— 98 — Que secunda pars curii uoluntate dictorum fratrum uenit in partem Nicole Miche predicto et de ipsa uocauit se contentum. Promictentes ad inuicem dicti fratres prò se suisque heredibus et subcessoribus dictam diuisionem perpetuo firmam habere sub obli-gatione suorum bonorum et reffec-tione etc. Actum Spaleti inter ambas portas presentibus Marino Uannis et Dessa Petri Jachnich testibus rogatis et ser Jancio Duymi consiliario exa-minatore. Archivio di Spalato, voi. Vili, cc. 89v.-90v., dove sono anche allegate le cedolé originali presentate dalle parti. Queste cedole sono quattro, della solita forma oblunga, guaste nel margine superiore dall’ umidità e, più ancora, dal tarlo, ma non tanto che non ne sia possibile una quasi integrale lettura. Quanto a grafia distinguiamo in esse due scritture : l’una di un primo scrittore che estese tutto l’inventario, l’altra di un revisore che qua e là lo corresse e a tergo fece delle aggiunte, alcune delle quali lunghe e importanti, tanto che abbiamo ritenuto utile introdurle nella trascrizione. La prima scrittura è una mista di elementi mercanteschi e privati, pesante nel ductus, ma chiara e regolare; l’altra più decisamente mercantesca, più corsiva, e dal ductus leggero. Una felice circostanza ci permette di identificare con una certa sicurezza i due scrittori. Nel primo capoverso della seconda cedola è nominata una terra « a Diladu suura Inbarcano la u chi sta Valcina nostru uilan», cosa che il notaio traduce: «ad Dilatum ubi manet Vulcina uillanus dicti Duymi ». Evidentemente qui il notaio corregge un lapsus dovuto alla personalità dello scrittore, e, correggendolo, ce ne scopre l’identità. È questi — se una poco probabile omonimia non c’inganna — Doimo di Mica, nobile spalatino, di famiglia ragguardevolissima, i cui maggiori per plurisecolare tradizione avevano coperto nella vita comunale spalatina uffici importantissimi. Suo padre, Mica di Madio, autore di una pregevolissima cronaca*), era morto *) Su lui e la sua cronaca, vedasi BrUNELLI V. Mica Madio e la sua cronaca, in v Scintille, ¿ara, 1890, n. 10-19, lavoro fondamentale ma rimasto incompiuto ; SlSIC F. Mi ha Madijev de Barbazanis, in Rad Jugoslav. Akad., fase. 153, Zagabria, pagg. 1-46. L’edizione critica della cronaca fu pure procurata dal Brunelli : Incipit historia edita per Miccm Madii de Barbazanis de Spaleto, in Programma del Ginnasio superiore di Zara, Zara, 1878, pagg. 3-61, fu rafia del notaio r tetro da Sarzana): Die XIII maii, inter ambas portas, presentibus Marino Uannis, Siluestro Petri et Dessa Petri Jachnich testibus, ser Jancio Duymi consiliario examinatore.