|CO:ì . mccccci, Sier Luca Querini, fo provedador a Cor- fù, quondam sier Marco .... 36. 83 Sier Daniel da Canal, fo capoturno a Raspo, quondam sier Piero . . . . 17.100 Sier Zunn Francesco Venier, fo gover- nador in armada......37. 79 Sier Valerio Marzello, fo soracomito, fo preso da’ turchi.......22. 9G Sier Francesco Valier, fo capetanio in Barbaria, quondam sier Hironimo . 19. 99 Non. Sier Andrea Loredam, è patron a P arsenal, quondam sier Nicolò........ Non. Sier Antonio Loredam, fo prove- dador al sul, quondam sier Francesco ...... In gram conscio, Rimasto f Sier Christolal Moro, fo cao dii conscio di X, quondam sier Lorenzo. . . , ......818.2G5 Sier Jacomo Capello, è patron a l’arsenal, quondam sier Michiel . . , ........ Sier Domenego Contarmi, fo capetanio a Vizenza, quondam sier Mafio , ......... A d' 25 marzo. In colegio, da poi la predicha a San Marco, fo il zorno di la Nostra Dona; et aldito messa, il colegio si reduse, maxime la Signoria, per aldir le letere di Roma e di Napoli venute eri. Di Ilongaria, di oratori, date a Buda, a di 8. Mandano, abundante cautela, le replichate, con la modula di capitoli ; et una di 8, avisano haver ricevuto nostre, con li sumarij di le galie tolte a la Pre-vesa, e di preparamenti di Schender bassi, e siano con il re per proveder non cori in Dalmatia. Fono dal re, e comunicatoli il tutto, disse provederia ; e jn la Croalia rilrovarssi il ducila Zuan Corvino, con 2000 cavali, qual prenderà turchi, e da llioro si sa-perà la verità. limi, eri ne la chiesia mazor, el reverendissimo Cardinal legato, adslanle rege et oratori, fè far una solenne precession, e cantar una messa; e publieò il jubileo e cruciala, durante bello tur-carum. Et li disse haverlo fato, licei non habi in co-mission di furio ante sigiUalionem ; e questo, per non lussar passar la quareseina ; et che, si non se concludesse, tegnirà modo il re non tocherà un soldo, nisi per forza. limi, ozi quarto zorno, partite 618 de lì l’orator dii gran dueha di Lituania, vene a dimandar ajuto al re, perchè questo San Zorzi compie le trieve con il dueha di Moscovia. Et il re li rispose, et etiam il legato, manderuno llioro nonlij per veder marzo. 1604 di acordarlo con Moschovia, aceiò, uniti, atendino contra tartari. Ilem, il re à ordina una adunation in Moravia, a una terra nominata Tumulz, mia 170 di Buda. Soa majestà v+ voi andur; partirà fin 12 zor-ni, e ritornerà per San Zorzi, e di l’andar di loro oratori con lui, 0 sanno. Ilem, li oratori dii re, deputali al re di Franza, aspelano solum zonzi li oratori dii re di Poiana, per andar uniti; et etiam li oratori dii re di romani, dieno venir ile lì, non sono ancor zonti. Ilem, el Cardinal legalo è sta dui re a dimandar una abatia dii Cardinal Ascanio, qual dà de in-trada ducati 7000, e il re la scuode. Li à risposto, voi conseiar, poi li risponderia. Ilem, essi nostri oratori visitò il Cardinal de Ystrigonia, e altri prelati, maxime sier Zorzi Pixani, con letere di credenza; et il dueha Sigismondo, l'radello di la regia majestà, e altri baroni. Di sier Zuam Diodo, provedador zeneral in Dal-matia, date a Traù, a di tre marzo. Come a Sibillino, a dì 28, fè la mostra al conte Xarco, et le fì-delissime parole usale per ditto conte, nel cassar di la compagnia, e non vardasse a lui; e li refudò 16 cavalli et G homeni, per esser zoveni; e a dì primo parti, e vene lì a Traù. Fo acetà honorevelmente, fè la mostra a li contestabeli, qual è mal in hordine; voria si rinovasse quelli soldati; e la terra è mal munita de homeni, ma ben situala ; il castello è bon, e vi hè boni fanti dentro, per page du guaze; ma è poche artilarie. Ilem, fece la mostra a Dimitri Ralì, capo di stratioti, qual è ben in hordine de cavalli e de homeni ; et è stalo amallato fin hora con mal fran-zoso, hora poi cavalchar ; e ultimale fu a le man con turchi, e vadagnò 13 cavalli. Lauda sier Pollo Mali-, piero, conte de lì, di cuor et spirito eie. Dii dillo, di 7, date a Spalato. Come era venuto lì ; à visto la terra, qual fo pulazo alias fabricato da Dioclitiano. È terra debilissima, ma ben populada ; e la terra è piena come un ovo; il borgo è grande, case 700 e più, ma è una bastia a la terra. À visto uno loco, principiato per sier Hironimo Baffo, conte de lì, a le marine, qual lo lauda; à fato la mostra a li contestabeli: Nasinben da Ravena, homo vechio di anni 70, e la compagnia tutta è di quelli di la terra, e ha ’uto 4 page ; l’altro è Gasparo Ardito, fiol lo di Jacomo, alevato de lì, e à tutti paesani, sì che a tenir ditti fanti si buta via li danari, e pur ha ’uto le 4 page, e à ritrovà in la compagnia bechari, fabri e calzolari, et chi li dà una paga non hanno voluta, Aricorda se rinovi quelle compagnie. Ilem, a la porta è do contestabeli, Zuan da Terzago e Jacomo di Napoli, con fanti 25 per uno, la mazor parte paesani;