78 fu fatta ancora più grande, e come nella minore, cosi sarebbe in fama salita d’ ottima artista anche nella sublime pittura, e ne avrebbe riprodotta una Sirani, o anticipata la Kauf-mann, ove la delicata tempera della sua fibra meglio avesse risposto alla gagliardi«, dell’ intelletto. Imperciocché, quantunque da principio si fosse data al dipingere ad olio, forza le fu dismettere, per consiglio de’ medici, quel-l’esercizio, a cagione del nocumento che ne aveva la vista. Se non che le difficoltà e le traversie, che spesso la fortuna nel cammino frappone, ben possono abbattere e sfidare gli ingegni vulgari, non hanno poter nessuno sulle più forti nature, le quali anzi da quelle pi-glian maggior lena ed ardire, e più nel contrasto s’ accendono ; non altrimenti che impetuosa corrente, che per opposti argini non s’ arresta, ma più e più monta e si spande. E poi che a lei 1’ arte mancava, e le venivano meno i suoi mezzi ; poiché, deposto il gran pennello di Raffaele e Tiziano, dovette appagarsi di quello meno possente, che Simon Memmi illustrava ; tutto l’animo volse a correggere con l’ingegno la sventura, ad allargarsi i troppo angusti confini dell’ arte, e se