- 236 - rìdion, pag. 260). Zvonimiro ebbe, proprio come si dice nel giuramento, il regno di Dalmazia e Croazia in dono dal pontefice («apostolice sedis dono rex») e la sua posizione giuridica non può essere paragonata a quella di nessun regnante del tempo *). Nel campo di Salona Gregorio VII ottenne una vittoria molto più grande e molto più completa che a Canossa. * * * E facciamo punto. Pur nella sua ampiezza questa recensione è ben lontana dall’ aver reso un compiuto conto dell’ opera del Sisic e dall’ aver contrapposto ai problemi di storia dalmata da lui male, angustamente e troppo soggettivamente trattati una trattazione più serena, di più largo respiro e più conforme alla verità storica. Questo fine potrà esser raggiunto appena quando avremo una nuova storia della Dalmazia concepita modernamente, condotta con il metodo e la scrupolosità che le discipline storiografiche impongono e col sussidio di tutti gli ¡strumenti che la scienza ha in questi ultimi tempi approntati. Noi intanto, prendendo lo spunto dall’opera del Sisic, e senza nessuna pretesa di aver detto cose definitive, abbiamo tentato di fissare alcuni cardini sui quali questa nuova storia dalmata dovrà saldamente poggiare. G. Praga. J. M., Preko. Povjesne, geografske, folkloristicne i kulturne crtice (Oltre. Schizzi storici, geografici, folkloristici e culturali), Ragusa, Dubrovaèka Hrvatska Ti-skara, 1924, pagg. 83. Oltre è un villaggio sull’ isola di Ugliano, di fronte a Zara. Sorse relativamente tardi, sul finire del sec. XVII e nel XVIII quando i nobili e la ricca borghesia di Zara cominciarono a eleggerlo come dimora estiva e a costruirvi le loro ville. Appena nel 1770 ebbe propria parrocchia e nel 1842 una scuola elementare di una classe. È quasi esclusivamente abitato da contadini. Dati questi precedenti, di scrivere una storia di Oltre non era il caso. L’autore dell’ opuscolo non ha nemmeno preteso di farlo. Come dice bene il sottotitolo sono semplici schizzi gettati giù alla buona, popolarmente, non senza una certa scioltezza e vivezza che ne rendono facile e gradita la lettura. Vi si ragiona di tutto un po’. Prevale naturalmente la parte descrittiva. Di qualche pregio è la notazione delle costumanze folklori-stiche. Le poche notizie storiche qua e là disseminate vanno accolte con molta riserva. Noteremo qualche errore perchè non passi in altre pubblicazioni. La « natione oltremare» che compare nell’iscrizione secentesca della villa del colonnello Cernizza non è come crede l’a. nome generico degli abitanti del-l’isola di Ugliano, ma dei soldati dalmati di stanza in Italia nel territorio di terra- ') Veramente oggi si è d’accordo nell’ ammettere che secondo la mente della curia romana e secondo lo spirito della legislazione feudale il pagamento del censo è già di per sè più che sufficiente a vdeterminare dipendenze di vassallaggio. Oltre al lavoro del Fabre poc’anzi citato, che, pare, il Sisic non conosce, vedasi CALISSE C., Il « Liber Censuum » di Cencio Camerario, in Rivista di Scienze storiche, I (1904), pag. 260 sgg. e GAY J., op. cit., pagg. 314-5. Nei riguardi di Zvonimiro il Fabre (p. 125) dice chiaro sussistervi tra lui e s. Pietro « des liens de vassal à suzerain »,