli episcopi venisse a morte, à confessa questo tratato, unde sguizari à preso uno di essi episcopi, e allo scortegà, e tolta la pelle, e impita di paia. Sia o non, non la so di certo. Item, par milanesi mandano 4 oratori al re di romani, et le cosse vano mal per il signor Lodovico. 59 Citadini si fortifichano in le caxe, et è scampati 3000 sguizari, erano in campo con il Moro. Et il vero di questo, vederete per letere qui soto poste. Da poi disnar, fu gran conseio et poi pregadi. Et questo por chiamar conseio di X, non si poi chiamar di feste; et si dice por caxon dii banco di Pi-xani, qual doman voi far cantar una messa, e pagar tutti chi dia haver dii suo bancho ; e perliò voi haver certi danari di la Signoria, e ubligarli li soy ha in zecha. Et per tanto fo licentiato el pregadi, et restò conseio di X. In questo zorno, sier Lunardo Mocenigo, quondam serenissimo principe, fè l’intrada, podestà di Padoa, in luogo di sier Marco Bollani. Andò assa’ zenthilomeni a compagnarlo, et cussi poi fece l’in-trada. Chome inlisi certissimo, fu trovato per la terra alcuni bolletini di questo tenor, vìdelicet : Patavina civitas, atrocissima Marci Bollani tyrannide oppressa, liberata est. Fo ditto esser stà alcuni scolari eie. Noto, veniva molti homeni di (erra ferma, qualli sopra gripi fono mandati in armada a interzar le galie; et si mormorava di far capetanio zeneral. Et marzo. 150 sier Toma Zeni, el cavalier, vieti con mala fama ; e tutti parla dii suo mal governo. D i Trevi, di sier Piero Marzello, provedador zeneral, di 18. Come per uno, mandò in campo dii signor Lodovico, à inteso ozi, parli a dì 9, che haveano dà la bataia a Novara, et 0 fato, per non haver artilarie, solum do passavolanti, et G falconeti. E uno corlal havea si rupe, e amazò uno signor Lodo-vico de Rosano. Ha in campo, tra sguizari e lode-' schi, fanti zercha 12 milia, et 1000 italiani, homeni d’arme, borgognoni G00, et cavali lizieri 1000. Et a dì 12 feno la mostra. Et hessendo ritornato a Milan, sentì il Cardinal di San Severino esser parlilo per andar in Alemagna, a trovar el re Maximiano, insieme con 4 zenthilomeni milanesi, 4 di Pavia, et 4 comaschi, per far inslanlia, soa majestà vengi ini persona a favorir il Moro. Itera, in Novara è 500 homeni d’arme francesi, e fanti 200, ben fornita di vituarie. Item, in campo si dicea, abuta Novara, il Moro manderia Frachasso e il conte Alexandro Sforza a l’impresa di Geradada, con fanti G00 alemani, G00 italiani et 500 lanze borgognone, quale si aspeta di giorno in giorno. Item, il signor missier Zuan Jacomo era in Mortara, dove non si movea per haver pocha zente ; aspetava in socorsso lanze francese 500 ; e che li homeni d’arme dii Moro coreva-no ogni zorno su la strada, che va da Mortara a Vercelli, facendo bolini. E a Milan si dicea, questa septimana si dovea gitar 4 bombarde grosse, e do altre erano al borgo..., qual non potevano passar per piasentini, che li negava el passo, e altre artilarie che di Alemagna dovea venir. Item, a quelli confini re-duti tra tedeschi e italiani fanti 1000 e cavali lizieri 250 eie. Di Hironimo da Monte, da Trevi, di 18. Come è solicitati a passar Adda, et romper. Potrà esser si andasse a Cassano, e fermarsi lì, e corer versso Milano, e forsi si harà Trezo et Monzanega. Item, di uno brieve di missier Zuan Jacomo, che a li 20 di questo aspeta 1000 sguizari, et G00 lanze ; e, zonte, si farà manzi. Da Crema, di sitr Hironimo Bon, podestà et capetanio, di 18. Come a Lodi era zonto uno messo di missier Zuan Jacomo Triulzi, con uno breve, soli-cita el campo nostro debbi farse inanzi, e non dubiti di cossa alcuna, perchè lui chalcherà li panni adosso al campo al signor Lodovico, in caso el volesse venir a la volta nostra. Risponde, haver fra Novara e Mortara lanze 700 francese, benissimo in bordine, e sguizari 3500, guasconi 1500, piamon-tesi2000; e dice stima poco lo inimico; e monsi-