275 MDXXVII, GIUGNO. 276 El Serenissimo si levò et fece la relalione di quanto havia exposto li oratori di Ravena. 179 Fu poslo per li Savi del Conseio et terra ferma mandar in Ravena uno capo fanti con 200, 100 cavalli lezieri et do barche longe per custodia di quella città, el da mo’ sia preso che’l Collegio nostro babbi libertà di mandarli mazor presidio se li parerà. Fu presa. Ave .... Fu posto, per li Consieri, Cai di XL et Savi del Conseio et terra ferma una parte, zerca li priori di ospedali di questa città noslra, che pagar dovesseno a raxon di do decime a 1’ anno. Et sier Alvixe Mocenigo el cavalier andò in renga, dicendo si voi distinguer: sono hospedali che per la spexa i fano a poveri basta a pagar do decime; ma del resto, e ch’é assà, non. Dii pagar come nui altri, però la parte sla mal a danno de la Signoria noslra. Et li rispose sier Luca Trun el procurator savio del Conseio, per la parte, dicendo è cose sacre, pagano quello voi il Papa eie. • Et sier Alvise Mocenigo tornò suso dechiaran-do è cosa de laici lassada ad pias causas, el Conseio feva perder la parte. Et acoriosi il Collegio mudò la parte, che sia comesso ai X Savi che in termine di questo mexe di Zugno debiano veder et intender la inlrada et spexa di dilli hospedali, et poi portarla in Colegio aziò si possi far quello parerà. "1G8, 15, 10. Fu posto per li Consieri, che hessendo morto pre’ Vicenzo qu. Stefano piovan di Santa Suphia, li parochiani hanno electo prè Thomà Bianco diacono intitolalo in ditta chiesia, per tanto sia richiesto al reverendo Legalo qui existeute, lo vogli conDrmar ut in parte. Ave: 206, 0, 2. Fu poslo, per li Savi del Conseio el terra ferma, la sesta decima al clero qual non concesse il Pontefice, da esser pagala per tulio il presente mexe con don di 5 per 100 et l’altro mexe senza pena, et passato, non le pagando, incoreno ne le pene statuite per i colectori, et sia scrito per lutto niun possi scuoder 1’ ¡utrade senza haver bolelin di haver pagato. Et cossi li Governatori di l’iulrade a le pa-lade non lassino passar alcuna inlrada senza so’ bolelin. 198, 3, 3. jyg» A dì 7. Fo gran pioza la note, la matina et lutto il zorno. Et le biave eresse lire 10 soldi 10 il slaro, che erano prima calate. Vene in Collegio il Legalo del Papa . . . Del campo, del procurator Pixani et sier Ztian Vituri fono lettere date a l’Ixola, a dì primo di l’instante. Come la malina sequenle si parliriano de lì dove pativano mollo di vituarie et di lo alozar, et andariano mia 12 più in qua verso Viterbo in uno loco ditto Monterusolo. Item, di Roma si ha, per uno venuto, come certo il Viceré a dì 28 intrò in Roma, et che in tutto poleno esser venuti in soccorso a li inimici dii in reame, da fanti 5000. Item, che ’1 prìncipe di Orangie era sta ferito dal castello in lo volto di uno moscheto, et slava mal, et per uno altro ragazo venuto dice era morto. Da Civitavechia, di sier Agustin da Mida proveditor di V armada, di 30 Mazo . . . Da Piasenza, di missier Lodovico Guerero, date al primo de Zugno 1527. In questi giorni, il conte Lodovico Rangone ha mandato qui un suo canceliero a far intendere che il signor duca di Ferara fa genie per andare a li piani de Modena, et che lui non può intertenire li soi fanti senza danari, et ha fallo protesti col notaro, che se Modena si perde non sarà per colpa soa ma del conte Roberto Boscheto et del theso-rero che non ge provede. Gè stato risposto convenientemente. Beri si ebbe per più vie che li fanti italiani de imperiali passano alla Stella con animo de venire ad allogiare a Castel San Gioani, dove questa notte s’è mandato 170 archibusieri per guardarlo. Se dice ancora che ce devono venire li lanzchenechi del conte Baptisla da Lodron, quali sono a Vogera. El conte Petro Belzoioso ha fatto intendere ad alcuni de questi gelphi de Piasenza, che il Papa è reso a lo Imperatore, et che dopo molte altre cose gli dà Parma et Piasenza della quale sarà governatore suo fratello, et se gli offeriva per bon mezo quando volessero rezercare alcuna cosa per beneficio de la città, et zercava de impedire el cavare el denaro. Con questi modi pur s’è cavato tanto, che s’è dato meza paga a questi fanti. In questo mezo se intenderà li progressi del Papa, donde depende le cosse de quà. Del ditto, di 2 ditto. Ho bauto nova da Castel Santo Joanni, che ivi era giunto uno trombela del conte Ludovico Bel-