491 MDXXVII, LUGLIO. 492 Scrive, et manda 2 libri fati stampar de lì contra il Papa, ebe L’Imperador chiama Concilio, et contra il re di Franza che li ha rotto la fede; la qual opera etiam mandoe per avanti per sier Bortolomio suo fradello, qual si parli per la Franza con Porator del marchexe di Manloa. ltem, scrive el dito parli adì 13 Aprii. 324* Po leto la Utero, del Capitanio menerai scriia a la Signoria nostra. La copia sarà qui avanti ; iamen il Conseio ha mal animo contra de lui. Fu posto, per i Savii, la oommission a sier Bor-lolomio Contarmi va proveditor a Ravenna; el qual per esser di la Zonta era in Pregadi, et andò in renga dicendo esser pronto a servir questo Slado ; ma pregò el Conseio li facesse la soa Commission chiara. Fu posto, per li Savii del Conseio et terra ferma, la Commission al ditto sier Bortolomio Contarmi va proveditor a Ravenna; videlicet che’l dagi raxon in civil e criminal a li soldati; che l’babbi custodia a la forleza et a le porle a nome di la liga ; che’l governador del Papa eh’è li debbi precie* derlo, et lui fazi raxon in civil et criminal a la (erra; che lassi venir biave in questa terra, et persuadi a mandarne a quelli de li perchè (laveranno i loro danari ; et altre cose ut in Commissione. Et meni con si cavalli 8, 2 stafieri, uno secretano ; babbi ai mexe ducati 100 p r spexe, di quali non sia ubligà monstrar alcun conto, ltem, se li dà danari da pagar quelli fanti et cavalli lizieri ; monition etc. Et sier MaGo Lion fo avogador, qual è di Pregadi andò in renga el parlò contra delta Comission; et voleva che questo nostro Proveditor ministrasse iustitia a tutti. Et li rispose sier Filippo Trun savio a terra ferma, dicendo il perchè il Collegio non li par questo, per. non dar sospetto la volerao per uui. Et parlò poi sier Gasparo Malipiero el Censor zerca li fornenti, et le conzar alcune parole di la parte. Et poi li rispose sier Francesco Bragadin savio del Conseio, et iustiBcò P opinion del Collegio che bisognava andar cauli. Dapoi andò in renga sier Anzolo Trun el XL, dicendo che la farina ha valso lire 15 in 15 (sic) il slaro, cosa che mai in anni 51 che l’ha non ha visto; et ha.sentilo a dir gran parole; però si provedi che si babbi forgienti di Romagna etc. Audò la comniis-sion. Ave :...... Fu posto, per li Savii, una parie che’l sia laià ogni lettera falla per Collegio, zerca quelli hanno esser tansati per P imprestedo del clero ut in parte; et fu presa. Ave: 156,- 3, 4. Et sier Piero Bragadin el Consier si levò in 325 piedi dicendo non era sta latta lettera sottoscritta per loro Consieri, se non di voler del Collegio et presenti li Savii. Et andò la parte. Ave : .... Fu letto una lettera di l’ arcivescovo di Corfù, è preson di spagnoli. La copia è qui avanti. Fu posto, per i Consieri, excepto sier Antonio Gradenigo, Cai di.XL et savii, era solo sier Francesco Calbo Caodi XL: atenlo che’l reverendo domino Cristoforo Mantello arziepiscopo di Corfù qual è prexon di spagnoli, come questo Conseio ha inteso, che di la tanxa si dia far per tutti i soi bene-ficii la ge sia donata, aciò si possi rescuoder di la taia di ducati 6000 P ha liaulo eie. Et sier Antonio Gradenigo el Consier andò in renga dicendo si disordina il lutto, et ogniun dimanderà questo inslesso; però si dia indusiar et non aprir questa porta, commemorando li altri prelati sono a Roma. TJndc li par che questa cossa si babbi a indusiar; ma poi compidodi (ansarsi metti la parte. Et non li fu risposo. Et sier Aulonio Gradenigo el Consier messe che sia diferito fin sia compito di far le tanxe; et poi compite, si habbi a venir a questo Conseio, ut in parte. Andò la parte di Consieri et altri 121, del Gradenigo 31, di no 0, non sincere 5. El fu presa quella di Consieri. Fu posto, per i Savii, una lettera al Locotenente di la Patria in risposta di soe lettere zerca quello li fo scritto adì 23 Ztigno passalo, et aldito li oratori di Udene che voleno far P impresiedo per terzo, videlicet clero, comunità el castellani, come altre volle è stà observato. Unde con Senato li dicerno senio contenti ; et quanto aspeta a Sazil, voi esser con quelli di la Patria per li ducati 500, semo contenti siano insieme; ita che habbi da loro tutti ducali 5550. Fu presa : 124, 3, 3. Fu posto, per li Consieri, una laia per lettere haute dal Podestà di Castelfranco, di quello tolse il corpo di Christo del tabernaculo...... che’l sia bandito di terre et lochi con laia lire 1500. Ave: 113, 0, 2. Adì 16. La matina veueno in Collegio do ora- 3-25* tori di la comunità di Zervia, zoè...... ....... con una lettera di credenza, come boni servitori, richiedendo uno governo in quella città ; con altre parole. Il Serenissimo li fece* gran careze, diceudo si faria provisione.