137 MDXXVII, MAGGIO. 138 rumor tra li soldati in piaza ; ma hessendo questi cittadini su provision di regular la terra et con desiderio che li Medici se debbano partir, et sono tra beri et hozi sempre in consulto, de voluntà però delli reverendissimi cardinali Cortona et Redolii et de Medici, et lai consulti se fanno in palazzo de la Signoria senza Medici, per questa causa ogni poco de rumor fece quel tumulto; ina non fo alcuno che prendesse le arme, et subito cessò. Quel che abbia a seguir, dipende da quello che seguirà del Papa. Scrivendo questa, è seguita la mutatimi di questo governo, posto nel .populo, et tolto ogni gu-berno a Medici; perchè, essendo tulli questi cittadini rabiali de mutar questo governo, li reverendissimi cardinali, sentendo questo, chiamorono a se circa 60 in 70 cittadini, ai quali disseno, sì li cardinali, come el magnifico Hipolito de Medici, che loro non voleano il male di questa città, ma se re-meteano a la voluntà della città, et che fariano quanto loro volesseno ; per il che beri feceno un consulto in palazzo di la Signoria di zerca 30 cittadini, et deliberono di mandar 4 di loro alli cardinali el signor Ippolito, aziò ratificassero et confirmassero quanto haveano dicto. Et cusì havendo loro confirmato, hoggi se reduseno in palazzo con 60 8G* cittadini, i quali ‘de voluntà de li Medici deliberono che el geverno della città sia reduto come era del 1512, quando li Medici ritornorono in caxa ; che li signori Medici potessero stare come cittadini privati in Fiorenza, o dove li pareva, et goder li sui beni hessendo esempli de la graveza extraordinaria, come sono tanse, ma dieno pagar le decime, che sono gravezza ordinaria ; non li pò esser domandato conto de li danari, nè dieno render ragion di alcuna cosa facla per loro, over per li sui mislri. El governo suo del 1512 era de un Consiglio de zerca 1500 citadini, et de uno Confalonier perpetuo, el qual hanno deliberato de far per uno anno, et che el dicto Consiglio debba havcr principio a dì primo Luio proximo, qual debba elezer el Confalonier et tutti li magistrali, et di elezer uno Consiglio di 80 che harà cura di gubernar el Stato et la materia de danari, et far election de commessaci et oratori; sicché tulio è sta expedito con satisfazion et universa! cofilenlezza di tutta questa città. Et cusì dimane io andarò a questa excelsa Signoria a negotiar et far quell’ officio che si convien. Sicché la terra è assicurata, et farà provision de danari et quanto sarà bisogno per la liga, con la qual vogliono star coniunctissimi ; siché slamo hora in paze et securtà grandissima. Nec alia; In Fiorenza a dì 16 Mazo 1527, hora 5 noctis. Copia di lettere di sier Marco Foscari orator nostro, in Fiorenza, date a dì 15 Mago 1527, recevute a dì 18 ditto. Hoggi questa città per spazio de una hora é stata in tumulto et sotto sopra. La causa è stata, perché questi cittadini, et si pò dir lutti, non si contentano di questo governo, el da do giorni in qua è sia murmurato et parlalo licentiosamenle contra questi citadini. Et sapendo, questi reverendissimi cardinali dubitano mollo et hanno mandato a Pisa li 60 muli al tratto di robbe; per il che questo reverendissimo Legalo Cortona, beri mattina fece convocar pur nel palazzo de Medici circa 60 in 70 cittadini, et li comunicoe prima quanto heri io li havea proposto per nome del clarissimo Pi-xani di la provision per campo, per soccorrere il Pontefice et per defensión di questa città, poi 11 comemorò le operatone sue in questo governo tutte a beneficio della cillà et con bon fine et óptimamente, et per quanto l’avea conosciuto, che Sua Signoria Reverendissima havea perdonado, et da novo perdonava a tutti quelli furono nel tumulto di 26 del preterito, et che desiderava la unione et salisfalione de la città et rimettersi a quella. Gli fu risposto da qualche uno, da poi le parole generai in laude di Sua Signoria Reverendissima, che era bene si trovasse qualche forma che ge fusse confi-denlia tra Sua Signoria Reverendissima, et tutta la città, et che si levasseno tutti li suspetli. La qual laudò et diede carico alli Signori Vili di Pratica che elegessero altri otto apresso loro et di Sua Signoria, sì per esser la regulatione della cillà, et contentò che tal consultatone si facesse in palazzo della Signoria senza intervento suo. Et da poi pranzo, parse alla Signoria elezer 7 cittadini per quartier, che i l quattro quartieri sono 28, li quali insieme in longa consultatone formio fino hore una di notte: ma sopra queste pratiche fo parlato molto per la Ierra', et al redur de li prefati cittadini in palazzo, loco insolito a far tal consultatone di Sialo, già molto tempo, et si levò una voce che li Medici haveano renuntiato il guberno al populo, et erano partiti. Et sopra questo la città fu sottosopra, serale le botege, et tutti fugivano alle case loro, et se dicea che la terra era in arme. È stà ditto che per uno poco de rumor fatto in piazza per el cader di alcune piche, li soldati a quel strepilo si posero