mi MCCCCC, AGOSTO. pria con tulli li homcni ¡i Corfú, scrivendo a quel magnifico rezimcnlo, che ’1 mandi esse letere a quella, 0 ver per li (lieti homcni, 0 ver per altro passazo, con altri homeni, come a sue magnificencie parerà. Io veramente, aperte le letere de esso sier Marco Antonio Contarmi, et visto quanto el scrive a la serenità vostra, le qual aperte con le presente mie mandò a la serenità vostra,, deliberai etiam io scriver a quella questa nova particularmente, come questo comito et el dillo Draganello, parom, me hanno 270* referito; et ho deliberato che sohm questo Draganello vegni con le letere a la serenità vostra, azò da lui, eh’ è stato dal principio lino a la fine in Modon, la intenda minutamente el tulto. El qual me ha, inter ceelera, ditto che ultimamente scamporono do soldati di la terra nel campo lurchesco, quali doveano significhar a’ turchi le malie conditiom di la terra e de tutti che erano dentro, et che li ditti judicha siano stà causa de questo arsalto, et che da la banda che turchi sono mirati in Modom, non haveano fatto li nostri troppo provisión, confidandose ne li muri del turioni, che erano grosissimi; ma se i havesseno potuto far repari, li quali non potevano far per el continuo bombardar che facevano turchi, mai la terra se perdeva, ne la qual erano da 7000 homeni da fati ; et che le bombarde al primo tratto amazorono tutti li galioti che lavoravano li repari. La serenità vostra ancora intenderà dal ditto Draganello molte parti-cularità, che a quella non scrivo, per non li esser più tedioso ; ma questa è la sustantia de tutto el suc- • cesso. Dicono prwlerea el ditto comito et parom, che, al suo juditio, da poi partiti da Modom, quelli di la terra ticorono fuogo in essa, et la brusorono, perchè, essendo lhoro versso el Frodano, veteno grandissimo fuogo et fumo ne la terra, che li feceno far questo juditio; et tanto più il credeno, perchè el ditto Draganello, paron, me ha ditto che a li basiioni, che erano sta fatti per deffensión di la terra, vedendo in quelli esser debeli per el continuo bombardar de’ turchi, haveano fatto certe cave, et haveano messo barili cinque di polvere per cadauna de esse cave, con presuposito seguito per el grande fuogo et fumo che i veteno, ut supra, quale, per el gran vento da provenza, molto lavorava. Questo è quanto ho potuto haver da li soprascriti, per la interogatiom che li ho facto. De li rectori et sopracomiti, che erano in Modom, non sano quello sia seguito. Io, non sapendo dove se ritrova 1’ armada si grossa come sotil, ho deliberato conferirme a la Nata, a trovar quelle so-prascrite galie et nave che sono de li, et conzonzerme insieme per più segurtà, et poi per poter intender qualche nova de essa armada nostra : dubito la non sia andata a Cerigo, che è*i l’incontro de Cao Malio e Santo Anzolo, più de mia 100 lontano de Modom, soto vento, et mia 180 lontan dal Zante. Non resterò subito de mandar bregantini a quella volta et da per tutto, per intender dove la se trova, et etiam quella de l’inimico, azò con tutta la nostra, si grossa come sotil, me possi unir nè mai da quella separarme, nomma per qualche fortuna, quod absit; ma el star unito et sempre pocho lontani de l’inimico, credo che per molti respeti ritornerà molto a proposito. Unum est, che havula che harò l’armada, farò quelle provisiom che me parerano esser salutifere al resto de li luogi de la serenità vostra, et che serano necessarie et opportune, per quanto me sarà possibele ; et credame la serenità vostra che, dal canto mio, non se mancherà in cossa alcuna, come per la propria experientia la intenderà. Scriverò immediate a tutti li rectori nostri de Coron, Napoli di Romania et Candia, et altrove dove serà bisogno, che star de-bano previsti et occulati, et li dechiarirò che sempre sarò vicino con l’armata, dove l’achaderà per la conservatiom sua. Beni prego la serenità vostra, che li piaqui presto presto restaurar 1’ armada sua de monitiom, et de tutte altre cosse necessarie, come per altre mie li I10 dechiarito, perché, juditio meo, et come etiam me è stà referito, la se ritrova non ben in bordine ; et etiam li piaqui agumentar questa armada de più numero de legni che la poi, in loco de li perssi, che sono in summa numero XI, com-putade le do galie grosse ultimamente prese, lo non credeva, ni me persuadeva scriver tal nove despiacevole a la serenità vostra, et sperava nel nostro Signor Dio doverli scriver felici successi; ma più non se pò. El qual con tuto el cuor prego che me concieda poter far cossa, che sia de honor et contento de la celsitudine vostra, la qual se degni continua-niente far far bone oratiom per confonder questo rabido et insaciabel cane, quale, totis viribus, se forza evertir et anichilar el nome chrisliano. Item, lauda el provedador dii Zante, sier Nicolò Marcello, qual à dato a F arma’ più di 400 homeni e monitiom ; e resta solutn con 40 provisionati. Nec alia. Gratie etc. Ex triremi apud Jacynthum, die 13 augusti 1500. Excellentissimoe serenitalis vestree mandato Benedictus de cha’ de PlSARO capitaneus tjeneralis maris.