- 64 — servire a una più vasta comprensione dei documenti che pubblichiamo. Ciò che abbiamo detto sulle scuole come dispensatrici di cultura servirà al glottologo per determinare quanta e quale influenza abbiano esercitato i maestri sulla lingua di chi ha dettato o scritto i nostri documenti. A noi, dopo quanto abbiamo detto, spetta considerare queste scuole nei loro prodotti scrittorii, analizzare cioè dal lato paleografico le carte che ci hanno tramandati i documenti che sono oggetto del nostro studio, stabilire il modo e il luogo, come e dove, questi documenti sono stati scritti, stabilire la scuola di dove lo scrittore è uscito, determinare in base alla grafia il grado di cultura, gli studi percorsi e persino l’identità della persona dalla cui mano la carta è stata vergata. Ricerche tutte non impossibili, date le moderne conquiste della scienza paleografica. Per questo abbiamo creduto prezzo dell’opera approfondire il più possibile 10 studio degli ambienti culturali e scrittorii di Spalato trecentesca, studiare e segnare le caratteristiche grafiche di ogni singola scuola e tenere 11 massimo conto di ogni forma d’istruzione che agli scrittori potesse essere stata impartita. I risultati delle nostre ricerche sono esposti nel capitolo precedente. Qui è il luogo di valercene come piattaforma per fondare alcune conclusioni. Sin da quando i nostri documenti ci si venivano scoprendo notammo nella loro grafia differenze tali da farci sorgere il sospetto che non in una stessa scuola — o meglio in uno stesso tipo di scuola — i singoli scrittori avessero formato la loro educazione. Proseguendo nel-l’esame delle cedole riuscimmo ad individuare due differenti scritture, una che con termine non nuovo chiameremo mercantesca e l’altra che ci si concederà di poter chiamare privata. Questa, prodotto, anzi sottoprodotto, della scuola cattedrale e delle scuole ecclesiastiche spalatine, quella, insegnata nella scuola cittadina o privatamente da mercanti e laici che tenevano garzoni o ragazzi a discepolato. E l’una e l’altra sono degenerazioni della gotica ed hanno carattere spiccatamente corsivo. Si distinguono soprattutto dal ductus, che nella mercantesca è più incerto, più pesante e più irregolare che nella privata. Oltre a ciò la mercantesca è più angolosa, più stretta ed ha tendenze più accentuate a muoversi e a svilupparsi fuori del rigo, mentre la privata, anche se mal formata, ha la lettera più tondeggiante, più regolare, con certo studio di accostarsi alle forme cancelleresche e librarie. Anche l’analisi delle lettere ci ha portato a determinare differenze, o meglio preferenze, negli scribi a seconda della loro provenienza dall’una o dall’altra scuola. Diciamo preferenze, perchè le osservazioni che stiamo per esporre non pretendono avere forza di leggi, fondate come sono su materiali ristretti. Lettere caratteristiche della mercantesca sono la n, la cui seconda asta scende fortemente uncinata sotto il rigo; la r,