..... 78 - tralasciato di racchiudere tra punti i numeri romani che spesso nell’ originale hanno questa caratteristica. Altre particolarità paleografiche dei singoli documenti sono notate a piè di pagina o nel commento che li accompagna, dove, di volta in volta, rendiamo anche conto di singole norme adottate nella trascrizione. Ci lusinghiamo che la nostra edizione possa pienamente servire allo scopo cui la destiniamo. Lo studio preventivo che abbiamo fatto delle scritture corsive dalmate medioevali che non ci accontentammo di leggere guidati soltanto da empirismo e la collazione dei testi che una terza volta facemmo sulle ultime prove di stampa, devono essere al filologo garanzia sicura della esattezza della lezione che gli offriamo. La quale lezione — è antipatico, ma necessario affermarlo — si avvantaggia anche su quella che di alcuni documenti dalmatici diede il JireCek, la cui valentia e meticolosità sono universalmente riconosciute. Nello staccarci dall’opera nostra non possiamo non rinnovare l’augurio con cui l’abbiamo iniziata: possa essa segnare una rifioritura di studi intorno al dalmatico, ed essere la prima scintilla di tutto un fuoco che illumini completamente l’idioma e le vicende linguistiche della Dalmazia medioevale.