72 tro ? Qui tra voi stessi non potrei forse, o Signori, additarvi nobili e leggiadre fanciulle, le quali più che gli agii e gli ozii, che loro consentono la fortuna e la nascita illustre, ambirono le incertezze e i sudori, vagheg-giaron la gloria difficile dell’ artista, ed ornarono delle lor opere i nostri templi ? Fra voi medesimi, illustri professori, che perpetuate le glorie della veneta scuola, non contate forse tma donna gentile celebrata pe’ suoi dipinti, celebrata per le nuove ed ingegnose sue copie, ed una industre giovinetta, nella soavità del colorito a nessuna seconda, ed un’ alunna, speranza egualmente della pittura e della scultura ? Ma poiché tutte io non posso con la mia orazione abbracciare le pruove, onde il sesso gentile ha ben meritato delle arti, farò come colui, che impossente a trarsi dietro tutto il tesoro di cui va superbo, ne porta seco il più prezioso in assaggio, e dalla immortale corona, di cui le donne si cinsero, scerrò solo una gemma ; parlerò d’ una sola, e perch’ ella qui ebbe il nativo suo raggio, e perchè di sua arte fu prima, e a vario e grand’ ingegno soave e grande bontà accompagnava :