1485 MCCCCCl, MARZO. principio di quarcsema, con uno al capetanio yspano in Sicilia, qual si ha, a Saragosa à fato retenir il governador de lì, per disacordia con lo epìscopo di quela cita, altri dice, perchè era in inteligentia con Pranza. Ilem, quel Lucha di Rossi, va a la Vallona, partirà al principio di quaresima, con li presenti manda il re al turcho. Et soa majestà li disse, voleva prima mandarlo da lui orator a parlarli. Et qual rispose, haver scrito a la Signoria, et tacite recusò. Item, il Regulano è expedito, ma non parte sì presto per Roma. Golonesi non voi Irieve con Orssini ; si miraveglia, domino Laurentio Suares, orator yspano, se impazi ; e li à scrito fazi observar a li Orssini la trieva prima, et dicono non voler far contra il papa, et che Paulo Orssini era venuto a Roma per poner Piero di Medici in Fiorenza ; et za il signor Prospero li ha ditto, andando col re a veder le falliche, eliam il re di Franza voi meter Medici in Fiorenza. Ilem., è letere di Spagna, fresche, come il re andava a Burgos, e lì aspetava l’archiducha di Borgogna e la fìola, et la raina sorela di esso re non ritornava a Napoli, ma aspelava la risposta zercha il matrimonio di re Fedrico. Ilem, c’èletere di oratori di quel re in Alemagna, chome li principi non voi le trieve con Franza confìrmar. Ilem, lì a Napoli è sta retenuto uno frate, portava letere di fo-raussiti napolitani ivi. Ilem, le angarie si seuode, ma sono risolti in certa quantità ; e per questo è venuto carestia di vin et fermento. Ilem, il marchexe di Mantoa à manda 3 cavali zaneti e uno ronzino a donar al re, e li manderà a l’incontro alcuni cavali grossi. Ilem, ricevete letere andava a li rectori e ca-stelanì di Puia, le manderà ; et scrive in materia di la trata, et haverà il privilegio per li cara 1000 eie., sopra di questo. Da, Palermo, di sier Lorenzo Miani, consolo, di X fevrer. Come à scrito zercha la ripresala, et avisa dii zonzer dii capetanio con l’armata a Saragosa, dove fece retenir quel governador, e à tolto la pos-session in si, e mutato li ofìciali, e à fato novi ; el qual governador havea posto in castello l’artilarie e vituarie, et si dice è pazo. Ilem, una barza di 400 botte, con tre navilij armati im Provenza, zoè ussiti di Marseia, par sopra Lacantera, a Cao Martim, habi preso 20 volle de catelani e spagnoli, unde el vice re à spazà corior a Saragosa, al capetanio yspano provedi ; si stima manderà qualche barza contra. Ilem, zenoesi à comprato, in mancho di 20 zorni, salme CO milia di formenti ; zoè salme zeneral, eh’ è sle-i'a 3 1/4 per salma, eh’ è sta gran compreda ; li ha pagati tari 12 i/ì in terra, che son stara 200 milia. Ilem, il capoturno di l’armata, zonlo, fè un edito per tutti li forni, niun cuosesse pam, si non per la soa armata, e cussi per tuta Sicilia. Di Franza, di i orator, dale a Lochiers, a di 16. Come fo da la raina, et ringratiò di l’armata fa ; li dò la nostra letera. Quella rispose, haver posto hordine in Bertagna, 1’ armada sarà in bordine ; à manda Jaches Jachol, capetanio suo eie. Ilem, el Cardinal San Severino è andato a Paris, e, con licen-tia dii re, poi va a Roma. Edam va pororalor 111011- 57 signor di Gramont, fo alias, al tempo di sior Pollo Capello. Ilem, è zonto dal re uno orator di Bologna ; si dice il re non li farà contra ; avisa coloquij abuti con l’orator yspano, qual dice i suo’ reali re-noverà l’armata, et eliam farà il re di Portogallo. Ilem, il re à scrito a Zenoa, a Renier Parente, suo capetanio, armi. Dii ditto, di 18. Come ricevete tre letere nostre, di 2, 6 el 7, con la risposta dii re di romani, di l’aceptar li oratori ; e li sumarij de mar, Dalma-tia e Hongaria. Il re era andato a uno vilazo, lige 7 de lì, a piaceri ; unde fo dal Cardinal, et comunicha-toli il tutto. Disse havia posto hordine a lutto ; et il re à ’uto una letera dii re di Hongaria, di primo dii mexe, che si scusa non haver mandà si presto li oratori soi, ma venirano ; e dico di suo fratello re di Polonia, qual à guerra con tartari, et poi è am'al-lato. Ilem, il Cardinal li disse, li piaceva dii re di romani ; si duol di danni di Dalmatia, e si soliciterà 10 armar, e il re a dì 20 sarà lì, et l’orator manda domai) il suo secretano dal re. Ilem, l’oralor dii papa li fa più chareze di l’usato, e à inteso il Cardinal dice ben di la Signoria nostra. Del dillo, di 20. Come il suo secretano era tornato dal re, qual li comunichò il tutto ; e di l’armata fa il turcho soa majestà disse : Li nostri legni la buterà a fondi. E li disse di la letera havea abuto dii re di Hongaria e dii re di romani ; li pia-que. Ilem, avisa monsignor di Lignì haver acerta, 11 oratori neapolitani praticha acordo col re ; el il Cardinal Roam à la febre terzana. Dn Vicenza, di reclori. In materia di vermi di seda voleva il nontio di missier Zuan Jacomo Trini-zi ; et con boi modo hanno fato con li citadini, sì che è partito senza averne, et li danari ebeno voria mandarli qui, acciò se mandasse al secretano a Milan. Noto, vene nova di la morte di sier Andrea Zorzi, quondam sier Polo, era. podestà e proveda-dor a Martinengo ; e fo fato in locho suo. Di Zara, di rectori, di 26. Come a dì 24 rice-