87 dar si da lutige un apposito carro, non con altro fine che di recargli un nuovo dipinto di lei ; che certo più grande onore non credo che ad opera di pittore fosse mai conceduto. Ed in questo ella fu appunto fortunatissima, che non conobbe le traversie e le amarezze, onde ahimè! troppo spesso i più begl’ ingegni, mal compresi o disconfessati dal mondo, sono fatti bersaglio. Il mondo con lei non fu cieco nè ingiusto ; ella non ebbe nulla a perdonare al suo secolo, e camminò sempre per un calle di fiori ; chè quali ebbe in patria tali incontrò anche fuori onorevoli e liete accoglienze, e protetta da’ principi, festeggiata da’ grandi, riverita e onorata da’ più insigni cultori delle arti, fatta segno alle lodi dei giornali e delle Accademie, visitò le Corti di Francia, di Modena e d’ Austria, da per tutto ampia messe d’ oro e di gloria mietendo, e da per tutto splendidi monumenti del peregrino suo valore lasciando ; onde la R. Accademia di pittura in Parigi, quella di S. Luca in Roma, la Clementina in Bologna, la vollero a’ loro corpi aggregata. Alla quale felicità della sua vita, di cui ahi troppo fu diversa la fine I poco forse non