MCCCCC, MAGGIO. m Marcello, vien di Viscardo, qual il soracomito è amalato, vien di Viscardo, chomc ho scrito, et 50 di soi è amallati ; cussi è il resto di le galie restate de li. Manda sumarij di uno Martini Corezi, habita a Corfù, vien da Santi 40; dice haver inteso, che per tutti i casalli de la Castoria in suso, era sta ordina ogni charazo portasse do moza di tormento, da far biscoto per Tarmata, et aspri 25 per charazo. Ilem, a la Valona erano venuti 120 maistri chalafadi ; di versso Casso, erano fornite e palmate da 40 legni, tra fuste e galie ; il resto si conza. Di le galie di la Valona erano conzate da la coverta in zoso solum di marangon, et cinque butade in aqua, et si conza-va di hordine dii signor le strade versso la Morea ; e il signor à cavalchato, a di 23 aprii dovea venir a far suo bayram a Sofia, qual ozi è il zorno. Le qual nove dice haver inteso da 4 homeni, venuti di campo. 11 bilarbeì è al Vardari, locho a presso Salo-nichij. Relatiom ili uno Domenetjo ila la Morea, da Corfù, vien eli Santi Quaranta, partì eri. Dice haver inteso da uno cristiani, suo parente, sta in terra ferma, à di uno scrivani dii flambularo Mustafà bei, come il campo dii signor va versso Soffia, e poi vegnirà versso le Seres ; el bassa facea far un ponte al Vardari, per passar de qua, è meza zornata de qua da Salonichij, e za XX dì à comenzà a farlo. Di l’armata à certo, è zonta a Negroponte, assa’ numero di velie 50, chome li è sta ditto per turchi ; za zorni XV è zonta, llem, che una nave cliristiana, non sa dove nè de chi, à preso uuo schierazo de’ turchi, e soprazonta, la ditta armata recuperò el schierazo, e prese la nave, e fo sora Negroponte. Di Lepanto, di l’armata, dice esser venute maistranze e chalafadi di Calia e altrove, da 4 mexi di zornade, per lavorar lì ; parte sono zonte et parte se aspectava ; et il bi-lurbeì dovea vegnir con zente assa’. È dado graveza a tutti i charazari de Castoria versso Gorussa, che porti do moza di biscoto a l’armada, et che da zor-111XX in qua si diceva, hongari haver corsso versso Spenderevo a presso Belgrado, fato gran danno di anime e animali, brasato cassali assai, unde turchi 'anno Andato a dolersi a’ hongari di questo. Li wnno risposto, che anche lhoro Imveano fato questo inodorilo a’ hongari. Leteia di Andrea Lanza, capetanio di la Par-J i, sciita a dì 28 aprii, al capetanio zeneral. Come “ una ®oa sPia, che era venuto olachi da la Porla, m ,°mani ir c*ie *c ó,;die, si trovava compite, fusse ma *|in.ihor ('t le altre non si lavorasse più, asse man' ; et subito el Ilanibular andò im persona, solicitò le tre galie, sono in terra, lusso bufale in aqua, e le altre à fato levar mani, e ha licen- 124 tia molli homeni conduceva lignami dii bosco, et haver visto da la Prevesa tornar assa’ homeni a le llior ville. Del dillo capetanio zeneral, data ivi, in ¡/alia, a Corfù, a dì 2 mazo. Era zonta la charavella di Sagrali con Piero Grimaldo e i fanti, e ricevete letere di 16 aprii, mandi galie a Modom, et barili 125 polvere recevete su l’armada. Lì a Corfù è morti molti per la febre pestilenzial, corniti, paroni et maistranze. Mandò prima tre galie a Modon, la Taiapiera, Marcella vechia, e lisignana ; poi do altre, la Vala-laressa e Meza, con le do galie candiote, chome scrisse. Dimanda monitiom, amore Dei, e danari; à ’uto solum ducati 12 milia, et per mandar per i rectori di Modom ducali 7000. Ave poi dal baylo di Corfù ducati 2000, da Francesco Tarlao ducati 3000. Ilem, à nova, T armata dii colfo a dì 15 di questo dovea ussir. Ilem, era zonto lì Corfù la nave, palron Za-neto de Marco, con homeni 89, e la caravella di sier Dardi Moro, con homeni 40. Dii ditto, de 5. E zonto il gripo, patron Zuan Spatari, con homeni 107, di qual ne è sta tolti 25 a Durazo dal provedador Pixani, 16 da sier Polo Nani, et 4 dal sibinzam. Ilem, tenute le letere fino a dì 6, è zonta la galia Oria, vien di Viscardo, con la galia Basadona, partino a dì primo de lì ; dicono le 4 galie nostre andò a la volta di colfo di Patras, non erano tornate, et a la Parga quelli cuslodi dimandano danari, lui non ha da darli. Ilem, è zonto il patron Zorzi Ligorich di Candia con le maistranze ; etiam una nave di Puia, patroni Zorzi di Manzini, con cara 110 tormento. È da saper, questi merchadanti nostri sono presoni a Constantinopoli, o ver a li castelli di Mar Ma-zor : sier Andrea Grili, quondam sier Francesco, sier Lunardo Bembo, quondam sier Piero, sier Alexan-dro Griti, quondam sier Hironimo, sier Bernardo Zustignan e sier Piero Zustignan, de sier Francesco da le cha’ nuove, sier Francesco Contarmi, quondam sier Lucha, sier Jacomo Foschari, quondam sier Ur-ban, Batista Sereni, Lodovico di Mafei, Bernardin di Usnagi. Ilem, a Salonichij sier Zuan Alvise Pixani, di sier Nicolò; et fo preso a Nepanto sier Rigo Badoer, di Arbe; tutti perhò sono vivi presoni. A di XX mazo. In colegio fo leto le inlrascrite letere de Cypro, di zener, di sier Andrea Venier, luogo tenente. Manda conti' di fermenti ; et hanno electo visconte de Nichosia domino Zacho di Nore- I sa, cavalier; dimanda la confìrmatiom.