331 MCCCCC, MAGGIO. t 10 Sier Zuan Vituri, fo a l’impresa di Chamali, quondam sicr Daniel . . 12. 9 2 Sier Michiel Zustignan, fo patron di nave, di sier Polo......7.13 15 Sier Orssato Zustignan, fo patron di galia, di sier Marin.....4.16 1 Sier Vincivera Querini, fo patron in Fiandra.........6.15 8 Sier Marco Loredam, quondam sier Antonio, cavalier, procurator . . 5.16 19 Sier Alvixe Contarmi, quondam sier Pandolfo de’Biri ......8.13 16 Sier Alvixe Contarini, di sier Piero, quondam sier Jacomo.....10.11 7 Sier Almorò Pixani, di sier Ilironimo. 8.13 123 Vene l’orator di Napoli, disse l’arma' di Spagna vien, voria operarla in nostro servizio, zoè non ha-ver causa fusse occupata in altro, quasi dical a difender il Regno; et le zente francese vanno a Pisa, poi contra il re suo ; pertanto prega questa Signoria scrivi a Milan al nostro orator, vedi eie. Poi disse fiorentini hanno tolto a soldo lhoro el signor Paulo Julio et Urgienlino, fradelli, di caxa Orssina. Et il principe li usò bone parole, dimostrando sempre il nostro bon voler versso quella majestà, dicendoli dii turcho eie. Vene uno cavalaro dii marehexe di Mantoa, con una letera dii signor, il titolo è : Patri nostro eie. ; soto scrita: Franciscus Gonzaga, servitor, marchio Mantuce, data a dì 17. Avisa, cliome li è nato uno fiol maschio, unde scrive a la Signoria, ralegrando-si ; et mandato fuori, fo consultato darli bone parole, et senza altra risposta fo mandato via. È da saper, ditto marehexe havia solimi do pule e niun ma- • schio. Et ditto fiol, poi baptizato, li fo posto nome Fedrico. Vene Zuam da Torentino, luchese, merchadante, sta qui, comesso dii re di Franza, per il merchato ha fato con li provedadori dii sai, di haver stera 12 milia di sai in anni 8, a pagarli in certi termeni ; voria fusse balotato in colegio. Li fo risposto, fin do zorni se expediria ; e questo fo per li ducali 72 milia, si dia aver dal signor Lodovico per il sai. Tolse piezo Ambruoso da Corte, milanese, et si à scrito a Milan. Da Ferara, dii vicedomino, di 16. Come à manda le nostre letere a Fiorenza, sarano stale lì a dì 14. Item, de lì si sta con speranza siegui acordo col roy, per esser acordà Bologna, et etiam Corezo, in ducati 4000. Item, è tornati per Bologna do oratori di Franza, uno stato a Roma, 1’ altro a Siena, per haver danari, ritornano a Milam. Missier Zuan Lu-cha è pur ancora per il ducha a Milan ; solicita pagi il sai nostro eie. Di Rimano, di sier Francesco Capello, el cava-lier, provedador, di 13. Zercha Antonio di Fabri, contestabele, expedirà per Levante, et lì è zonto don Alfonso, fiol dii ducha di Ferara, stato a Loreto ; dice dii conte Nicolò di Bagno, à nova a Cesena esser venuto uno brieve dii papa, li oratori lhoro ritorni indriedo, e aceti Valentin per signor. D i Brexa, di rectori. Cliome quelli citadini non voleno pagar il subsidio, voleno mandar oratori a la Signoria nostra. Di Bassam, di 16. Come per uno suo, tornato di Bolzam, à esser sta comandato et venuto uno per nome dii re, a tuor in nota zente, chi dice per Goricia, chi contra sguizari ; et il re è a Norimbcr-ge, el Cardinal di San Severino e Antonio Maria è lì, et è stati li oratori di Como al re, e sono poi venuti a Trento con li altri milanesi, qualli li nomina, tra i qual è il conte Bortolo Crivello, e do fioli fo dii Cardinal Rizinboldo. Di Feltre, di domino Andrea Trivixam, episcopo. Si scusa a la Signoria si ha discomunichato li feltri -ni, et dice certa causa ; unde tutto il colegio mormorò di lui, havendo di zio molto a mal. Di Udene, di luogo tenente, con alcuni avisi abuli di turchi, e dii signor Bortolo di' Alviano. Non pe-rhò da conto eie.. Da Pulignam, di sier Pélegrin Venier, governa-dor, di do. Come ha inteso il prender di Lodovico ; si aiegra ; à fato festa etc. ; manda in nota le moni-tion è lì, e la descrition dii palazo, dove lui sta. In questa matina, sier Antonio Tram, el consier, disse publice, voleva meter la parte a gran conscio di luor le vose di la bancha. Da poi disnar, fo conseio di X con zonta di co- 1 legio, et vene letere di mar, per uno gripo, qual fo lete. 11 sumario è qui sotto. Et ozi batizai una fia a sier Lunardo Mocenigo, mio collega. Fo compari Francesco Zenaro, et tre nodari nostri : Marco Rizo, Zuam Batista di Vieimi, et Nicolò Aurelio e alcuni altri. Dii capetanio zeneral, date in galia, a Cor fa, a dì 29 aprii. Come scrisse a uno di quatro bassa esser venuti a Nepanto, et si aspectava 30 milia asa-pi et gianizari ; et di la nostra armada vien desviadi li homeni, (amen lui punisse chi poi trovar, e ha distribuito 663 homeni per le galie, di quali ne inanella cento. Item, è zonta lì la galia di sier Valerio