I. Gran Teatro La Fenice. — I Puritani, DEL MAESTRO BELLINI, COL BALLO DEVA-DACY (*). Ecco finalmente un Santo Stefano in tutto lo splendore delle antiche sue glorie : a lui pili non manca la Fenice. Quel tempio del-1’ armonia, anzi della moda, e del bel mondo, a rovescio di quello di Giano, che s’ apriva in tempo di guerra, s’ apre ora, che le guerre sono cessate ed appunto perchè sono cessate : guerre magnanime, poiché alle volte più costa e ci vuol più coraggio a sostenere una idea ed un fermo proposito, che non affrontare una battaglia ; e il paese in generale, e la Società del teatro in particolare, ne san qualche cosa. L’ apertura equivale dunque a un trionfo, e noi abbiamo doppiamente go- C) Gazzetta del 27 dicembre 1866.