Ui> MCCCCC, MARZO. 150 lori Franto, Spagna, Hongaria, Ingaltcra, Portogallo, Napolli, il nostro et ili fiorentini ; e ludi partono a la volta llioro. Eravi per il re Fedrico, domino Etor Pignatello e il Sperandeo, qualli disseno saria buon unir Italia, prima. 11 papa li te un rebufifo ; et poi il papa parlò a lroralori di Hongaria, voi aldirli in materia dii matrimonio eie. Era eliam di Rossia. Da Trevi, di 13, di Hironimo di Munte. Come cri nostri a Cassano passono Adda, e trascorsene el paese; feno botino di bestiame, e alcuni presoni; et alcuna provision non è a l’incontro. A quelli confini si potria, chi volesse, ogni dì corer et far preda. 11 campo dii ducha è atorno Novara, ha butato zoso M) braza di muro; quelli dentro ha reparato più forte che ’1 muro, e missier Zuam Jacomo à messo dentro 1000 homeni da defessa, oltra quelli erano prima. Si dubita pur qual perdendosi, saria forzo clic missier Zuan Jacomo se retiri di là di Po, e lassi tic qui al Moro Mortara e Bassignana, con tutta Lomelina, perchè el Moro è potente el dopio più di lui im campagna, e s’ingrossa ogni dì de alle-mnni e borgognoni. Fo dito, eri zonse a Como 30 bodie di artilaria grossa di terra todescha ; si dice vien per offesa dii castello di Milan, sì che, non venendo socorsso di Pranza, quel stato è per perderssi. Lodi sta bene a la devution di francesi: questi lochi di Geradada e cremonese hanno inclination assai al Moro, et, se potesseno, credo l'ariano malli efleti eie. Da Crema, di sier Hironimo Bon, podestà et ca-petanio, di 14. Come el signor missier Zuan Jacomo ha scrilo a Lodi al provedador e nepote, di XI, che umilino debano perseverare a la comuna impresa, spingendo avanti el nostro exercito, che in brieve spiera indubitata vitoria de li comuni inimici, e che Novara era in tutto aseeurata, e presto ne farà sentire bone novelle, laudando usque ad astra missier Ambrosio Triulzi, suo nepote, per haver fato venir li in Lodi el nostro proveditor, remetendossi sempre 'lil tutto al voler di esso provedador e condutieri. Item, per messo, di Piasenza si ha, quella citade è in ogni disposinone versso il christianissimo re, e vo-lenliera aceterano uno governador di sua majestà. Copia di una teiera scrila per el siynor Lodovico a piasenlini, li quali risposeno esser francesi, e, non vedendo altro, voler perseverar in la fede. t Dux Mediolani. Dilecti nostri, noi non dubitassemo mai di la fede et amore vostro, et tutti quelli citadiniet popullo ver-sso no'> et niente di meno el testimonio, quale de continuo ne viene fallo da molli, el particularmente de prcBsenti per Paulo Bilia, nostro canzeliero, in questa soa ritornata a noi, del bono animo de tulli e del bon modo servato al guberno et conservatione di quella cità, ne ha portato piacere; et, laudando il tutto, vi conferiamo ad perseverare ne la bona dispositione dimostrate, perchè, olirà che ’1 ne habia ad esser grato, speramo in nostro signor Dio, ne la justicia e ne le proprie forze, fare a modo che non solo quelli citadini et pepulo, qual particularmente ' amamo, ma anche li altri amici et servitori, potrano securamente testificare qual sia sempre stala la fede loro versso noi. Et perchè in parliculare quelli citadini sapiamo che non ce sia stato molesto el modo servalo al guberno de la cità, et che da noi hanno ad sperare et expectare gratia et bonissimi tr’acta- 57 menti, per le presente, sotoscritc de man nostra, liberamo ciaschuno de quelli citadini, di qual sorte si voglia, da omne culpa el pcena in la qualle potessero esser incorssi per cosa alcuna, perchè nostra intention hè, de volere lo amore de li subditi et non altro. Et cussi ogniuno ha ad stare de bono animo, corno più largamente intendareti da Paulo predicto, al parlare del qualle prestarete fede, non mancho che se noi proprij ve parlassemo. Ex easlris noslris felicibus conira Novariam, die X marcii 1500. Sotoscrition de. Lunovicus. B. Calchus. La manssion: Spectabilibus el egrer/iis viris dilec-lissimis noslris andanti’ el prcesidenlibus eomunis Piacentiai eie. prcesenlalce fuerunl die undecimo, el lectce. A dì 17 marzo. Questa matina fu fato in colegio, in luogo de sier Alvixe Lorcdam, ad andar a veder li passi di Friul, et rimase sier Anzolo Barozi, era di pregadi, fo di sier Alvixe, et fo ballolà ducati 100 da darli, per farsi le spexe, et presto si parte. In questo zorno, fo compito di lezer il processo, eh’ è grandissimo, a sier Antonio Grimani, procu-rator, capetanij di nave et galie di Barbaria et patroni. Erano li avochati tutti li primi di questa terra, et sier Zuan Antonio Minio, avochalo fiscal, di vo-luntà di la Signoria nostra, et domino Zuan Cam-pezo. El a lezer ditto processo steteno zorni... Vene uno gripo, con teiere dd capelanio zeneral, di 18 d 23 fevrer, da la Zefalonia. Chome turchi haveano tolto a’ nostri il bastion feno, et questo per una cava feno subteranea, per la qual veneno el lo pigliono. Item, si ha ve di tS marzo da Corfù, per la