1555 mccccci, lia falò bona compagnia; el che prima era sia lui mal tralato, ma, poi fu lassalo, è sia honorà da tulli, si chome l'usse sta ambasador, ben visto e tralato. Et, a di 20 zener, si partì da Conslantinopoli, et il resto rimase. 11 Cabrici non à taia ; ii Pollani, 1200 ducati ; sier Andrea Ballaslro, ducati 700, qual è in ferri ; et Sabastian da Moncelese, contestabele, per ducati 250. Item, montò a Dulzigno in barella. E venuto eliam sier Francesco da Ponte, fo casolari a Lavrana, qual si à riscatà per aspri X milia; eh’ è zercha ducati 200, zoè li aspri vai 53 al ducalo. Item, come fu da li bassa, (pialli li fece bona riera ; e Misit, bassa più vechio, li parlò zercha la pace, c come Ihoro non volevano guerra, dicendo la pace è bona, c vadagnano tanto con pace quanto con la guerra ; concludendo tacite, si la Signoria nostra vorà pace, per llioro non mancherà conseiar il signor a farla ; dicendo, questo diceva da llioro, per ben di l’um e di l’altro. Item, disseno la po-tentia dii signor poi far 500 galie, et che, durando la guerra, vegnirà con l’armada sul porto di Ve-niexia. Et esso sier Valerio disse haverli risposo ga-iardamente eie. Item, Charzego bassa volse el man-zasse con lui, e li donò veste, e li dimandò : Chome vi à tralà quesli turchi ? Dicendo di la paxe, et che ha via cao e eoa eie. Et li disse confortasse la Signoria a farla, et che la paxe si Irata va con Mustafà bei, sanzacho di la Vallona (era so cugnado, dii qual la moglie è moria, eh’ è fia dii signor), lui, Charzego, sapeva il lutto ; havia le so letere, c tutto passava per le man sue, et a lui sta la risposta. Et par, esso sier Valerio li dicesse : Chome vuosto clic la Signoria si (idi, clic el signor zurò la paxe el ge la rompe ? E lui bassà disse : Quel orator di la Si- * gnoria si partì presto etc. Conclude, che turchi voi paxe, et non farà armada questo anno, et clic alcuni turchi, parlando, li havia ditto, il signor si haria contentà con Napoli di Romania, e bave persso Mo-dom e Coron, et maxime quel Alexio fo qui ambasador, qual fo causa di la sua vita, perchè lo menò di Corlu con la galia al Butintrò, et li te bona compagnia. Et lui li disse : La Signoria dicea, la so leze non vuol dagi terre a’ turchi ; vedi il mio signor quello à fato ! E lui li rispondeva : La Signoria non stima Modon ni Coron ; à aquistà un reame in Italia, à cazà il signor Lodovico dii stado etc. Ilem, par Feris bei, sanzacho di Scutari, fusse quello al qual, quando fo preso in Modom, fusse dà per schiavo; et nel parlir suo, disnò con lui a Scutari, li donò aspri, e uno lapedo vai ducati do '/s ; li fè bona rompagnia, e li fo ditto li voleva donar una taza MARZO. 1556 d’ arzenlo, el lui refusava acetar etc. El parlalo insieme, par esso sanzacho desideri la pace, dicendo : Se dise, mi son slà causa di la guerra, di la qual ne ha vanagloria ; e dice : Non è vero, perchè si fusse sta mi, haria tirà la guera di qua, per haver aquistà terre soto el mio sanzachato. Conclude, ditto Feris bei voria esser lui il mediator di far la paxe, et par habi praticha con sier Hironimo Zorzi è a Ragusi. Item, disse di Zuan Rizo, so cornilo, al qual per turchi li fo laià la testa; laudò assai. Dimandatoli dii Zonehio, disse feva gran stima averllo persso, ma di la Zefalonia non parlavano. Item, vene dal signor uno messo dii signor Lodovico, con uno Ta-rona di Nepanto ; par il signor non fa caso. Item, era a Constanlinopoti oratori di tartari e di vala-chi, e il re Maximian, come intese, havia manda a dir al signor, li voi dar passo, e mandi Schender bassà contra la Signoria. Ilem, il paese di turchi è quasi tulio in man di christiani, non ha forteze molte. Ilem, di l’armada la mità è a Constantino-poli, tirà in terra ; sta senza vardia, è andà a vederla a torno; il resto di l’armada è a Galipoli, et ne son da 40 galie innavegabile, et à mandà a taiar legnami per far 500 galie, tamen poi far 200 galie sotil et 50 grosse, et arà assa’ zurme per armarle; imo di zurme, quante el vuol. Item, ha 85 galie solil a Conslantinopoli, tra le qual è il numero ho ditto et X bastarde ; à assa’ arlilarie suso, et che za do anni li fo morto su la soa armada da le nostre artilarie 15 milia persone, et di altro ; sì che tanto numero mancho. E che turchi li dimandò quello era di quel zcneral. Rispose, per viltà era sta confinato, et par il signor non voglij nave, ma voi galie per poter navegar a terra via. Item, à gripa-rie da 25, che son boni navilij, e la galia grossa Mosta, preseno, è a Constantinopoli. Ilem, cavono 12 galie di la Prevesa. Ilem, è sta taià el Barbeta, et la soa armada era governa da christiani. Item, tremano turchi di Pranza, e dubita dii re di llon-garia ; et Camalli era ussido con zercha 25 fuste, si diceva per scorsizar 1’ Arzipielago, altri per l’isola di Candia. Et dimandalo di la conditiom dii signor, disse non lo haver visto, et al presente è quello voi tutto passi per le sue man. Si dice à gote ; di lova habi a le gambe, non ha intcsso ; era lusurioso come un babuim ; à rimesso assai, e cussi dii manzar ; et che sier Andrea Griti è ben voluto ; sperava la liberation sua ; et è stà in gran pericolo di vita, et fo trovato sue letere scriveva de qui, quelli le portava fono apichati, et lui retento. Item, si laudò assai di la bona compagnia li ha fato domino Pania-