1107 MCCCCC, DECEMBRE. 1198 austeri) e pericoloso, si nutlrigerà in quelle aque, per impedir li disegni de i nimici. Si duol esser levalo, perchè in quel tempo è sta tragetà e condule alcune l'uste da la Vajussa a la Vallona, e più difìcile li sarà guardar do buche cha una ; tamen 11011 mancherà eie. Ma lo espediente era cerchar di brasar quella armala di la Vojussa, e chi havesse auto legni pizoli da intrar in la fiumara, 1’ aria fatta. Avisò dii tutto il zeneral, qual era molto inclinato; ma la conserva yspana, e l’imprese tolte, gli fa scorer questa ; e bora sarà difìcile per li tempi, [lem, quelli galioti è in gran calamità, non hanno un soldo, perchè, per il star fermo de lì, hanno comprato el vim a quarte do al ducato, e tutto il resto diarissimo ; li ha sobvenuti di qualche soldo; aricorda per le feste si li manda danari, perchè da disperaliom lo a-bandonerano, che saria mal assai. Di Daruzo, di sier Vido Diedo, baylo el capetanio, di 29 novembrio. Chome è zercha uno mexe che passò da la Valona uno turcho, con uno suo fra-delo puto, el qual turco lo za ambasador a la Signoria nostra, e sa bon italian ; el qual fo fio de uno Zorzi Iloti, et è andato a Napoli, per andar in Pranza dal re, con protestatimi non debi molestar re Fe-drico nel suo stato, altramente lui anderà a expu-gnar Rodi, perchè il re di Pranza tien Rodi sia suo, e lui signor tien che ’1 reame di Napoli sia suo eie. Ilem, a dì 7 o ver 8 di questo, ussite fuora di la Vajusa, de note, tra fusto, e galie numero X, e ando-no a la Valona, et non era dentro più di 20 in 25 homeni per legno ; parte vogava, el parte remur-chiava con li copani, e parte postizava con le lanze. Il capetanio dii colplio non sa dove era, ma dice hanno apariato altri 12 fusti, per mandarli con el primo tempo a la Vallona, sì che tutti quelli paexi trema da paura, perchè, armando quelle galie e fusto, è a la Valona, potrà far gran danni de lì via eie. Ilem, à un pocho di sai da Corphù lì in la terra, et 0 poi vender, perchè el rezimento di Corphù à dato licentia, e fa patente a quelli cargano e vien in colfo, contra le parte eie., e disfano quelle camere nostre. Di Otranto, dii governador, di ultimo nocembrio. Chome si provedi di un gripo, stagi de lì, acciò mandi le letere nostre, va al zeneral a Corphù. Il zeneral li scrive, haver scrito a Corphù, al rezimento, li provedi di ditto gripo. Ilem, a dì 21 zonse lì im porto una barza di Spagna, con uno nepote dii capetanio di l’armata, chiamato el signor Ferdinando da Castro, va con gran celerità in armada, porta uno breve dii papa, dii jubilco concesso a quella armada yspana, e à una letera di reali da tuor a cani- I bio ducati 120 milia, per bisogno di l’armata, acha- 4 dendoli a Venetia, Napoli, Roma e a Zenoa. Dimorò el ditto de lì fin a dì 27 per li tempi conlrarij, e quel dì fò velia ; stima el zorno drio sarà zonto in armada. Item, avisa di una charavells, zonta a Gali-poli di-Alexandria, qual èzorni 23 partì de li spazò un messo a posta a uno cugnato de uno citadim di Olranto, habita de lì, acciò intendesse da li homeni di ditta charavella di nove, unde li scrisse una lotera, la qual mandoe a la Signoria nostra. 11 sumario è questo. Da Gulipoli, di uno citadim, di ultimo novembrio, drízala al govenudor di Otranto. Chome, re-ceputa la sua letera, andò ad haver bona informa-tione, et hebbe; prima lo soldano novo è uno Zuun Belat, cerchasso, et lo soldano vechio se trova in Alexandria presone; e, fato che’l fu soldano, mandò per lo consulo nostro et 4 altri genthilomeni mer-chadanti, quali fono sier Daniel Dandolo, sior Polo di Prioli, sier Alvise Mora e sier Antonio di Colli ; e come fono suso, li adomandò li danari di sporte 420 piper, per le do mude, a ducati 80 la sporta, e li dicti non voliano tolere, con dir che lì non erano tenuti, per non esser venute le galie; e cussi fono batuti assai; e ultimale è stato necessario a ditto consolo et merchadanti, pigliar per ditto piper danari a interesse al Cayro, et hanno abulo interesse più di ducali 7000; e ancora al presente non erano pagati luti li danari; et il consolo era ancora lì al Cayro, pi-r causa che’l soldán li dimandava lo tributo de Cypri per anni 5 passati, sono ducati 32 milia, e per questo el consolo mandò in Cypri por averlo ; e quelli signori di Cypri feno risposta, che ditto tributo era in bordine, e non hanno legno sicuro de mandarlo, ma volendo el soldán si mandi per uno gripo a risego di esso soldano, lo mande-rano, e la risposta di zio non si sa. Ilem, lo signor di Damasco non ha data obedientia al soldati, e lo soldán mandò cavali 2000 a quelli confini di Damasco, e dicli cavalli se feceno rompere da dicto signor di Damasco, e da poi se acordono con esso signor, el qual con lo suo campo era venuto fino a Caifar, che andava a la volta dii Chaiero. Quello è séquito, non si ha noticia, eli’è zorni 23 sono partiti;'ma stimano sarà caz.ito questo soldán, et in Alexandria se ha cambiato armiraio. Ilem, piper per merchadanti nostri, per questo bisogno, per pagar lo coti-mo, se ha venduto a contadi a ducali 86; canele, ga-rol'oli, mene 100 per ducati 80, e cussi nose mosclia-te ; zenzeri belledi, ducati X, mechini, 8, a danari ; verzi. 8, indico, ducati 30; e tuto a contadi, perchè