42 loda, tanto per fattura che per esecuzione, la cabaletta ; poi un altro gran pezzo concertato, che per pregio di magistero ed accordo può fare riscontro al finale testé ricordato, danno termine all’ opera. Quanto all’ azione, ella si epiloga in modo degno dell’ esordio : Don Diego è ucciso in singolare tenzone dal fratello, e questo, che per ottenere il bell’ intento, aveva venduta 1’ anima al diavolo, è da lui strascinato al-P inferno : la terra s’ apre sotto ai suoi piedi con una vampa, e tutto finisce. Ognuno ha il suo. Simili puerili spedienti, come la sparizione del gruppo dell’ angelo e del demonio ; le apparizioni del terzo atto per figurare i rimorsi di Don Diego, sul cui effetto, poeta e maestro forse assai s’impromettevano, non valsero se non a farci ridere e a trasportarci colla idea nella Sala della calle dei Fabbri a a S. Moisè. L’ arte non ha uopo di simigliatiti miserabili sussidii ; ella dee trovare in sè i suoi mezzi, secondo la propria natura ; qui sta l’ingegno, ma qui sta pure la difficoltà. Per couchiudere, 1’ esito dell’ opera, che fu brillantissimo la prima sera, scapitò al-