19 — Ci sarà stata dunque da parte del Fortunio qualche correzione, un po’ di lima, per togliere alcune asprezze e irregolarità di verso e di forma; ma non già quanto suppose un detrattore anonimo della Stampa, che in un sonetto, in mezzo a basse volgarità, le fa dire : Vergai carte d’amor con l’altrui stile, Chè per quel fatto i versi mi iacea II Fortunio, compare mio gentile l). Ma in queste relazioni tra il Fortunio e la Stampa, per quello che si riferisce al tempo, ci sono degli anacronismi, non rilevati ancora da altri, e molto meno sanati. Infatti, come poteva il Fortunio fare da maestro alla Stampa, se costei, secondo i suoi biografi, visse dal 15232) al 1554, e lui morì nel 1517? L’anno della morte del nostro è più sicuro di quelli della Stampa, perchè la morte di lui fu una disgrazia pubblica, di cui tennero conto prima i cronisti e poi gli storici. E se perciò va ritirato l’anno di nascita della poetessa — e va ritirato di molto — non è più vero come raccontano, ch’ella sia morta di circa trent’anni? È dunque errato anche l’anno della morte di lei? Ecco come mori il Fortunio. Gli Anconetani erano obbligati da un loro statuto a scegliersi per podestà un forestiero, nobile e legista. Tanta era la fama del Fortunio anche nelle discipline legali, che, eletto, andò, come dicemmo, podestà in Ancona. La condizione che fosse nobile, non fu osservata ; oppure lo credettero tale, mentre in realtà non lo era. Ora avvenne che una mattina, in gennaio del 1517, fosse trovato cadavere, senza visibili ferite, sotto le finestre del palazzo pretorio. Cadde giù inavvertentemente, si gettò egli stesso dall’alto, o ne fu gettato?3). ') A. Salza, «Madonna Gasparina Stampa in Giornale storico della lett. ital.», voi. LXII, fase. 1-2. Del medesimo l’edizione delle poesie della Stampa, Laterza, Bari, 1913. a) Ma il Salza, nell’ediz. Laterza, l’anno della nascita mise così: nata verso il 1525. Peggio dunque! ’) Il primo a narrare la morte strana del Fortunio fu Giovanni Pierio Valeriano bellunese nell’opera De literatorum infelicitate libri duo », Amstelodami apud Cornelium Joannis, 1647, pag. 70: Cum Franciscus Fortunius Anconitanae civitatis praetor esset, quod munus honestissime sapientissimeque, ut Anconitani testantur, exequebatur, repente repertus est in Praetoria platea de palatii fenestris lapsus, ignorato auctore, cum tamen Anconitani praedicent, eum furore quodam concitum sponte sese dedisse praecipitem. Fuit is jurisconsultus optime eruditus, Latinis literis admodum expolitus, ut scilicet M. Antonii Sabellici discipulum;agnosceres ». L’anno della morte ci venne dato da Agostino Peruzzi «Storia d’Ancona», tomo II, pag. 165, Ferrara, Sassi, 1847: e da Camillo Albertini Memorie ¡storiche» ms. inedito, conservato nella biblioteca comunale d’Ancona. Cfr. ancora l’opuscolo d’occasione Pro-Patria -, Zara, Artale, 1887, in cui il dr. Paolo Willenik ebbe a pubblicare una Nota storica sul Fortunio. 11 medesimo Peruzzi nella sua « Storia d’Ancona», già citata, voi. II, pag. 439, narra che nella guerra con Iesi, combattuta