85 l’industre pittrice, e già più volte a lei si fece ritrarre, poiché non meno gentil cava-liero, che generoso proteggitore delle arti, del suo ritratto presentava quelle cortesi donne che più s’ erano in festeggiarlo adoprate. Simili onori ebbe Rosalba dall’ Elettor Carlo di Baviera, e dal Principe di Mecklem-burgo, quando poco stante qui essi pur vennero ad ammirare in quest’ unica Venezia i prodigii di tutte le arti, e la pubblica e privata magnificenza, che dava alle arti sì generoso fomento e sostegno, e molti lavori o di semplici ritratti o di storiate figure a lei allogarono ; chè anzi il regai Carlo, alla nostra città sì bell’ ornamento invidiando, trarla seco disegnava in sua Corte. Se non che ben Carlo poteva alla fortunata pittrice offerire ed oro e presenti, e regio favore ; darle non poteva quest’ aere, questo ciel, questa luce. Non si cambia, nè si compensa 1’ altero vanto di appartenere a bella, grande, famosa metropoli, che parla egualmente agli occhi coi suoi monumenti, che alla immaginazione ed al cuor co’ suoi fasti ; qui dove sacro è ogni sasso, e pietra non si calpesta, che segnata non sia da una gloriosa memoria. Di questa poesia,