55 si udì mai cosa più soave di quell’ aria della Favorita, eh’ ei rese nel suo concerto quasi parlata. Anch’ egli volle gratificare il pubblico col dono d’ una seconda sonata, e il pubblico rispose a lui come all’ Aptommas, co’ più fragorosi, e interminabili applausi. Il teatro era folto, elegante, fiorito ; e ad onta delle sue varie disgrazie 1’ accademia, se non in tutto, in parte almeno fu degna del tanto preconio, che se n’ era fatto ; ma guai se fosse stata la prima ! VI. Teatro La Fenice. — Flik e Flok (*). Flik e Flok fecero ieri sera il solenne loro ingresso alla Fenice. Que’due poveri spiantati, corrono tante avventure, visitano mondi si nuovi e sì strani, assistono a tante meraviglie, vedono le città e i costumi di tanti popoli, che noi non c’ impegniamo d’ aver potuto afferrar tutto in una sola volta, e domandiamo un po’ d’agio a narrarlo. Basti per ora (*) Gazzetta del 13 febbraio 1867.