m MCCCCC, FEBBRAJO. 124 Patroni in Alexandria. Sier Santo Venier, de sier Zuanne......per lire 256 due. 4 Sier Zuan Francesco Mar-zello, quondam sier Antonio ...... » » 264 » 0 Sier Zuan Domenego Contarmi, quondam sier Ju- lio....... » » 257 » 1 Patroni a Barulo. Sier Fani in Memo, quondam sier Lodovico .... per lire 72 due. 3 Sier Jacomo Marnilo, di sier Zuane...... » » 80 » 7 Sier Nadalin Contarmi, di sier Lorenzo...... » » 90 » 0 Ilem, fu posto parte per alcuni savij, di elezer do executori a le cosse di mar. Fo pres;i, e fato il scurtinio con pena, fono tolti XI. Rimase sier Piero Malipiero, fo podestà e capetanio a Trevixo, quondam sier Stefano, procurator, sier Hironimo Capello, fo provedador a le biave, quondam sier Alban ; fu soto sier Zorzi Emo, è di pregadi. E cussi la matina acetono. Item, fu messo parte per li consieri, di dar el consejo di pregadi ogni dì di quest’ altra setimana a li avogadori di comun, sotto pena di X ducati, per expedir sier Zuan Moro, fo retor a Nepanto, e sier Hironimo Trun, fo castelan. E ave tutto il conseio. Noto, per letere se intese, el signor Lodovico esser pur a Pavia, e par pur todesclii vengi zoso in suo ajuto. Ilem, par che Lodi, qual si tien per il re di Fran-za, sia stà socorsso per Sonzim Benzom, et havia preso una porta. In questo zorno, si partite sier Vido Morexini, va pagador in campo, con Segondo Trivixam, suo rasonato, et li oratori vano in Ilongaria, et sier Iliro-nimo Pixani, provedador di 1’ armada, e sier Zuan Paulo Gradenigo, va retor a Cataro, con il qual an-doe Nicolò Segonti, scrivan a la camera. A dì 21 fevrer. In colegio, questa matina fo ditto, el marchexe di Mantoa era a Viadana, et mandò a dir a la Signoria nostra non faria movesta con il stado, ma come soldato ; tamen sempre farà saper do zorni avanti di questo. Dei Pizegalom. Si liave nostri haveano abuto le torete di là di Adda, dove si havia trovà uno fran-zoso retenuto, al qual milanesi havia manzato ducati 1000. Item, fo ditto, milanesi voleno mandar do oratori al roy a scusarsi, e cargar missier Zuan Jacomo Triulzi. Da Dulzvjno, di sier Piero Nadal, conte. Come nostri si haveano ben portato contra turchi, quali sono corssi soto la terra, et haver morto alcuni turchi. Da mar. Per ogni via risona li gran preparamenti fa il turcho; fa far galie im più lochi, et aduna zente, ergo etc. A dì. 22 fevrer. Da poi disnar, fo pregadi. Vene il principe. Fu posto parte per li savij ai ordeni dar licentia a sier Alvise Zorzi, governador di una galia grossa in armada a la Zefalonia, vengi via, lasando la galia per andar capetanio in Alexandria. E ave tutto il conscio. Ilem, fu posto per li do provedadori sora le nave, sier Domenego di Prioli et sier Marin Zuslignam, di far creditori tante nave e caravelle scrvido in armada, di danari di le cazude, di ducati 12 milia 895, calculate per lhoro li conti. Item, fu posto per li savij, che li debitori di le cazude, che son per ducati 120 milia, da numero 46 fin 54, debino pagar per tutto il mexe, aliter siano messi in la Signoria a ducati 30 per 100, né possi più haver utilità alcuna, et ditta parte sia messa in gran conseio. Item, fu posto per li savij, fortifichar Livenza, far lì certi bastioni eie. Parlò sier Anzolo Trivixan e sier Nadal Nadal ; tamen fu presa, et have assa’ bah ite di no. In questa matina vene Morgante di Franza, con letere di 9, par il re fulmini. À saputo di Chiavena, e de l’intrar in castello de Milan di missier Zuan Jacomo ; manda monsignor di Obiguì, e uno altro capetanio con lanze 1500 et 4000 sguizari di qua da’ monti ; voleva prima andar a Paris, ma vien a Lion ; voi far ogni cossa, mandar zente eie. Ilem, vene per via di Roma altre letere, pur di Franza, di 4 et 5, el da Roma, di l’ oralor, di 17. Coloquij col papa, manda le letere vien di Franza, e nulla altro di conto. Da la Zefalonia, dii capetanio zeneral, di primo. Sperava haver etc. Item, si ha, di 4, di sier Marin da Leze, sier Domenego Malipiero e sier Pangrati Zuslignan, particular, come haveano butà zoso li muri, e trovà uno altro reparo ; e combatevano no-