327 Mccecc, aprile. A tergo : Serenissimo et excellenlissiino principi, domino Auyustino Barbadico, duci Vcncliarum in-clyto, domino meo observandissimo. Recepiti die 14 aprilis. S5 A dì XV aprii. In colegio vene l'orator di Franza, domino Accursio Mayneri, acompagnato da molti patricij, et tochò la man al principe e tutti di colegio; et, sentato, fè una oratiom publtce latina, per la qual exortò a perseverar in la fede con la chri-stianissima majestà, si alegrò di la victoria : la qual fo poi butada in stampa, perhò non mi extenderò in scriver. Et poi presentò una letera dii re, in francese, di la credenza ; qual fo leta per Gasparo. Par, olirà li altri (itoli, questo sia colaleral dii re. Or il principe li rispose in conformità sapientissime. Poi, mandato li altri fuora, li fo comunichata la letera di domino Sonzim Benzon, di la captura di Ascanio, castigata prima in alcuni lochi ; et la letera ne scrive missier Zuan Jacomo. Mostrò gran consolatiom, dicendo era venuto in hora bona. Vene poi sier Nicolò Michiel, dotor, cavalier, avogador, et mostrò una letera li scrive il re di Franza, per la qual lo ringracia de li favori dà in le sue cosse ; et par ditto oratur li habi ditto che, volendo o beneficij per suo iiol, o governo di qualche terra in Lombardia, ge lo daria ; et di questo voi risposta. Et disse lui haver risposto, ringraciava la majestà dii re, et chome era suo debito, avisava questo. Et dal principe 0 li fo ditto. Et è da saper, ditto re scrisse a molti patricij primarij simel letere, et edam al fìol di sier Hironimo Zorzi, el cavalier, dete uno episcopato dii gladiatense, olim orator di Lodovico qui, come dirò di soto. Vene il signor Bortolo d’Alviano, et sentato a presso il principe, disse era alozato in veronese a Isola di la Scala, con la sua compagnia, a custodia; si alegrò di la vitoria, dicendo desiderava esser ope-rado per questa Signoria ; poi dimandò danari, per pagar le zente, dicendo esser ben in bordine, e aver tutta la conduta. Et fo comesso ai savij di terra ferma. Da Crema, dii podestà, di 13. Come li presoni sarano doman lì. Par il Cardinal Ascanio sij amalato; domino Sonzin vien con lui, voi venir a Venecia. Et, consultato in colegio, fo scrito a Crema et altrove, resti dove si troverà al recever di le presente. Ta-men sier Antonio Trum, el consier, voleva l'usse menato qui ; tamen, persuaso dal principe, contentò. Di proveditori, tre letere : la prima di Trezo, la seyonda di Cassavi, V altra da Trevi, di 12. Come haveano inteso il prender di Ascanio, et il paese esser tuto soto sopra, et di so’ homeni è stati presi da’ villani. Manda una letera hanno hauta da monsignor di Luciom, era in castello di Milan. Li scrive, di 12, da Milan, come la terra è aquietada per il re, et mandava monsignor di Montason, era in Lodi, e missier Antonio Maria marchexe Palavesin, a li qual prega debino consignar li lochi aquistadi per nome dii re, et che sì lievi dii paese per non dar danno; e ringracia quello à lato la Signoria nostra. Et man-dono la dita letera qui. El è da saper, Trezo per il re fo dalo a monsignor di Aiegra; era castelam, per il signor Ludovico, domino Hironimo da Melze. Nostri piantono le arlilarie, e si rupe do canoni noslri nel trar; et da poi, messoli pena, soto pena di rebelión, confiscatimi di beni soi di bergamascha e Ge-radada, et taia su la persona ducali 1000, ditto castelam si rese. In conclusion, essi nostri proveditori, auto tal letera di Milan, rese sta/im Piasenza, Lodi, Trezo e Cassan a quelli, per nome dii re di Franza ; et con l’exercito il governador e lhoro provedadori ritornono a Trevi. Da Liorn, di sier Beneto Trivixan, el cavalier, 85 * orator, di 4, in zifra. Chome havia persuaso il re vengi a l’impresa; ma il re voi prima si fazi la zor-nata ; tamen quelli di la corte non voi. Mandoe una copia di letera dii cardinal Roani, li scrive da Turim a esso orator, per la qual si duol la Signoria non habi fato passar le sue zente Adda. Item, parlato col re zercha l’armata di Provenza. Per la venuta di monsignor di Transol si ha, le nave bisogna carena, e la nave Loysa el sinischalcho di Beucher voi operarla lui. Et il re disse : Credè averemo le nave, e una grande di Bertagna. Tamen il Porcom, cussi chiamato, qual a questo efecto andò im Provenza, era ritornato lì a Liom con la febre quartana, e il re disse lo expedirá presto etc. Item, una altra letera di Franza ai cai di X, qual fo leta, mandati- tutti fuora. Da Ferara, dii vicedomino, di 13. Di la nova venuta de lì dii prender dii signor Lodovico ; tutti sono di mala voia, et l’à per via di Mantoa, adeo teraresi sono rimasti storniti; et che l’orator dii ducha veniva di Franza, licenliato, che si credeva restasse. Di Cao d’Istria, di sier Alvixe da Mula, podestà el capetanio. Come intendeva turchi redursi in Bossina. Item, dii castel di Golaz, par habi posto un castelam, voria danari da tenirli custodia. È da saper, a l’armamento fo mandato danari per le feste, et si pagava refusure ducati do per uno.