91 MCCCCC, GENNAIO. 9-2 di nation pavese, huomo doctissimo sì in greco come in latin, qual ha facto molte opere, et Iczeva pub/ice a San Marco in 1’ hospedaleto, et havia da la Signoria nostra ducati 150 a 1’ anno. Ha lecto qui anni... ; successe in luogo di Zorzi Merula, alexan-drino. Or in do zorni morite di età di anni.... Fu sepulto a la Carità. Et è da saper, molti homeni doti pratichono haver tal conduta : el Scyta, Rafael Regio, e alcuni voleva Demetrio o vero Laschari, greco, che lezeva in Sicilia eie. A dì 25 zener. Fo San Pollo, el fo chiaro : si-gnificha habondantia ; et fo eliam vento, che signifi-cha guera eie. In questa matina ai Frari menori vidi una cossa, qual noterò qui: come sier Antonio Zustignan, do-tor, leze ini philosophia, era sentalo di sora tuli i frali, con uno tapedo davanti, e li fratonzelli eliam sentati, et a la messa li frati portava li dopieri aparati. È certa cerimonia si usa far ivi ai Frati menori ogni anno in tal zorno, per certo legato e bordine vechio. In questo zorno fo conscio, et fo fato asaper a tutti per il canzelier, dovesseno observar la parte di le done e di le cene di compagni, perché li avoga-dori, a chi è comesso, exequirà le leze. Ilem, li parenti di provedadori eli’ è in armada, Pexaro, Malipiero e Guoro, fono davanti li avoga-dori, dicendo aver inteso che volevano menar sier Antonio Grimani, olim capetanio zeneral, prima loro provedadori venisse qui ; et che tutavia facea exami-nar, e dava le sue valentesie; et che non voria incolpasse loro provedadori, qualli, non hessendo qui, non si potrano difender. Li fo risposto che, dove si agitasse l’honor di ditti provedadori, si aria ogni rispeto, et che, esser qui e non esser, non importa al menar dii zeneral. A dì 26 zener, domenega. Da matina, sier Iliro-nimo Pixani, provedador di l’armada, messe banco. Fu acompagnato da molti zcnthiloincni, qualli lui havia invidati, e stete un poco. Noto, come el castelan di Cremona, qual andava con una vesta curia, bareta a la milanese, e scarpe, ozi el vidi con vesta longa, negra, bareta e calze so-lade, becheto sulla spalla, et la vesta a manege dogai; sì che è fato tutto venitiam, et è nostro zentilomo, nome domino Armibai Angusolo. Di le cosse dii signor Lodovico vene alcuni avisi, credo da Bergamo, che haviano preso una porta de Tyran ; lamen francesi reduti, a uno zercha 4000, erano stati a l’incontro e recuperà la ditta porta. Ilem, par che ditte zeute dii signor Lodovico habi preso tute le barche di quel lago di Como, sì che pur risona novità. A dì 27 dillo. Fo conseio di X con zonta. Et intisi in questi giorni a Cremona fo alcuni cridava : Moro! Moro! per la terra, qualli fonilo fati aferar et dati strepa di corda su la piaza. Ivi è il castelan vechio, fo di Cremona, che mai non è venuto qui ; ma ben à mandato suo Gol, el qual ogni zorno soli-citava la sua expeditiom per aver il resto di danari. È da saper, fo decreto e scrito che li cavali lizieri dovesseno andar a li conGni di Geradada, justa le letere ne scriveva missier Zuan Jacomo Triulzi, et quello si era ubligato di far, et le altre zenle d’arme tutte fonno mandate a li alozamenti. A d' 28 zener. Fo.pregadi, et fo facto savio dii conseio sier Piero Balbi, fo consier, qual era savio di terra ferma, zoè savio dii conseio di zonta, et fo soto 18balote sier Alvise da Molili. Ilem, fono facti do savij di terra ferma di zonta, in luogo di quelli do che refudono, sier Lorenzo Zustignan, fo cao dii conseio di X, quondam sier Bernardo, cavalier, pro-curator, et sier Piero Marcello, fo provedador in la Patria, quondam sier Jacomo Antonio, el cavalier, di 2 ballote di sier Zorzi Emo. Et slalim introno. Et per sier Antonio Trun e sier Piero Balbi, savij dii conseio, fu messo parte che li savij dii conseio e di terra ferma, de ccelero havesseno contuma-tia G mexi, che prima haveauo se non tre mexi ; .et cussi si oserverà. La qual parte ave tuto il conseio. Ilem, che li consieri e savij dii conseio e terra ferma, che compivano da San Michiel, venivano im pregadi poi Gn 1’ altro San Michiel. Pertanto mes-seno, che dovesse esser balotadi a la zonta, et più, compendo da San Michiel, non poteseno venir im pregadi: lamen, si avanti San Michiel compivano, venir poteseno fino al primo San Michiel eie. Ilem, che li ambasadori eliam s’inlendi la parte fin San Michiel, e, non hessendo expediti, si possi iterum meter parte da poi San Michiel di vegnir im pregadi : et cussi fu preso. Ilem, voi cazar li X savij di pregadi et altri offi-cij. El qual sier Antonio Trun rimase consier da sier Piero Balbi, che vene per scurtinio e fo a tante a tante, e in gran conseio di 12 balote. Di Romagna. Si ha le zente francese, hessendo a Santo Archanzello, bave comandamento dal Triulzi, nomine regis, di ritornar ; e cussi lassano l’impresa di Pexaro, eh’ è una bel a cossa, et gran ventura a ditto signor. Et il ducila di Valentinois vien a Forlì. Da Roma, di V oralor, di 22. In conclusion, el papa ha dato i beneficij dii Cardinal Borgia a uno