MCCCCC, DECEMBRE. 12:13 Di Pranza, vene teiere di sier Francesco Fosca-ri, el cavalier, oralor nostro, date a Bks, a dì 9. Come, ricevute nostre letere con li sumarij da mar, e dii partir di le nave dii roy, fo dal re ; li piaque l’impresa di Modon, e disse più utile sarà recuperarlo, eha damno averlo perso; e di le sue nave disse averle armà solum per tre mexi, come richiese F orator nostro. Ilari, fo dal Cardinal ; li disse in consonanti;!, e che la Signoria doveria lei proveder a le ditte nave, e ha speso il re in armarle franchi 34 milia, e volea esser col roy. E l’orator li disse, 48G soa Signoria volesse disborsar dii suo a lenir ditte nave, e poi pagarsi dii trato di le decime. Rispose non poter. Item, le letere andava in Spagna, le à date a F orator yspano, qual fin 6 zorni le spazerà. Item, el Cardinal Ascanio à manda a donar al re una belissima perla e di gran valuta, la qual il re havea gran voia di averla, et era impegnata in Italia, et Lodovico la soleva portar al collo ; et subito che il re F have la mandò a donar a la rama ; et dito Ascanio è in la torre di Burges, serato con 5 di soi, e Lodovico nel castello di Lis con custodia ; à do servitori, zuoba di ballestro, e pescha ne le fosse, e la note va in la chabia a dormir. Item, el puto, fo fìol dii ducha Galeazo, è in una abacia de monaci, mia do da Tors, in vardia de certi monaci, con niun de’ soi ; e il re voria farlo religioso, e la sua intentiom non hè. Dii ditto, di XI. Come eri fo dal re, acciò provedi a le do soe nave non disarmi. Soa majestà disse, voleva esser col Cardinal ; e par dillo Cardinal parlasse con colora di questo, adeo F orator à terminato più non parlarli. Item, li oratori alemani sono stà expedili; non hanno comission ampia, ànno dimandato sopra il stato di Milan, e à rinovà le trieve; e par esso oralor dicesse, in le trieve fusse compresa la Signoria nostra. El Cardinal disse, come non si faria altramente. Dii ditto, di 12. È stato dal Cardinal, acciò sia nominà la Signoria in le trieve, qual è stà renovate per tutto zugno, e compiva sto marzo. Disse el Cardinal : Son nominà tutti li aderenti e confederali. Item, dicti oratori hanno dimanda, per nome di l’imperio, Lodovico et il Cardinal Ascanio; essendoli stà negati, hanno richiesto almeno siano ben tratati ; e dimandono il marchexe Hermes, fo fiol dii ducha Galeazo, et ge F ànno concesso. Item, hanno dito il roy fazi bona amicitia col re Fedrico, perchè chiamerà il turcho, si lo molestasse. E il re à risposto, aponto chiamando il turcho, farà eie., e fin do anni, voi si vedi lui esser re christianissimo. Et diti ora- tori hanno letere dii re suo, ritornino presto, et cussi doman si partono, e si dice vera il ducha di Saxonia ; et par esso nostro orator visitasse essi oratori di volontà dii roy ; dimostrano esser amichi di la Signoria nostra. Dii ditto, di 13, parte era in zi fra. Di uno messo venuto li di l’archiducha di Bergogna, per tratar acordo fra il re di romani e il roy. E il re li ha risposto, è contento esso archi lucha sia mediator. Item, è venuto uno monsignor di Ciehon, per nome di monsignor di Vergè, per contentar, per nome dii re di romani, a le trieve durano fin marzo, e questi oratori hanno perlongata fin zugno. Item, è venuto letere dii re a essi oratori, tornano presto, acciò referiscano mal, per poter far etc., come alcuni dice. Itevi, li oratori pisani ebeno audientia dal re; li ofer-seno eie.; non li è stà risposto; et li oratori fiorentini voriano termine a pagar li (34 milia franchi, e il re non li voi dar termine, imo voi franchi 800 di più per monsignor di Montisom, credo voy dir Beu-monte, e par la dona sua sia venuta a la corte. Item, li oratori alemani sono stà honorati dal re ; à disnato con lhoro, con el ducha di Barbón e principe di Oragie, preeler solitum far a soa majeslà. Del ditto, di 14. Come la trieva è firmata. Fo 486' dal cardinal, et li disse voria la Signoria fusse nominata expresse, e non sub verba generalia de’ confederati. Li rispose, la trieva è tra li do re, e movan-do nominar la Signoria, etiam il re di romani vorà altri signori in. Italia, nemici dii re ; ergo è bon non dir altro. Item, disse haver fato letere a li preti, li mandi la decima per tutto fevrer, sub pcena exeoni-mmicationis; ma al clero di Bertagna bisognava usar dolzeza, per esser novamente aquistati. Item, ricevete letere di 30 con li sumarij ; sarà col re eie. Item, è venuto uno messo dii signor Constantim Ar-niti; li à parlato; voleva lo ricomandasse al roy; li à risposto, senza mandato nostro non faria eie. Da Mdan, dii secretario, di 26. Come mandava le ditte letere di Pranza, e quelli signori li dimandò, si havia auto risposta. A di 30 dezembrio. In colegio vene F orator dii papa, episcopo di Teoli, nominato domino Angelo, e mostrò una bolla dii papa, come soa santità l’aveva electo, per li soi boni portamenti, legalo a Intere in questa terra, et per tutto el dominio e ditiom di la Signoria nostra. Poi esso orator si oferse eie., dicendo, piacendo a la Signoria, doman anderia a Padoa, a portar il capello al cardinal Corner. Item, dimandò la relaxation di Zorzi Vida. Risposto, si vederà. Item, di Lucio Malvezo, qual darà qui la piezaria di ducati